qualcuno mi stava scuotendo la spalla da un paio di secondi, per cui decido di aprire gli occhi.
mi ritrovo davanti un poliziotta sorridente.
:-sono arrivati.-
[...]
in un attimo mi ritrovo ad attraversare i corridoi della centrale, che mi dividono da loro.mia madre era una donna severa al punto giusto, non mi ha mai alzato le mani addosso e le volevo bene.
solo che non era molto presente, tra il lavoro e scarsità economiche capitava che portava diversi uomini di diverse età a casa, per poi prostituirsi.
mi raccontava sempre una filastrocca la sera prima di dormire.
"c'erano una volta sei Russo,
cinque erano bambini,
e uno viveva nel lusso.
la madre dei bambini presto se
ne andò,
perché era ora di andare,
e mai più ritornò.portò con sé una bambina,
sto parlando di Vittoria russo,
che ovunque vada, porta scombusso"ogni sera da bambina mi raccontava questa poesia, la amavo, ma non ne ho mai capito il significato.
all'età di dieci anni quando le venne diagnosticato il cancro al quarto stadio, me lo raccontò.
"i sei Russo sono gli uomini più importanti della mia vita.
i cinque bambini sono i tuoi fratelli,
i miei figli, e l'uomo che vive nel lusso è
tuo padre, la persona che ho più amato, in tutta la mia vita.me ne andai perché non ce la facevo più, non so da cosa, ma ne avevo bisogno, ma se ritornerei indietro non lo farei.
mi pento ogni giorno, ogni.. giorno..
ora, probabilmente mi odieranno per averti portata via..
ma ricorda Vittoria... non farti mettere mai i piedi in testa, ribellati, fatti una famiglia con la persona che ami e invecchia, godendoti la vita.
questa persona, che amerai più della tua stessa vita, dovrà chiamarti con il tuo secondo nome.
ma promettimi, di trovare i tuoi fratelli, lo farai senza il mio aiuto, perché è arrivato il mio momento.
promettimelo amore."<<te lo prometto mamma.>>
03/12/2016 17:21
ora del decesso.morì pochi secondi dopo, lasciandomi nelle mani un ciondolo, il suo ciondolo e sei lettere per i miei fratelli e mio padre, sei mai li avessi trovati.
porto in tasca questi sei pezzi di carta ovunque, come se fossero oro.
le ho promesso di ritrovare la mia famiglia e l'ho fatto.la poliziotta mi porta in una stanza da cui si sentivano diverse voci.
:-ho pensato che vorreste un po' di privacy.- dice la poliziotta.
le annuisco e mi spalanca la porta.sei uomini, alcuni piccoli altri più grandi, mi guardano con gli occhi lucidi.
mi giro verso la poliziotta che mi sorride e chiude la porta.
sento il cuore in gola.
:-papà?- dico con voce tremante.
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riuniti ||DISCONTINUA
General Fictionla storia di una giovane diciottenne, scappata e portata via con la propria madre dalla sua famiglia. stiamo parlando di Vittoria Athena Russo, con decine di denunce e migliaia di dollari. è molto introversa, fredda, e stronza, ma può essere molto s...