Prologo

110 10 6
                                    

I regni sono cinque.
I re sono cinque.
Le regine sono tre.
Regola numero uno: non intrattenere rapporti con i membri di altri regni.

È così da quando ne ho memoria.
Gli anziani ci narrano eccezionalmente le nostre origini: come da un flusso di tecnologie, innovazioni, una rete fitta di comunicazioni, decenni di nozioni storiche e città pullulanti di vita, siamo arrivati qui.
Le nostre tradizioni sono a loro volta centenarie, e per la maggioranza tramandate oralmente: del passato, non ci rimane più niente.
Solo tre cose sono importanti, nel mio regno: rispettare il nostro elemento, garantire la salvezza del Re e la principessa, e mantenere gli altri Regni e i loro abitanti il più possibile alla larga dai nostri confini.

La mamma mi raccontava, quando ancora ero piccola e amavo rannicchiarmi tra le sue braccia, disturbandola in una delle sue numerose letture, che un tempo non era così.
Un tempo esistevano mezzi capaci di trasportare più di cento persone da una parte di globo all'altra.
Di questo globo non è rimasto molto, comunque, se non una porzione di terra che un tempo veniva chiamato "Oceania".
Il resto del mondo? Gli anziani narrano della cupidigia umana, tale vizio ha portato gli esseri Sapiens a decimarsi tra loro, alla cattiveria, all'insofferenza, all'odio e al rancore.
Maremoti, terremoti, esplosioni vulcaniche, mostri alati che attaccavano altri regni.
Quella che chiamiamo Scissione, e l'unione delle nostre terre.
E poi, la malattia.
L'ho vista con i miei occhi, quando io e Abaye* abbiamo visto la mamma spegnersi, ormai troppo debole per sconfiggere il morbo.
I nostri medicali* hanno potuto far poco per salvare la sua vita, la mamma era fragile di costituzione, e se ne è andata nell'arco di poche settimane, portando con sè anche mio fratello, nel grembo.
Gli anziani dicono che non ci sia modo per sconfiggere l'Aranea Violacēum, ma voci circolano nei regni, nei grandi testi si pensa di poter trovare le risposte alla salvezza dei Cinque Regni.

Non conosco a fondo la nostra storia, non so il motivo esatto per il quale da un unico prospero popolo ne siamo usciti dimezzati, e con il DNA completamente modificato. Gli anziani si rifiutano di rivelarlo, perfino ad Abaye (ho il dubbio che anche loro ne sappiano poco a riguardo).

I regni sono 5, ognuno ha le sue peculiarità, il suo fattore produttivo forza, e i suoi poteri.
Il regno di Carybdea si costituisce da una numerosissima serie di isole, che si espandono a macchia d'olio per tutto il nord e sud est. Gli anziani dicono che è costituito da una delle prime civiltà a salvarsi dopo la Grande Rottura, che insediatesi nelle isole dell'oceano sono riuscite a sopravvivere grazie all'elemento principale che costituisce il regno: un infinito e distesissimo specchio d'acqua salata.
Si narra che questa popolazione fosse in origine molto vicina al centro del mondo, e questo spiega il l'epidermide abbronzata dei cittadini Carybdei.
I miei libri narrano a fondo del regno di Carybdea: a partire dalle specie di animali variopinte che lo abitano, continuando con la introversione ma l'immensa intelligenza dei cittadini (chiamati Carybdei, o "equorei" da noi del Sud), terminando con la famiglia reale, rilegata in un minuscolo angolino sbiadito nelle ultime pagine.
Nel mio libro non vengono citati i membri effettivi della casata, gli anziani scoraggiano la curiosità di noi giovani sin dalle fasce: maggiore è il distacco preso tra i regni, maggiore è la sicurezza garantita, dicono.
Però è lecito sapere a tutti noi il nome del re: Re Afryea Persico I, è il primo re citato nel mio libro, Re dell'Est e delle isole Alisee.
Come ho detto, le informazioni sono difficili da recuperare quando si parla degli altri regni, e gli anziani non sono d'accordo a diffondere conoscenza, ma nel corso degli anni ho avuto modo di incuriosirmi a riguardo, apprendendo che ci sia una lingua apposita parlata nel regno, e che gli abitanti tendono a vestire colori richiamati l'azzurro, il turchese e il blu, di modo da mimetizzarsi con l'ambiente in cui risiedono.

Il regno di Granato si trova nel lato opposto rispetto al regno di Carybdea, sul lato Ovest del nostro continente.
Seppur caratterizzato da un infinita varietà di miniere ricche di cristalli e pietre preziose, la gente del posto è estremamente umile e cordiale. È il regno con cui abbiamo più rapporti, essendo uno di quelli più vicini. E per "rapporti", si intende un trattato di pace stipulato più di quarant'anni fa.
Questo trattato ci ha però permesso di apprendere la delicata situazione economica dell'Ovest, spesso attaccato da regni più bellicosi attirati dai loro beni. Il "Popolo dei Diamanti" (come viene denominato da noi altri regni) è comunque costituito da un piccolo esercito,  dotato di soldati valorosi, muniti di lance, bombe artigianali e balestre.
Sono inoltre estremamente abili nell'addestrare cavalli, il mezzo di trasporto più comune in quelle terre.
Abaye non mi ha mai parlato male di Re Almas e di sua moglie Jama, che governano il regno da ormai decenni.

La Scissione ci ha reso più longevi, più forti. Il nostro DNA è indubbiamente mutato, portando cambiamenti drastici e a tratti pericolosi. È probabilmente il motivo per il quale i Re e le Regine governano da centinaia di anni, e in generale il popolo vive parecchi anni più della vita media dei nostri antenati, anche se gli anziani non hanno trovato ancora una spiegazione a questa mutazione genetica.
Si pensa che la rischiosa situazione del regno di Granato sia dovuta all'Aranea Violacēum, i contagi sembrano essere sempre piu numerosi e brutali man mano che gli anni passano, e gli attacchi bellicosi del Regno di Wanderlust non aiutano il popolo, ormai allo stremo.

Come precedentemente citato, il Regno di Wanderlust si estende in una minuscola porzione di quella che era nominata "Oceania", e non possiede alcuno sbocco sul mare, il che rivela la sua posizione poco strategica: tale regno è infatti circondato dagli altri regni, si trova esattamente nel centro.
Ecco spiegato il nomignolo che viene riservato ai suoi abitanti: i Centristes.
Pare che i centristes siano i nostri parenti più prossimi: provengono anch'essi dal nostro stesso continente, ma sembra fossero situati più a nord, rispetto ai nostri antenati, che Abaye ama chiamare "latini".
Il libro parla di un popolo calibrato, ma incline alle ribellioni e agli atti di protesta. Tale caratteristica é inevitabile quando sono secoli che si cerca di aprire un foro tra tanti regni che ti tengono in pugno.
Da anni Wanderlust è in combutta per acquisire territori del Sud o dell'Ovest, mandando le sue spie in ogni angolo dei nostri regni.
Il re che la governa si fa chiamare Re Philippe V, e nonostante i numerosi tentativi delle spie del sud di entrare nel Regno di mezzo, ancora non siamo riusciti a capire che tipo di regno sia, o quanto sia sviluppato.

Sopra i regni citati, perso tra lande ghiacciate e colli spigolosi innevati, si trova il Regno di Iskrem.
Le informazioni su questo regno sono pressoché nulle sul mio libro. I paragrafi si limitano infatti a descriverne la nascita geografica: durante la Scissione, numerosi cataclismi si sono susseguiti, permettendo alle placche tettoniche di spostarsi lungo l'intera Pangea.
Di conseguenza quelle che un tempo erano due terre separate da una striscia di oceano, sono venute a unirsi, creando picchi dove la temperatura arriva a meno zero gradi in inverno. È proprio qui che Re Merikh, Lord delle Lande Desolate e dei Laghi Dei Sussurri ha deciso di insediarsi.
La lingua parlata è dura, e si narra che in quel luogo la felicità sia bandita.
Nessuno ci è mai andato -nemmeno le spie centristes- e addirittura, le voci più coraggiose, osano affermare che lì venga praticata la forma più basilare del nostro essere, quella che la Scissione ha svegliato nelle menti umane: la Magia.

Esattamente nel polo opposto, nel punto più a Sud che ci sia, vi è un Regno fortemente legato a un unico elemento: l'aria.
Si narra che il popolo stesso viaggi cavalcando animali alati, grossi come tre cavalli da soma, un tempo creduti estinti.
Il legame tra l'aria e il proprio essere viene insegnato ai bambini ancora da neonati, oltre a principi come la bontà, la generosità e l'amore per il prossimo.
Gli abitanti non sono violenti, ma hanno una propensione innata per il combattimento in volo, aiutati da armi come archi e coltelli.
L'antica arte della divinazione, e sopratutto, dell'astronomia , è sacra tra il popolo, che cerca messaggi celesti studiando le costellazioni da secoli.
Coltivano prati interi di tulipani variopinti, e proteggono centenarie foreste di sempreverdi.
Il regno è prospero, ma anch'esso dilaniato dalla malattia: le persone muoiono, e la gente soffre.
Anche il popolo dell'aria, come viene chiamato dagli altri Regni, maneggia la Magia, attraverso la polvere.
La Magia del Sud viene limitatamente usata a scopi curativi e per garantire un giusto equilibrio tra esseri umani, flora e fauna.
Il Sud è caratterizzato da numerose scogliere a picco, altopiani, è ricco di materie prime, e campi coltivati.
La felicità non è un tratto che contraddistingue tutti, però, in particolare il sovrano della terra, Tiberius II Silvestrus, poiché esattamente dieci anni fa, perse la luce dei suoi occhi: la Regina Lisa (FiordaLisa), dovendo crescere la figlioletta da solo, e dovendosi difendere dalla minaccia degli altri regni.

Il mondo sembra essere andato allo sbaraglio, niente di quello che si conosceva è presente. I libri di medicina, storia, fisica e geografia sono andati quasi completamente perduti.
Non vi è cura per il morbo che lacera la popolazione.
Ma si parla di una profezia.
Alla nascita di una principessa, ella avrebbe, al compimento dei suoi diciotto anni, trovato il modo di liberare i Cinque Regni dal morbo terribile che causava morti e dolori, unendo i Regni sotto un'unica bandiera.

Mi chiamo Astrild, sono la principessa del Sud.
E questa è la mia storia.

🌙

*Abaye= modo affettuoso di chiamare mio padre
*Medicali= guaritori

Iskrem-I cinque regniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora