Capitolo 9

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Domani sarebbe iniziata la scuola, quale inferno mi aspettava? Troie come compagne e puttanieri come compagni? Che Dio me la mandi buona.. e poi chissà.. forse mi sbaglio e troverò veri amici, forse perché no anche un ragazzo, peccato che non riesco a togliermi dalla mente quel coglione, ma ci riuscirò, è solo che ora mi sono un po' offesa per prima, ma lui per me non vale nulla.

Bussano alla porta e alzo lo sguardo dal pavimento, ero seduta con le spalle al muro e le gambe al petto con appoggiate su di esse un libro.. il mio libro preferito: I promessi sposi.

L'avrò letto tipo miliardi di volte in un anno, da quando l'ho comprato.

Mariana:<<Posso(?)>> chiede mia madre affacciandosi dalla porta solo con il capo, una volta che annuisco entra e chiude la porta.

Ecco la mia ancora, colei che è sempre al mio fianco pronta ad aiutarmi, anche se non le racconto proprio tutto, ad esempio le racconto se ho qualche problema.. ma se è venuta a chiedermi cosa fosse successo e perché ho lasciato il pranzo.. non le dirò nulla.

Venne a sedersi vicino a me con le spalle al muro, chiusi il libro mettendo il segnalibro alla pagina 98, dove ero arrivata e porto lo sguardo su di lei.

Mariana:<<Dovrei comprarti un nuovo libro.. leggi sempre lo stesso>> disse ridacchiando, sapeva quanto amassi leggere, infatti proprio questo libro me la regalato lei.

Martina:<<Regalamene quanti ne vuoi.. ma questo rimarrà il mio preferito>> dissi passando la mano destra sulla copertina del libro e guardandola.

Mariana:<<Martina è tutto okay?>> ad un tratto divenne seria.

Martina:<<Umh.. si>> dissi guardandola non tanto convinta.

Mariana:<<Sicura?>> mamma perché insisti? Non ti basta un si(?) -certo Martina se forse tu li diresti un po' più convinta- coscienza del cazzo sta zitta.

Martina:<<Sicurissima.. sono sola un po' in ansia per domani, tutto qui>> mentii, ovviamente ero un po' in ansia di conoscere i miei futuri compagni di classe, ma quello non era il vero problema, il mio problema inizia per J e finisce per E.. non voglio pensarci.

Mariana:<<Va bene>> si alza da terra <<Resti lì nel tuo libro o vieni a preparare la pizza con me e Patty?>> comunque significa che sta sera si mangia pizza, buonissima, è uno dei piatti Italiani che mi piace di più.

Meglio andare in cucina con Patty e mia madre che deprimermi con il libro, anche se l'adoro, ma sappiamo tutti che non ero concentrata sulla lettura, quindi perché non andarmi a distrarre?

Martina:<<Vengo con voi a fare la pizza>> mi alzai dal pavimento e appoggiai il libro sulla scrivania.

Mamma aprì la porta per poi guardarmi <<Devo andare al bagno inizia a scendere giù>> mi sorride ed esce.

Esco anche io dalla stanza e scendo le scale velocemente, cammino verso la cucina ma sento delle ulra, riconosco subito la voce di Patty, mi affaccio un poco per vedere chi fosse l'altro e vedo Jorge appoggiato al tavolo che ascoltava la madre.

Patty:<<Perché non mi dici mai niente eh?!>> dice la madre cercando di mantenere la calma.

Jorge:<<Cosa vuoi che ti dica scusa?>> dice lui sbuffando.

Patty:<<Dimmi dove trovi i soldi per vivere, vivi in casa dei tuoi genitori lascia pagare a noi le tue spese>> dice la madre con una mano sul petto avvicinandosi al figlio.

Jorge:<<Non voglio essere un peso per voi, non importa dove trovo i soldi okay? Tu non dei preoccuparti>> spaccia droga? Ruba? No.. altrimenti tornerebbe a casa pieno di botte, no okay, Martina SMETTILA!

Bussarono la porta e decisi di andare ad aprire io e lasciar perdere quella discussione appena sentita, anche se un lato di me mi diceva di dover scoprire che cazzo di lavoro faceva Jorge.

Martina:<<Diego>> dico sorridendo una volta aperta la porta.

Diego:<<Hey Martina, che bello rivederti>> dice anche lui e ci scambiamo dei baci sulle guance.

Chiusi la porta e andai in cucina da Jorge e Patty, appena ci videro stettero zitti.

Jorge:<<Ciao Diego>> dice sbattendogli il cinque come saluto.

Diego:<<Ciao fratello>> dice per poi salutare la madre <<Salve Patty>> le sorride.

Patty:<<Ciao caro>> dopo di che i due uomini se ne vanno dalla cucina e arriva subito dopo mia madre. <<Pronte a preparare una bella pizza?>> dice iniziando a prendere gli ingredienti dal mobile.

<<...>>

Daniela:<<Martina per favore puoi andare a chiamare Jorge?>> dice, ero stesa sul mio bel letto con il cellulare fra le mani, mentre lei era al pc sulla scrivania.

Martina:<<Perché non vai tu scusa(?)>> dico facendo una faccia strana, figurati ora se vado a chiamare a quello.

Dani alza lo sguardo, unisce le mani in segno di preghiera, sbatte le ciglia e fa il labbruccio, se pensa che mi addolcirà così bhe.. uffa però e che cazzo!

Sbuffando scesi dal letto, non misi le pantofole, tanto avevo i miei bei calzini rosa.

Martina:<<Sei una stronza>> dico uscendo dalla camera chiundendo la porta un tantito forte.

Vado davanti alla porta della camera di Jorge e busso, quando sento un 'avanti', metto la mano sulla maniglia e l'abbasso e pian piano apro la porta.

Jorge:<<Puoi entrare non ti mangio>> ridacchia lui. No grazie.. preferisco restare qui sulla porta. <<Cosa vuoi piccola? Ti mancavo?>> quasi vomito alle sue parole.

Martina:<<Senti cazzone non mi manchi per niente, sono solo venuta a dirti che ti cerca tua sorella, se almeno a lei vuoi un bricilo di bene>> dico disgustata.

Jorge si alza dalla sedia della scrivania e mi guarda <<Non chiamarmi più cazzone>>

Martina:<<E tu non chiamarmi più piccola>> dico guardandolo con le labbra serrata e le braccia incrociate sotto al petto.

Jorge:<<Va bene piccolina>> mi morsi la lingua per controllarmi di non saltargli addosso e riempirlo di pugni e calci solo io so dove.

•Prologo•Il destino ha deciso per noiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora