Chapter 14: Momenti Indimenticabili... o quasi

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Eijiro sospirò.

Era stato dimesso solo un paio di giorni fa, ormai perfettamente sano e con la gravidanza di nuovo stabile, ma Katsuki lo aveva letteralmente barricato a letto. Se all'inizio tutta quella premura, coccole, baci e sesso a volontà lo avevano deliziato, ora sentiva la frustrazione crescere sempre di più dentro di lui.

Fece per alzarsi con estrema cautela per andare in bagno quando, furtivo e veloce come una tigre, Katsuki entrò in camera da letto con un vassoio in mano.

– Dove stai andando? –.

Il rosso crinito sbuffò un po'. Adesso era decisamente di malumore!

– In bagno! – sbottò. – Adesso devo anche chiederti il permesso?! –.

Katsuki socchiuse gli occhi, tuttavia non infierì. Erano gli ormoni, dopotutto.

– Ti ho portato uno spuntino. Il dottore ha detto che hai bisogno di molte vitamine. Quindi ti ho preparato un passato di verdure. Mangialo tutto –.

– Non lo voglio! – borbottò l'altro. – Non ho fame! Voglio solo andare in bagno, diavolo! –.

Il biondo poggiò il vassoio sul comò e andò immediatamente ad aiutarlo.

Durante il breve tragitto dalla camera da letto al bagno, non poté fare a meno di arricciare il naso all'odore acre proveniente dal suo compagno il cui ventre si era notevolmente ingrandito in pochi giorni.

Eijiro entrò in bagno, lui rimase fuori e appoggiato al muro con le braccia conserte per attenderlo.

«Sto diventando troppo iper-protettivo? Per questo è arrabbiato?» pensò Katsuki.

Non poteva farci nulla. Era il suo istinto che lo portava a comportarsi così, sempre sull'attenti e pronto ad aiutarlo. Inoltre, non aveva fatto altro che vezzeggiarlo, coccolarlo e amarlo... perché cazzo Eijiro era furioso?

Il rumore dello scarico e la porta che si apriva cigolando lo destarono dai suoi pensieri. Katsuki lo guardò amorevolmente ma l'Omega, senza un apparente motivo, scoppiò a piangere.

– Oi, oi, oi! Che cazzo succede, adesso? – esclamò con un po' di paura.

Il rosso crinito si infilò le mani tra le ciocche rosse, libere dal solito gel e scosse il capo nervosamente.

– Sono stanco! Stanco di ogni cosa! Smettila di pressarmi, smettila di preoccuparti così tanto per me! Il bambino sta bene! Posso portare avanti la gravidanza! Tu non hai fiducia in me, Katsuki, per questo mi controlli ossessivamente ventiquattr'ore su ventiquattro! – urlò furiosamente. – E' da quando mi hanno dimesso dall'ospedale che sono confinato al letto! Ho anche la mia vita, non sono il tuo prezioso cimelio! –.

Katsuki ne fu così atterrito che non riuscì a dire neanche una parola. Eijiro scosse ancora il capo, ma con vergogna stavolta e corse immediatamente in camera da letto, sbattendo la porta.

Il biondo si schiaffò una mano contro le labbra.

Aveva davvero fatto sentire in quel modo Eijiro?

Ma non sapeva che quest'ultimo che si era seduto sul bordo del letto, teneva le mani premute contro il viso pur di camuffare i singhiozzi. Aveva detto una marea di assurdità contro il suo adorato compagno esplosivo e ora... sicuramente l'avrebbe odiato per sempre!

Il più velocemente possibile, ma con molta fatica a causa del peso del cucciolo, si alzò e raggiunse in fretta la maniglia. Katsuki era ancora immobile, in piedi e rivolto dall'altra parte, con la mano contro le labbra, gli occhi ampi e l'espressione sconcertata.

Sowilo e Tiwaz - Il Sole e l'Onore (KiriBaku - ShinDeku)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora