Parte 18

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Il viaggio è stato lunghissimo, Charles mi ha fatto guidare per un po', poi abbiamo fatto cambio un paio di volte durante le varie soste che abbiamo fatto. 
In una sosta, abbiamo fatto salire Lorenzo in macchina con noi per farlo guidare. Io mi sono appoggiata su i sedili posteriori, che in questa macchina sono comodissimi. La macchina ho scoperto essere una Stelvio, super accessoriata e confortevole, sembra una casa per quanto spazio c'è.
Dopo una mezz'ora mi ritrovo a stendermi su i sedili esausta, visto che siamo in viaggio dalle 6 del mattino e sono le 11.
Sbatto le ciglia un paio di volte e dopo poco le voci dei ragazzi iniziano ad essere meno udibili, così in poco tempo chiudo definitivamente gli occhi e mi lascio andare nelle braccia di Morfeo.

****
La luce dal finestrino mi fa aprire leggermente gli occhi, lì sbatto leggermente e inizio a sentire le voci dei ragazzi più vicine.
Li sento parlare tranquillamente, ma proprio mentre sto per aprirli definitivamente sento Lorenzo chiedere qualcosa a Charles.

<<allora, come sta andando con Aurora?>> chiede il ragazzo alla guida.
<<bene>> risponde Charles.
<<vi vedo tranquilli e più in confidenza>> dice Lorenzo.
<<si, andiamo abbastanza d'accordo, da quando sono tornato da Maranello e abbiamo avuto quella discussione, siamo più in sintonia>> dice Charles facendo comparire un leggero sorriso per poi girarsi verso di me, che repentinamente chiudo gli occhi per non farmi scoprire sveglia.
Lo sento sospirare mentre mi scruta, per poi riportare lo sguardo davanti.
<<che c'è? Sei pensieroso>> gli chiede Lorenzo.
<<nulla, spero solo che nessuno dei due si faccia del male o che non esca fuori quello che stiamo facendo>> dice Charles.
<<Charles..>> inizia Lorenzo ma viene fermato subito dal fratello minore.
<<lo so, il mio unico pensiero deve essere per il campionato, non mi devo far distrarre>> dice come se fosse ormai una frase conosciuta alla perfezione.
<<Aurora è una ragazza stupenda, nessuno lo mette in dubbio, ma sei stato proprio tu a voler stare da solo. Quello che hai con Aurora non è reale, è tutta finzione. Non farti offuscare la mente.>> dice il fratello.
<<tranquillo, non mi innamorerò di lei>> dice Charles abbassando lo sguardo verso le sue mani che giocano nervosamente con gli anelli al dito.

Nella macchina cala il silenzio e io decido di alzarmi, facendo finta di essermi appena svegliata.

Lorenzo ha ragione, sappiamo bene il perché stiamo facendo tutto questo!

Mi schiarisco la voce e vedo Charles girarsi verso la mia direzione e sorridere, spazzando via dal suo viso la tristezza di poco prima.
<<Buongiorno dormigliona>> dice sorridendomi dolcemente.
<<Ah salve bella addormentata nel bosco>> dice Lorenzo guardandomi dallo specchietto e sorridendomi anche lui.

Questi Leclerc e il loro sorriso con quelle fossette!

<<siamo arrivati?>> dico sorridendo a mia volta e stropicciandomi gli occhi.
<<Manca pochissimo>> mi comunica Lorenzo.
<<Hai dormito quasi 2 ore! Hai fame?>> mi chiede gentilmente Charles.
<<leggermente>> rispondo.
<<appena arriviamo, andiamo a mangiare>> mi dice con un sorriso dolce.
Annuisco e mi appoggio al sedile ammirando il paesaggio dal finestrino.
Fuori è tutto bianco, e il paesaggio è mozzafiato. Amo la neve, mi fa tornare bambina.

Dopo un'altra mezz'ora siamo arrivati finalmente, così quando Lorenzo parcheggia la macchina, scendiamo.
L'hotel è uno Chalet completamente di legno.
Per quello che ho capito, è praticamente quasi tutto riservato a noi e al team completo di Charles, perché oltre ai fratelli e a Andrea, ha fatto venire il Team al completo per la preparazione atletica.

Prendo la mia borsa e cerco di prendere le mie valigie, ma Charles me le strappa da mano e io non posso far altro che sorridergli.
Ci avviamo verso l'interno e quando varchiamo la soglia dell'hotel, un'ondata di caldo mi investe.
Nella Hall c'è un grande camino in pietra acceso con qualche divano posto davanti.
L'arredamento è molto vintage, proprio come ti aspetteresti da una casa di montagna. 
L'aria è molto accogliente e mi fa sentire subito a mio agio.

Ci fermiamo davanti al check-in e la ragazza dietro al bancone prende i nostri documenti.
Dopo poco c'è lì rida, insieme alle chiavi delle nostre stanze.
<<grazie mille, buon soggiorno>> dice la ragazza in Italiano mentre mi porge le mie chiavi.
<<grazie tante a te>> rispondo anch'io in Italiano mentre le sorrido.

Charles mi guarda stupito e io non posso far a meno di notarlo.
<<che c'è?>> chiedo in un sorriso.
<<non sapevo che sapessi parlare italiano>> dice.
<<ti sei scordato che sono Italiana?>> chiedo accigliando lo sguardo.
<<si ma pensavo che non lo parlassi>> dice ridendo.
<<i miei genitori in casa parlano solo italiano, così come tutta la mia famiglia>> dico sorridendo.
Lui annuisce, poi si gira verso i fratelli.
<<che dite, mangiamo prima di andare in stanza a riposarci? Oggi pomeriggio abbiamo la palestra che ci aspetta>> chiede Charles.
All'unisono tutti annuiscono, così lasciamo le nostre valigie nella Hall e ci dirigiamo verso il ristorante dello Chalet.

Il pranzo vola tranquillo tra risate e battute.
I ragazzi sono simpaticissimi, ma il mio preferito è Andrea, mi fa morire dalle risate, in più sa tutto di Charles visto che praticamente passano insieme ogni singolo momento.
Charles come sempre è super gentile, mi riserva sempre delle piccole accortezze, che secondo me fa involontariamente, è un ragazzo molto cortese.
Ogni volta che ci sediamo in un ristorante o luogo pubblico mi sposta la sedia, mi versa l'acqua senza farmelo chiedere, mi chiede sempre cosa preferisco da mangiare per prima, piccole accortezze che non ho mai visto in un ragazzo della sua età.
Però devo dire che tutti i Leclerc sono un po' così, un po' vecchio stile.

Dopo il pranzo ci alziamo e ci avviamo verso le nostre stanze. Le nostre valigie sono state già portate dentro dallo staff dell'hotel.
Dopo aver salutato Andrea e il resto della banda, io e Charles continuiamo a camminare per il corridoio per qualche altra stanza.
Fino a quando non leggo sulla porta il numero uguale a quella della mia camera.

<<bene questa è mia>> dico girandomi verso Charles dando le spalle alla porta.
Charles controlla in numero sulla sua chiave e poi si gira verso la porta alle sue spalle.
<<ah bene , quella è la mia>> dice indicando con il pollice la porta dietro di se mentre mi guarda sorridendo.
<<bene quindi siamo vicini>> dico abbadando lo sguardo e sorridendo.
<<si, qualsiasi cosa puoi venire a bussare>> mi dice.
Annuisco per poi girarmi ad aprire la porta e lui fa lo stesso con la sua.
Quando sono dentro alla stanza mi giro verso Charles, che intanto è entrato nella sua.

<<verrai dopo in palestra?>> mi chiede quasi speranzoso.
Prima di partire abbiamo parlato, e visto che tutti più o meno qui sanno che la nostra relazione è finta, abbiamo deciso che ovviamente sarebbe stato inutile fingere, quindi ognuno era libero di fare quello che voleva senza passare ogni secondo insieme.

<<se riesco a svegliarmi, vengo>> dico accensando un sorriso rassicurante, e lo vedo cambiare espressione distendendola.
<<Bhe allora, buonanotte Dormigliona>> mi dice Charles regalandomi le sue fossette.
Io mi mordo le labbra dall'interno e sorridendo.
Chiudo la porta della stanza dopo aver fatto un cenno con la mano a Charles per salutarlo, e mi vado a buttare sul letto esausta per tutte quelle ore di viaggio.

Aurora, Aurora , Aurora! È ora di una nel bagno rilassante!

****

Spazio autore.
Hei Hei! Lo so il capito ieri non è uscito, ma ecco qua!
Domani se riesco pubblicherò un nuovo capitolo.

Scusate se ci sono delle imperfezioni ma quando la storia sarà finita, la sistemerò tutta.

Comunque ieri chi ha visto la corsa??
Lasciamo stare! Mi dispiace vedere a Charles così demoralizzato! È stato un weekend molto difficile, in cui per la prima volta ha mostrato tutta la sua frustrazione!

Speriamo che andrà meglio e che lui possa ritrovare la concentrazione e la fiducia nella squadra (anche se è difficile).

Spero vi piaccia il capito! Prometto che nei prossimi ci sarà un po' di azione tra i due 🙄🙄

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