Chapter 19: Preparativi Stressanti

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Izuku era davvero stanco.

Dopo un'intera e difficile mattinata passata a catturare una banda di Villain esperti in furti di gioiellerie, era dovuto correre in diversi negozi con Hitoshi per poter scegliere alcune cose importanti per il matrimonio sempre più vicino.

Mancava solo una settimana, ormai.

Ora era da solo; Hitoshi era dovuto tornare nuovamente in pattuglia per una chiamata urgente di Neomasa Tsukauchi. Serviva il Quirk Lavaggio del Cervello per far cantare il capo di una piccola banda di mafiosi che spacciava una pericolosa droga mangia-muscoli.

Era in piedi su un piccolo piedistallo, dinanzi a uno specchio, con indosso uno splendido abito bianco.

– Dev'essere più stretto sui fianchi e sul sedere. Il Number One Hero ha davvero un culetto perfetto! –.

A quelle parole, il verdino sussultò con così tanta forza che per poco non rovinò in terra.

Il sarto e commesso del prestigioso atelier consigliatogli da Katsuki, Eijiro e Momo, era un eccentrico Omega snello e alto, sempre vestito con una camicia bianca, panciotto nero a costine, pantaloni classici scuri e scarpe lucide.

I capelli corti e neri erano pettinati perfettamente con un ricciolo che si divertiva a raccogliere sempre dietro l'orecchio con un movimento elegante della mano. Gli occhi verdi scaturivano una profonda intelligenza e una professionalità che ammaliavano chiunque gli si rivolgesse per poter risplendere nei giorni importanti della propria vita.

– Hai un bel faccino, Izuku-kun. Ma oggi mi sembri più preoccupato del solito – commentò con un risolino.

Gli prese il mento: tutti e due ora guardavano il proprio riflesso nell'enorme specchio. Il metro giallo rimbalzava di continuo intorno all'esile collo del più alto.

– Lo sono, Oikawa-san – sospirò il verdino.

– Suvvia, Izuku-kun... ci conosciamo! Mi hai salvato il culo non so quante volte! –.

A malincuore, il più basso ridacchiò. – Hai ragione, Kohei-san –.

Il sarto mise il broncio. Izuku tendeva sempre a rivolgersi con estremo rispetto anche con gli amici. Sospirò drammaticamente con le mani sui fianchi prima di tornare a sogghignare.

– Hai perso peso, vedo. Dovrò stringerti bene il vestito. Perché questo sembra creato apposta per te –.

Izuku, istintivamente, tornò ad ammirarsi allo specchio. Non poteva negare di essere bello e sperava che Hitoshi lo avrebbe divorato. La camicia bianca era fresca, accompagnata da ricami al colletto. I ghirigori, infatti, erano in rilievo e cuciti a mano.

La cravatta argentata di tanto in tanto assumeva una nuance dorata e brillava ad ogni movimento del corpo, con un effetto metallizzato. La giacca candida non sembrava nulla di speciale a una rapida occhiata, ma se ci si avvicinava, si notavano ricami simili a rose bianche con un effetto satinato che impreziosivano i baveri.

I bottoni alle maniche e quelli sul davanti della giacca erano in piccoli swarovski, gli stessi che ricoprivano la parte frontale del panciotto bianco, che sulla schiena, invece, era completamente in seta.

Le scarpe scure ma non lucide donavano uno stacco perfetto a tutto quel tono chiaro.

Kohei, allontanatosi in silenzio verso alcuni armadietti con lo scheletro in legno ma completamente in cristallo, gli mise sui capelli una tiara di diamanti con un velo morbido che aggiustò dolcemente in prossimità delle scapole.

Gli occhi di Izuku si riempirono di lacrime di gioia. Il sarto gli prese la mano con l'anello di fidanzamento.

– Sei meraviglioso, Izuku-kun... – sussurrò. – Mi rendi così orgoglioso... dopotutto, sei il mio più grande capolavoro –.

Sowilo e Tiwaz - Il Sole e l'Onore (KiriBaku - ShinDeku)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora