Un tesoro prezioso.
ANGEL POV
Erano le 7 e io non avevo chiuso occhio per tutta la notte. Continuavo a pensare a Harry e alle sue morbide labbra. Chi sa se qualcuno sapeva delle nostre uscite serali. Dovrò chiederglielo.
Mi alzai,presi la divisa e andai in bagno a cambiarmi. Mi lavai i denti e scesi in cucina per fare colazione,come sempre. Erano solo le 7:20... allora tornai in camera mia e tirai fuori il mio diario segreto. Aprii il lucchetto con la chiave che avevo al collo e iniziai a scrivere.'Caro diario,
la persona che mi aveva mandato un messaggio era Harry Styles. Già,uno dei popolari! Lui è completamente diverso quando non sta con i suoi amichetti. È più simpatico e giocherellone. Sono già due sere che usciamo insieme..cioè non so se sono appuntamenti..ma mi piace pensare che lo siano.
Ieri,quando mi ha riaccompagnata a casa...mi ha dato un bacio sulla guancia!! Non riesco a smettere di pensarci! Ok...sembro una ragazzina di 3 anni. :') Comunque ora devo andare a scuola. Ti scrivo dopo.
Tua Angel xx'Chiusi il diario,lo rimisi apposto,presi lo zaino e uscii di casa.
"Buuu!"urlò qualcuno alle mie spalle appena chiusi la porta. Urlai come una matta. "Oddio.."disse Ally ridendo.
"Tu sei pazza! Mi hai fatto prendere un colpo della madonna!"le urlai. Lei continuò a ridere. "Andiamo. Prima che facciamo tardi."Il tragitto da casa mia a scuola era breve,così ci mettemmo poco ad arrivare. Entrammo nella scuola e ci avviammo verso i nostri armadietti.
"Che hai fatto ieri sera?"le domandai,aprendo il mio armadietto.
"Niente. Sono rimasta a casa ad annoiarmi."rispose."Tu?"
"Ehm...io.."era una buona idea dirgli che uscivo con Harry oppure no? Non sapevo cosa fare.. poi sentii un brivido attraversarmi la schiena e tutti gli studenti cominciarono a parlare sottovoce. Mi girai e i miei occhi verde-grigio incrociarono quelli verdi-luminosi di Harry. Nessuno dei due aveva intenzione di distogliere lo sguardo,era come se ci fossimo solo io e lui. Poi,ovviamente,White doveva interrompere tutto. Attaccata a Harry,mi chiamò.
"Nana!"essendo una ragazza alta solo 1.35m sono più bassa di lei. Ma scommetto che se si levasse i tacchi a spillo da 12 cm che porta,sarebbe più bassa di me.
"Ciao Emma!"sorrisi. Lei mi guardò torva. Poi ricominciò a parlare.
"Che schifo i tuoi capelli."
"Sta z-..."Ally stava per dire qualcosa e se finiva la frase sarebbe stato tutto un casino. Così mi intromisi:"Grazie." Lei mi guardò confusa e si rivolse a Harry.
"Andiamocene amore,non mi va di respirare la stessa aria di questa perdente."disse. Poi se ne andarono.
"Che rabbia! La odio quella troia. Prima o poi le staccherò i capelli!"io mi misi a ridere,la mia risata però era una di quelle isteriche,e cominciarono a pizzicarmi gli occhi. "Angel...stai bene?"mi chiese Ally.
"Si,non ti preoccupare."mentii. In realtà mi sentivo una merda. Dovrei esserci abituata dato che in tutte le scuole in cui ero stata c'era sempre qualcuno che mi prendeva in giro. Ma non ci si abitua mai.
"Non mi convinci.."disse lei avvicinandosi alla mia faccia ed esaminando i miei occhi. Mentre lei si avvicinava io mi allontanavo.
"Sto bene. Giuro."dissi alzando le mani.
"Mm..ok. Se lo dici tu."finita quella frase la campanella suonò e noi andammo in classe.
*3 ore dopo*
"Angel,ci vediamo davanti agli armadietti e poi andiamo a mensa insieme."
"Va bene. Ciao!"
Ora mi toccava affrontare un'ora di storia..con Harry. Entrai in classe e mi andai a sedere in fondo. Il riccio ancora non c'era. Il che era un bene. La professoressa arrivò e iniziò a fare l'appello,di Harry nessuna traccia. Chi sa che fine aveva fatto.. in quel preciso momento lui,entrò.
"Buongiorno a lei,signorino Styles."gli disse con sarcasmo la professoressa. Lui la ignoró completamente e appena mi vide,mi fissó,per un attimo. Poi inizió a camminare verso di me..per sedersi al suo posto. Si sedette,mise lo zaino per terra e la professoressa iniziò la lezione. Dopo un pò che continuavo a fissarlo,cercando di non farmi vedere da lui,mi ricordai che dovevo chiedegli se qualcuno sapeva delle nostre uscite. Così strappai un pezzo di carta.
'Qualcuno sa che noi usciamo ogni sera?' A.
Lo accartocciai e,facendo come se nulla fosse,glielo porsi. Lui mi guardò,poi prese il bigliettino. Lo lesse e mi rispose. Infine me lo restituì. Lo aprii.
'Ovvio che no e non dirlo a nessuno.' H.
Quanto cazzo era bella la sua scrittura! Comunque lo guardai e annuii. Poi mi misi il bigliettino in tasca con il pensiero di metterlo dentro il diario e conservarlo come un tesoro prezioso. Alla fine della lezione,io mi diressi verso gli armadietti e lui camminò nella parte opposta,verso la mensa. Continuando a pensare al ragazzo riccio,non mi accorsi di aver superato il mio armadietto e la ragazza che mi aspettava,fino a quando lei non mi ebbe afferrato un polso.
"Ma non mi senti? È da prima che ti chiamo."
"Scusa..ero distratta."risi,arrossendo.
"Me ne sono accorta."disse iniziando a camminare verso la mensa."A cosa pensavi?"domandò.
"Non pensavo a niente."risposi seguendola.
"Certo. Come no."
"Daii! Andiamo sbrighiamoci che sto morendo di fame."
"Si,infatti. Andiamo."arrivammo a mensa,prendemmo dei vassoi,e qualcosa da mangiare. Poi cercammo due posti liberi. E li trovammo..ma purtroppo vicino a quello dei popolari. Fortunatamente i popolari ancora non c'erano..ma...parli del diavolo e spuntano le corna.. Ed entrarono proprio in quel momento. Come sempre tutti si zittirono. Sospirai.
"E voi che ci fatte sedute lì?"disse White,dopo essersi seduta.
"Niente,non ti preoccupare. Ce ne stavamo andando."dissi io,alzandomi e prendendo la mia amica per il polso.
"Ang-..aspetta..stavo finendo le mie.."
"Andiamo."
"Ehi,Smith."mi fermò White,tirandomi il polso. I suoi occhi passarono dai miei al bracciale che mi aveva regalato mia madre."Bello questo braccialetto,dove l'hai comprato?"chiese ammirandolo. Io allentai la sua presa e mi liberai.
"Non te lo dico."dissi fredda."Ora lasciami in pace. Ciao."
Io e Ally uscimmo dalla mensa.
"Angel. White ha ragione,prima non lo avevo notato,ma è veramente un bel braccialetto d'oro."disse,leccandosi le dita per levarsi l'olio delle patatine.
"Già."
"Chi te lo ha regalato?"domandò con un sorriso.
"È un regalo di mia madre... prima che.."sospirai."..morisse."il suo sorriso svanì.
"M-mi dispiace.."
"Non ti preoccupare,prima o poi dovevi saperlo. Infondo,siamo amiche no?"chiesi sorridendo.
"Certo! Potrai contare sempre su di me."
"Grazie."la campanella suonò e noi andammo in classe.