Chapter 8: Istinti di Alpha e Omega (Parte I)

175 18 32
                                    


La biblioteca era da sempre stato un posto ricco di ricordi per Shoto, ai tempi delle medie e del Liceo. Si rifugiava tra gli scaffali che odoravano leggermente di resina per dimenticare i soprusi subiti da suo padre.

L'attuale Number Three Hero vagò con lo sguardo sui tomi colorati in quell'enorme posto silenzioso. Katsuma era seduto a un largo tavolo, chino e seppellito tra numerosi libri pesanti. Il suo sguardo era un misto di concentrazione e un pizzico di nervosismo. La penna tra le dita di tanto in tanto si muoveva per poi scribacchiare qualcosa su un foglio.

Shoto gli si sedette di fronte. Guardò attento i titoli sulle costole dei libri. Ne scelse uno che parlava di Omega e di cuccioli, così, interessato, lo aprì subito. Il suo pensiero corse al suo compagno, ovvero Hanta Sero, tredicesimo nella classifica degli Hero più forti e amati.

Il suo Omega era sempre dolce, disponibile e gli rendeva le giornate più colorate che mai.

– A te piacerebbe avere qualche cucciolo? – gli aveva chiesto, dopo una notte di passione.

Shoto lo aveva guardato con affetto e leggermente aveva sorriso.

– Certo. Saremmo dei genitori magnifici – era stata la sincera risposta.

Così, Hanta lo aveva baciato. Era rimasto a cavalcioni sul suo bacino, con le mani che avrebbero continuato ad accarezzare in ogni dove.

Eppure, quella gioia e voglia erano scomparse quando, dopo diversi tentativi falliti di cercare un cucciolo, un medico aveva dato loro una terribile notizia.

– Mi dispiace molto ma... Hanta-san sei nato senza un utero, nonostante tu sia un Omega. Questo vuol dire che non sarà mai possibile avere una gravidanza –.

Il corvino era caduto in depressione e per lunghi cinque mesi non aveva fatto altro che piangere, fissare il vuoto in stato catatonico e stringersi a Shoto. Cellophane si era necessariamente dovuto prendere un lungo periodo di congedo per riprendersi.

– Ho avuto modo di parlare con Sero-san – mormorò improvvisamente Katsuma.

L'attenzione di Shoto cadde totalmente su di lui. L'espressione del ragazzo dai capelli color sabbia si addolcì un po'. Fece un cenno con il capo per domandare scusa.

– A Nabu ci sono molti cuccioli orfani e sarebbero molto contenti di avere una mamma e un papà – spiegò senza guardarlo negli occhi eterocromatici.

Shoto li spalancò; quello era da sempre stato un argomento importante per lui. Una fitta di preoccupazione, però, gli attraversò il cuore. Perché Hanta non gli aveva detto nulla di tutto ciò?

– Mi dispiace... sarebbe dovuta essere una sorpresa ma non potevo più tacere. Non quando mi hai accompagnato in farmacia e consigliato degli ottimi soppressori, ora mi stai facendo compagnia quando dovresti essere in turno di lavoro e infine... – Katsuma guardò il libro aperto sotto la mano dell'Alpha. – ... stai leggendo un argomento che spesso viene trattato come un qualcosa di scontato. So quanto tu ed Hanta vorreste un cucciolo –.

Shoto sospirò un po'. Hanta era sempre così dolce. Non gli aveva detto nulla sicuramente per non aggiungergli altra preoccupazione. Sapeva che la richiesta di adozione, anche per un Hero, era una prassi molto lunga e spesso non andava neppure a buon fine.

– Lo apprezzo – rispose con tono tranquillo.

– Quando vorrete, andremo a Nabu – concluse Katsuma.

I soppressori erano riusciti a limitare il suo intenso profumo. Il giovane fece scorrere distrattamente le dita sulla ghiandola al collo dove c'era un cerotto trasparente. Non gli dava fastidio, a differenza di quelli da sempre utilizzati.

Sowilo e Tiwaz - Il Sole e l'Onore (KiriBaku - ShinDeku)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora