capitolo nove- per la prima volta.

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:-mamma, devo venire per forza?- dico con tono lamentoso.
:-si, Alexei, non lo ripeterò un'altra volta.- urla dall'altra stanza.

:-ci saranno anche i fratelli russo.- aggiunge, e mi alzo di scatto dal divano.
:-co- perché non me l'hai detto?!-

:-mi ero dimenticata.- dice sbuffando, entrando finalmente in salotto.

:-eccomi.- fa la sua entrata mio padre, in giacca e cravatta con la sua valigetta.

:-ciao figliolo.- mi saluta.

:-ciao.-

va davanti a mia madre che lo sta guardando con occhi a cuoricino, la prende per un fianco e le da un lungo bacio a stampo.

ammetto, che nonostante gli anni, mio padre rimane sempre il solito ragazzo rubacuori: capelli biondo scuro, occhi azzurri, alto e muscoloso.

il tipo ideale di tutti ecco.

invece mia madre, anche lei donna molto affascinante, i capelli biondo dorato e riccii, occhi scuri, di media statura e minuta.

mia madre è un tipo molto espansivo e solare, ma non fatela mai arrabbiare vi prego.

mio padre molto introverso ma ama con anima e corpo mia madre.

sembrano una coppia di ragazzini con le prime prese agli ormoni.

li invidio in quel che modo, anche io sono un bel ragazzo certo, ma non sono il classico don Giovanni.

non ho mai avuto relazioni serie, apparte qualche storiella delle scuole superiori, o qualche notte di svago.

devo solo trovare la ragazza giusta.

[...]

arrivati nel nuovo stato ad un'ora di distanza da New York, scendiamo dall'aereo e prendiamo le valigie.

:-i russo arriveranno con qualche minuti di ritardo, meglio andare alla villa.- dice Marko, il mio fratello maggiore, distogliendo lo sguardo dal telefono.

annuisco e saliamo in una macchina, visto che siamo cinque contati.

siamo tre figli, io, mio fratello più piccolo andrei, e il maggiore Marko.

andrei ha un carattere molto simile a quello di mia madre, ma sia lui, che Marko, hanno caratteristiche soprattutto di mio padre, Maxim.

io, a differenza loro, ho i capelli ricci e biondo dorati con gli occhi scuri, ma il fisico l'abbiamo preso tutti da nostro padre.

entriamo in una villa media, molto elegante e pulita.

il giardino è quasi ipnotico, per le altezze e le dimensioni di qualcunque cespuglio e ciuffo d'erba.

:-sono arrivati!- esclama eccitato mio padre, lasciando le valigie in mezzo al marciapiede di casa.

faccio anche io così e vado nella sua direzione, dove vedo la numerosa famiglia russo e mio padre che abbraccia massimo.

sono migliori amici da quando ne ho memoria, anche se nell'ultimo periodo non ho visto molto la famiglia russo.

massimo mi stringe la mano, come anche ai miei fratelli, e solo quando chiama la sua famiglia noto una ragazza mai vista prima.

:-chi è lei massimo?- chiede mia madre.

:-mia figlia.- dice con tono fiero, e ci lascia tutti senza parole.

riuniti ||DISCONTINUADove le storie prendono vita. Scoprilo ora