25 - Hijo De La Luna

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Luna: la Luna per come la conosciamo, è l'unico satellite naturale della Terra. Il suo nome viene utilizzato, in minuscolo (luna) come sinonimo di satellite anche per corpi celesti che orbitano intorno ai pianeti. I giganti gassosi del nostro sistema solare, come Saturno e Giove, sono ricchi di lune, nome improprio per definire i "satelliti naturali".

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Rimango seduta sul letto, aggrovigliata tra le coperte in lana per proteggermi dal freddo proveniente dagli spifferi, finché Caym non inizia a parlare nuovamente.
Seduto su una delle poltrone della mia camera, sfatto e pensieroso, sembra un Dio affranto. Un angelo caduto.
Le sue labbra piene si aprono per parlare, per poi chiudersi nuovamente. Infine, inizia a raccontare:

"C'era una volta una donna che non poteva avere figli" comincia, facendo una piccola pausa per scrutarmi da sotto le ciglia lunghe. Raddrizzo la schiena, interessata dalle sue parole, stringendo la tazza fumante di camomilla e betulla selvatica tra le mani. Cerco di concentrarmi sulla storia, e non sui suoi tratti affilati, ma non continua a narrare finché non lo guardo nuovamente negli occhi.
"La donna soffriva la mancanza di un figlio. Era cresciuta in una famiglia di campagna, una famiglia che considerava il potere dell'amore e del legame affettivo il più potente. Erano persone semplici, e forse anche un po' ignoranti riguardo il male del mondo e le sue insidie. Avevano sempre vissuto in una bolla perfetta, tra i campi e il sole al tramonto, tra i fiori e le risate.
La ragazza, poiché si parla di una donna molto giovane, soffriva tremendamente. Si sentiva sbagliata.
Aveva provato ad avere figli con il suo amato, certo, ma nessuno dei tentativi si era rivelato utile al suo scopo.
La donna si detestava, credeva che ci fosse qualcosa di sbagliato in lei, la famiglia non la calcolava quasi più, accecata dall'ammirazione per la sorella maggiore, la quale era appena rimasta incinta di un bambino, il padre era un uomo potente. Nonostante le origini umili, la sorella era riuscita con la sua bellezza a ottenere tutto ciò che la donna desiderava.
Così, accecata dall'invidia e intrisa di rancore, la giovane donna si recò dalla Luna, pregandola, scongiurandola anzi, di poter avere il proprio figlio, il proprio lieto fine.
La Luna, inizialmente, rifiutò. Ella affermò che il dono della maternità era riservato solo a chi veramente avrebbe saputo trattare un essere umano come realmente meritava. La ragazza si infuriò: chi più di lei, che aveva vissuto in una grande famiglia, piena d'amore e felicità, avrebbe potuto svolgere quel compito?
Iniziò a pregare nuovamente la Luna, promettendole che avrebbe pagato il suo debito in qualunque modo, pur di avere un figlio. La Luna non voleva saperne, fino a quando, addolcita dalle lacrime della giovane, le concesse il dono della maternità. Le promise un figlio. La avvertí, però, che ciò che stava facendo era contro natura, e che quindi ne avrebbe pagato le conseguenze. In natura, ciò che viene dato viene ripreso sotto altre forme.
Inoltre, il bambino, essendo nato dal potere della Luna, non sarebbe stato un neonato comune, avrebbe un giorno fatto grandi cose. Negative o positive, ma comunque molto rilevanti nelle sorti del destino dell'umanità.
La ragazza, smaniosa di ottenere il suo desiderio, accettò, promettendo alla luna che sarebbe stata una grande madre.
Gli anni passarono, e così la gioventù e la bellezza della ragazza, insieme al suo matrimonio, fallito per via della mancanza di un figlio.
Difatti, nonostante il passare degli anni, il ventre della donna rimase vuoto, mentre il suo cuore si riempiva sempre di più di rancore e vendetta.
Così, trasformata nella versione peggiore di sé, la donna decise di compiere un atto terribile: rubó il bambino a un altra donna, preparando un piano per farle perdere la vita, e appropriarsi del neonato. Sapeva che l'amore che li univa era così forte, che non ci sarebbe stato altro modo per dividerli, e appropriarsi dell'affetto del bambino, ai tempi ancora neonato.
Fu solo quando fu troppo tardi, quando ottenne la custodia del bambino, con la madre ormai defunta, che ella riuscì a rimanere incinta. La Luna aveva mantenuto la sua promessa, ma lei no. Non era stata una donna degna di poter prendersi cura di un altro essere umano, dopo tutto quello che aveva fatto. Aveva causato la morte di una donna, solo per la propria.
Quando il bambino nacque, ella era così arida e crudele, che il suo stesso cuore si sgretolò per la solitudine e le atrocità che aveva commesso, lasciando, dietro alla sua morte, entrambi i bambini soli. La Luna avrebbe voluto riprendere il suo dono, suo figlio, ma le fu impossibile. Però, in cambio, quando il bambino piangeva, lei si dimezzava, da piena diventava una mezza luna, al fine da fungergli da culla, un abbraccio in un mondo dove ormai non gli era rimasto più nessuno, se non se stesso."

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 28 ⏰

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