Capitolo 3

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-posso parlati?- domandò Gideon quando si trovò faccia a faccia con il suo sosia un'ora buona dopo essere arrivato in caffetteria.

-ehm...- Dennis guardò in direzione di George ma l'uomo era intento a parlare con quella che era una delle loro cliente abituale e con la quale Denni sapeva il suo capo ci stava provando -di cosa?- domandò quindi capendo che il suo capo non stava prestando attenzione a lui e poi dietro al castano non c'era nessuno in fila per pagare quindi potevano farlo senza disturbare nessuno.

-vorrei farti una proposta...ecco io dovrei presentarmi a uno shooting fotografico per la nuova collezione sportiva di Tamal Rigardz ma non ho voglia: ho bisogno di un po' di tempo per me. Siamo identici e volevo sapere se volevi andarci al mio posto- continuò il castano mentre Dennis sgranava gli occhi capendo chi fosse realmente l'altro.

-aspetta un secondo sei Gideon Tarmarianis?- sussurrò per non attirare troppo l'attenzione di tutti i presenti nella caffetteria.

-sai chi sono?-

-la mia migliore amica mi scambiò per te la prima volta che mi vide- borbottò Dennis ricordandosi di come Nina gli si fosse appiccicata addosso credendo fosse il bel modello di Tamal Rigardz e quando aveva scoperto di aver sbagliato persona ci era rimasta anche parecchio male.

-ah...comunque che ne pensi della mia proposta?-

-non posso assentarmi da lavoro- rispose Dennis mordendosi il labbro inferiore mentre realizzava che Gideon era davvero identico a lui e non solo simile come aveva sempre creduto.

-a che ora finisce il tuo turno oggi?- domandò invece Gideon curioso.

-alle ventitré- rispose sinceramente l'altro mentre Gideon storceva la bocca.

-e domani a che ora inizi?-

-sempre alle quindici come oggi- spiegò ancora Dennis.

-posso chiamare e far spostare lo shooting domandi mattina se tu mi dici che puoi sostituirmi. Si tratterò davvero solo di domani in quel caso e ti prometto che ti pago-

-cosa?- rimase sconvolto Dennis, quei soldi aggiuntivi gli facevano gola eccome ma non voleva prenderli in quel mondo.

-posso pensarci? Comunque non serve che mi paghi- borbottò Dennis distogliendo lo sguardo a disagio.

-io intanto avviso che sposto a domani e ti lascio il mio numero così mi dici se accetti oppure no. Per i soldi non ti preoccupare: ti voglio pagare perché stai facendo il lavoro al posto mio e non mi sembra giusto fartelo fare gratis- continuò Gideon porgendo la mano al castano e Dennis ci pensò un po' su prima di dare il suo telefono a Gideon e lasciare che ci scrivesse il suo numero -quanto ti devo per la consumazione qui?- aggiunse poi Gideon notando come quello che doveva essere il capo della caffetteria stava andando verso di loro e non voleva far finire nei guai il suo sosia del quale non conosceva nemmeno il nome.

-ventidue e cinquanta- rispose Dennis facendo lo scontrino e lasciando che l'altro pagasse con la sua carta -arrivederci e grazie- sorrise leggermente Dennis mentre Gideon lo salutava con la mano e usciva con quello che era il suo amico dalla caffetteria.

-Dennis per quanto riguarda la busta paga- il castano si girò verso George confuso -dovrai aspettare ancora qualche settimana-

-ma io ho bisogno di quei soldi- protestò leggermente Dennis e davvero aveva bisogno di quei soldi per poter aiutare la madre a pagare le bollette di casa per quel mese: se non univano i loro due stipendi non riuscivano mai a pagare tutto.

-mi dispiace ma ho dovuto anticiparli a Lucie e non posso pagarti in tempo-

-Lucie non ha bisogno disperato di quei soldi come lo ho io- borbottò il castano maledicendo l'altra che si inventava sempre scuse per essere pagata in anticipo: lei che comunque poteva contare su entrambi i suoi genitori per le spese domestiche.

-ha detto ce questa volta era urgente e non potevo dirle di no-

-ma io posso rischiare di non riuscire a pagare le bollette perché non lo stipendio- Dennis maledisse mentalmente tutta quella situazione e anche il fatto che George volesse sempre credere a Lucie per via del fatto che avevano anche avuto una sorta di relazione. In quel momento il castano stava davvero pensando di accettare l'offerta di Gideon: almeno in quel caso l'altro gli avrebbe dato i soldi subito e lui avrebbe potuto pagare tutto in tempo. Infondo quello che gli aveva chiesto di fare l'altro era semplicemente posare per delle foto. Non lo aveva mai fatto ma non credeva potesse essere troppo difficile.

-ti prometto che appena li ho ti do la tua busta paga- continuò George e Dennis annuì ormai convinto di dover per forza accettare la proposta di Gideon per il giorno dopo.

-va bene- sussurrò semplicemente Dennis allontanandosi dal suo capo con la scusa che doveva andare a servire i nuovi clienti. Una volta tornato a casa avrebbe mandato un messaggio a Gideon per avvisarlo che avrebbe accettato la sua proposta premurandosi ovviamente di non dire niente ne alla madre, che di certo non sarebbe stata tanto sicura di quella proposta credendola una truffa come era solita dire, e ne a Nina che avrebbe fatto di tutto non solo per stressare il suo migliore amico in cerca di ricevere il numero di Gideon che tanto adorava ma anche per andare con lui e conoscerlo l'altro. Forse avrebbe raccontato alla sua migliore amica quella vicenda fra qualche anno o forse non l'avrebbe fatto: Nina era capace di ucciderlo per non averla portata a conoscere il famosissimo Gideon Tarmarianis.

Mentre Dennis tornava al bancone notò come George si fosse messo a flertare con l'ennesima donna, una che il castano non aveva ancora mai visto prima, e ringraziò il cielo di non essere una ragazza che poteva finire tra le mire del suo capo, che lo stava tenendo a lavorare solo perché era bravo altrimenti l'avrebbe già sostituito, anche se forse gli sarebbe servito essere una donna per poter sovrastare Lucie in parte e quindi ottenere i soldi che doveva avere prima dell'altra.


L'altra mia metàDove le storie prendono vita. Scoprilo ora