Chapter 16: La Conferenza Stampa

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Katsuki inspirò nervosamente prima di sbuffare senza far troppo rumore.

Era notte fonda; la sveglia segnava le tre e trentacinque. Ormai il sonno era bello che andato a causa del cucciolo che aveva deciso di provare a fare dei suoi organi dei sacchi da box.

Eijiro lo aveva amato molto e si erano addormentati teneramente premuti insieme verso le ventitré in punto ma poi, nel bel mezzo di un sogno dove stava catturando un Villain nerboruto, dei violenti calcetti lo avevano risvegliato.

E ora, da ben trenta minuti, non riusciva a calmare la creatura dentro il suo ventre.

– Basta, piccolo mio – sussurrò, accarezzandosi il pancione. – Tra una manciata d'ore ci sarà la conferenza stampa e io voglio essere ben riposato –.

Uno sbadiglio flebile si levò nella stanza, dopodiché il lume venne acceso. Le tenebre, in parte, vennero confinate negli angoli, dietro ai mobili e sotto al letto. Eijiro si voltò verso di lui: la stanchezza era dipinta sul suo viso un po' ambrato.

– Ti ho svegliato? – chiese il biondo, con un po' di colpevolezza.

– No, tranquillo... – rispose l'altro, con un altro sbadiglio.

Certo che sì! Katsuki sospirò un'altra volta. Il cucciolo gli assestò, come per dispetto, un calcio così forte al fianco che lo fece gemere ad alta voce.

– Cazzo...! Si può sapere perché te la stai prendendo con me?! – sbottò adirato.

Eijiro gli poggiò delicatamente la mano sul ventre nudo. Il piccolo era davvero un terremoto e non accennava a calmarsi. Sorrise e fece di tutto pur di non ridacchiare, conscio che Katsuki lo avrebbe fatto esplodere seduta stante.

– Mi senti, tesoro? E' il tuo papà che ti parla – iniziò, mentre creava cerchiolini intorno all'ombelico e piantava piccoli baci. – Fallo per me... adesso dormi e fai anche riposare la mamma. So che è stretto lì dentro ma dovrai rimanerci ancora un po' e poi ti prometto che avrai tutto lo spazio del mondo! –.

Katsuki rimase completamente incantato da quel tono dolce, il sorriso sincero e lo sguardo tenero. Era la prima volta che il suo compagno parlava al suo grembo e ciò non faceva altro che riempirgli il cuore di gioia. Un calcetto, più debole, arrivò proprio sotto la mano del rosso.

– Bene. Mi hai sentito. Adesso facciamo così: io ti coccolo e tu ti addormenti, va bene? –.

Un altro movimento.

Il futuro papà si sedette sul letto e fece delicatamente spostare Katsuki giusto tra le sue braccia. La testiera imbottita divenne l'appoggio per la sua schiena.

L'Omega arrossì un po' quando si ritrovò seduto sulle gambe incrociate dell'altro. Istintivamente poggiò il capo tra la spalla destra e il pettorale, in modo da avere l'odore del suo Alpha più vicino.

Eijiro gli scoccò un bacio sui capelli, poi iniziò ad accarezzargli il ventre, con movimenti leggeri, dall'alto verso il basso. Di tanto in tanto tamburellava le dita come se fosse stato un gioco tra padre e figlio.

– Vi amo tanto – sussurrò il rosso.

E, come per magia, il cucciolo si calmò.

Il biondo sorrise con le palpebre chiuse: era stata la cosa più dolce mai ricevuta...




Katsuki era un po' imbronciato.

Sowilo e Tiwaz - Il Sole e l'Onore (KiriBaku - ShinDeku)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora