Se solo sapessi

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Oggi si sarebbe svolta una festa per il futuro matrimonio di jocelyn e Luke.
La sera prima Simon mi aveva chiamato e mi aveva detto tutto ciò che gli era successo in quel periodo: gli aggressori, il morso di Moreen, che l avevano messa su un taxi, che stava bene, e il giorno dopo l hanno trovata strangolata, mi aveva parlato dei messaggi di minatori che riceveva a casa sua spesso.
Gli avevo detto che lo avrei aiutato.
Ci saremmo incontrati alla festa e avremmo parlato sul da farsi per mantenere la sua incolumità senza disturbare il Conclave (per sua scelta).
Ci sedemmo tutti allo stesso tavolo (io,Clary, Simon, Jordan, Alec e Magnus( che avevano un problema di copia legato alla vita sentimentale di Magnus), Jace sarebbe arrivato da un momento all altro).
Pian piano il tavolo incominciò a svutarsi e decisi anche io di andarmi a fare un giro. Non avevo nessuna voglia di restare da sola.

Accompagnai Magnus fuori per aiutare i miei genitori nella ricerca di Camille che era scappata dal santuario. Ritornai dentro alla ricerca di una compagnia.
Guardai ovunque alla ricerca di Simon, ancora non riuscivo a capacitarmi come mai pensavo ogni volta a lui, e una cosa assurda. Io nn posso essere innamorata di Simon.
Mi appoggiai ad una colonna sperando di non pensarci più o trovare una soluzione al problema.
Qualche minuto dopo, o almeno credo che siano stati minuti, Jordan si presentò davanti a me.
Jordan era un bel ragazzo, ma dal momento che era stato l ex di Maia andava nella lista off-limits.
-Non riesco a trovare Simon- mi disse
-Io non l'ho visto. Ma pensavo che tu gli facessi da custode- cercai di mascherare al meglio la mia preoccupazione, e ci riuscì.
-Mi ha detto che tornava subito, ma e stato quaranta minuti fa. Pensavo stesse in bagno-
Aveva perso di vista Simon perché era andato in bagno! Avevo voglia di dirgliene quattro. Se gli fosse successo qualcosa mi avrebbe sentito.
-Ma che razza di guardiano sei? Non saresti dovuto andare in bagno con lui?-
A quelle parole l espressione di Jordan cambiò, sembrava... inorridito all idea di accompagnare Simon in bagno, non doveva mica entrarci con lui, lo doveva aspettare.
DEFICIENTE! ORA NON LO TROVI!
-Gli uomini non vanno in bagno in coppia- rispose con orrore.
-Questa omofobia latente prima o poi sara la tua rovina- avrei voluto dirgli molto di più, ma forse non era il caso di fare una scenata, forse era qui in giro e nessuno dei due lo aveva notato, forse era con... no non ci voglio neanche pensare. Se e con lei può anche scordarsi il mio perdono.
-Vieni andiamo a cercarlo- dissi

Girammo per tutto il salone senza nessun risultato.
Vidi Alec ad un tavolo, forse lo aveva visto, anche se era molto improbabile visto in che stato era. Depresso. Avevo voglia di buttargli il bicchiere di champagne, con cui stava giocando, a dosso così forse si sarebbe ripreso dal suo stato di trans.
-Hai visto Simon?- chiesi
-No, nn l'ho visto- disse -Anche se devo ammettere che non ci sono stato molto attento-
-Bè, allora puoi venire con noi a cercarlo- proposi -Così ti do qualcosa da fare oltre a startene lì con una faccia da funereale-
Ci dividemmo e a me toccò di perlustrare la zona degli invitati. Simon non si trovava da nessuna parte, proprio quando mi stavo chiedendo se sarebbe stato il caso di guardare anche sotto i tavoli ecco arrivare Maia.
-Tutto bene?- chiese.
Certo come no, Simon è appena scomparso.
-Riconosco una squadra di ricerca quando ne incontro una. Cosa state cercando? C'è qualche problema?-
Con tutto l autocontrollo possibile le raccontai tutto sul fatto che non riuscivamo a trovare Simon.
-Gli ho parlato una mezzora fa-
Menomale che lei non poteva vederlo e lui non si doveva avvicinare a lei.
-Anche Jordan, ma ora è sparito. E siccome, poco tempo fa dei tozzi hanno cercato di ucciderlo... -
-Vi aiuto a cercarlo-
-Non sei obbligata. Lo so che in questo momento Simon non ti va esattamente a genio... -
-Questo non significa che non voglio aiutare, se è nei guai- lo disse come se ciò che stessi dicendo fosse una cosa insensata. Anche se per me aveva un senso più che logico. Ma io e Maia non siamo uguali, quindi ciò che a me può sembrare ovvio a lei può sembrare una sciocchezza.-Ma Jordan non doveva sorvergliarlo- continuò.
-Si, ma a quanto pare gli uomini non seguono gli altri uomini in bagno o cose del genere. Non l'ho trovato molto sensato- dissi enfatizzando le parole con i gesti delle mani.
-Già i ragazzi non lo sono mai-
Maia mi seguì nella sala alla ricerca di Simon.
Mentre cercavamo sapevo che lì Simon non c'era. Sentivo una, strana, sensazione di freddo nello stomaco. Man mabo che lo cercavamo e non lo trovavamo il freddo aumentava, facendomi, in qualche modo, sentire sola.
Quando raggiungemmo il tavolo da dove eravamo partiti per la ricerca, la sensazione di freddo si era propagata per tutto il corpo.
Quando la "squadra di ricerca" era completa intorno al tavolo dissi che nn c'era.
-Scusa- disse Jordan appena si accorse di Maia.
Simon mi aveva raccontato tutta la storia di Jordan, ed in un certo senso quel ragazzo mi faceva pena: lui non aveva avuto nessuna colpa sulla sua trasformazione e quella di Maia.
-ho sentito di peggio- rispose - Quindi qual è la prossima mossa? Nessuno a provato a chiamarlo?-
-Parte subito la segreteria telefonica- risponde Alec.
-Nella migliori delle ipotesi potrebbe essere tornato a casa, nella peggiore... la gente che gli dava la caccia alla fine e riuscito a raggiungerlo- non volevo pensare che lo avevano trovato, speravo solo che in questo momento si trovasse nel suo letto, o al massimo a fare una passeggiata. Ma, speravo con tutto il cuore e l anima, che non gli fosse successo nulla di grave.
-La gente cosa?!- mi ero dimenticata che mio fratello ancora non sapeva niente sulle persone che proseguitano Simon.
-Voglio tornare a casa a cercarlo- disse Jordan -Se c'è bene- speriamo -Se no, è comunque da lì che che devo partire. Sanno dove vive, ci hanno infilato dei messaggi sotto la porta. Magari lo hanno fatto di nuovo- il suo tono era poco fiducioso.
-Vengo con te- lo dissi senza pensare, ma devo trovarlo, e non mi tirero in dietro.
-non devi...-
Di sicuro non lo lascerò andare a cercare Simon da solo, quindi dissi la l unica cosa che mi venne in mente -Si invece. Ho detto io a simon di venire qui stasera; è colpa mia- le ultime parole uscirono dalla mia bocca senza pensare, quindi dovetti rimediare con una mezza bugia - E in ogni caso questa festa non mi sta divertendo per niente!-
-Giusto. Sono d accordo. Forse dovremmo andarcene tutti. E il caso di avvisare Clary?-
-È la festa di sua madre, non sarebbe giusto- accompagnai le parole scuotendo la testa -Vediamo cosa riusciamo a fare in tre-
-In tre?- chiese Maia con disappunto.
-Vuoi venire con noi, Maia?- chiese Jordan.
Ero preoccupa per come,Maia, avrebbe reagito a sentire Jordan che le rivolgeva la parola. Quasi da non sentire un piccolo tocco di gelosia nei suoi confronti, non sapendo bene perché.
-Si tratta di Simon. Vado a prendere la giacca- disse ovvia.
A quell'esclamazione vidi Jordan accigliarsi.

Izzy e SimonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora