Capitolo 10

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Martina:<<E anche se poi tutto è magnifico, non lo prenderò come un rimprovero, è possibile abbia sogni sbagliati un po' illusi al momento, mi appartengono>> canticchiavo tranquilla la canzone di Fedez Magnifico, una delle mie preferite, mi piacevano le canzoni italiane, mentre mii vestivo.

Indossavo un pantalone di jeans blu con alcune stracciature piccole ai ginocchi, sopra una maglietta bianca scollata con scritto 'Never and nevere' in corsivo nero. Sopra la maglietta a mezze maniche misi una camicia di jeans che lasciai aperte e alzai le maniche fino ai gomiti.

Andai in bagno, lavai i denti e aprii la mia trusse. Presi la matita nera e tracciai due linee su entrambi gli occhi, dopo applicai del mascara sulle ciglie e presi il mio rossetto rosa chiaro, lo misi perfettamente sulle labbra ed ero pronta.

Scesi di sotto, erano le 7:30, dovevo prendere il pullman alle 8:00, avrei fatto sicuramente in tempo.

Una volta arrivata in cucina c'era Daniela a fare colazione insieme alle nostre madri.

Martina:<<Buongiorno>> dissi sorridente, questa mattina ero particolarmentesorridente, chissà se a fine giornata lo sarò ancora.

Jorge:<<Buongiorno>> quasi mi fece svenire, non gli hanno insegnato che non deve sbucare all'improvviso da dietro le persone? Mi andai a sedere vicino a Dani non facendogli troppo caso.

Patty:<<Dani ieri ti ho gonfiato le ruote della bici così puoi prenderla>> dice la madre alla figlia.

Daniela:<<Grazie mamma>> Daniela va a scuola con la bici, io non ne avevo una, mi toccava prendere il bus.

Mariana:<<Martina stai attenta quando prendi il bus>> mi trattenni dal non sbuffare, odio quando mi fa sempre le stesse raccomandazioni.

Jorge:<<Se vuoi ti posso accompagnare io>> quasi mi trozzai con il latte a sentire quella parole.

Martina:<<No, preferisco prendere il bus grazie>> dissi in tono acido, preferivo entrare in quel coso come gli sfigati che farmi accompagnare da lui.

Mariana:<<Forse non è una cattiva idea>> mamma per favore stai zitta.

Martina:<<Ho detto no>> cerco di non risultare antipatica con mia madre.

Mariana:<<Come vuoi>> finisco di bere il latte e vado di sopra per sistemare la borsa.

Raccolsi il mio zaino dal pavimento e lo appoggiai sulla scrivania; era di colore nero, sopra era rotorno e non quadrato, con la zip, alla quale avevo messo un portachiave, ovvero un piccolo cuore rosso. Sotto c'era un'altra zip, anch'essa aveva un portachiave, anzi due, uno dei una sequenza di tre palline lucide, rosa, verde e blu, l'altro invece era una coccinella.

Lo zaino portava una scritta 'Comix' in brillantinato argento. Lo misi su una spalla e scesi giù.

Martina:<<Io vado>> urlai per farmi sentire, quando aprii la porta al mio fianco c'era Jorge.

Jorge:<<Sicura che non vuoi che ti accompagni?>> chiede dolcemente. Martina non lasciarti ingannare!

Martina:<<No>> dico e chiudo la porta. Giro il capo a destra e vedo Dani salire sulla sua bici grigia con un cestino, dentro al quale aveva messo il suo zaino. <<Buona scuola>> ridacchio.

Daniela:<<Di buona alla scuola non c'è niente>> dice e va in strada, dove c'erano altre bici e si o no quattro/cinque auto.

Arrivai alla fermata del bus nel momento in cui si era fermato, giusto in tempo. Salli sopra e presi il primo posto che mi capitò, vicino ad una vecchietta, con un vestitino rosa e un capello dello stesso colore, delle scarpe bianche e una borsa nera.

•Prologo•Il destino ha deciso per noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora