mi sveglio a causa delle forti voci al piano di sotto.
:-e che cazzo..- dico tra me e me.
guardo l'orario e vedo che sono solo le 8 di mattina.
mi alzo dal letto incazzata e scendo con in pigiama, che consiste in un leggins nero e una felpa grigia.
poco prima di entrare in salotto inizio a urlare.
:-MI SPIEGATE CHE CAZZO AVETE DA URLARE? PORCA PUTTANA!- le voci tacciono e quando entro in salotto ci sono una trentina di persone che mi guardano con adorazione.
passa un minuto di silenzio e papà prende la parola.
:-vittoria, questa è la tua famiglia..- dice grattandosi la testa.
spalanco gli occhi e corro in camera mia a cambiarmi, ignorando le chiamate degli altri.
mi sciacquo la faccia con l'acqua fredda.
indosso un cargo molto largo e una felpa larga due taglie in più.
metto le scarpe, il mascara e con le mani strizzo i capelli.
corro di nuovo al piano di sotto e vedo tutti ancora nelle loro posizioni di dieci minuti fa.
:-eccomi.. eccomi..- dico con il fiatone.
:-oh.. tesoro, mi sei mancata.- dice una signora anziana piangendo.
mi tira in un forte abbraccio.
:-sono tua nonna, dubito che ti ricordi di noi.-
:-no, infatti..- dico un po' imbarazzata.
:-tranquilla, io sono Maria e lui è tutto nonno Elia-
mi si avvicina un uomo alto due metri molto simile a papà e a me.
:-ciao vittoria.- dice accarezzandomi la guancia in modo gentile.
:-ciao.- mi tira un lungo abbraccio con un forte stretta che io ricambio.
ci stacchiamo e arrivano alle presentazioni dei miei zii.
:-ciao piccola, io sono Mario e lei è mia moglie rosanna.-
continuiamo così le presentazioni, i cugini che sembrano simpatici sono kyson, Noah e Ryan.
poi ne ho adocchiato due che forse parlano non mi stanno molto chissà quanto simpatici, cioè Dante e Domenico.
andiamo tutti in salotto e mi siedo di fianco a mason.
accavallo le gambe e guardo tutti in bianco per studiare meglio la mia famiglia.
se qualcuno non ci conoscesse e vedrebbe me e mason con le stesse espressioni e posizioni direbbe che siamo gemelli.
:-mason.- dico sussurrando.
:-mh.-
:-si può fumare in casa?- dico e lui mi indica Alexander, Elijah e Benjamin fumare mentre chiacchierano con la famiglia.tiro fuori dalla tasca il mio pacchetto di marlbolo rosse.
apro agilmente il pacchetto e lo porgo a mason.prende una sigaretta e sorrido orgogliosa.
la famiglia si è accorta di noi e ci sta guardando.
io e mason ci avviciniamo facendo attaccare le sigarette, da sotto accendo l'accendino e così aspiriamo il fumo.
tutti sono al dir poco scioccati, i più piccoli della famiglia fumare? wow, pazzesco.
gli alziamo il sopracciglio e loro continuano le loro conversazioni.
io e mason ci guardiamo negli occhi e scoppiamo a ridere.
tutti ci guardano confusi, Lucca e mattia ci raggiungono e si prendono una sigaretta dalle mie marlbolo.
dire che mio padre è scocciato sarebbe un eufemismo, è letteralmente senza parole.
[...]
dopo le chiacchere siamo andati in sala da pranzo, inutile dire che abbiamo aggiunto due tavoli in più per farci stare tutti.
io sono al centro del tavolo tra Alexander e Noah, uno dei miei cugini.
davanti a me c'è Dante con di fianco Domenico e ai capotavola ci sono mio papà e il nonno.
dopo chiacchere e pranzo ci siamo messi a parlare.
stavo parlando con Noah finché una pulizia della gola ci interrompe.
Dante mi guarda con un sorrisetto provocatorio.
:-allora vittoria..- inizia e la famiglia fa silenzio.
io gli do uno sguardo per dire "continua".:-so che sei stata in orfanotrofio...-ridacchia- è vero che ti piacchiavano?- dice ridendo, con tale sfacciataggine da farmi stare i pugni.
Alexander mette la sua mano sul mio pugno.
:-dante sta zitto.- lo richiama il nonno, ma lui lo ignora e continua con la sua provocazione.
:-insomma, mica tua madre ti aveva rapita? ahahah, chissà cosa facevi prima di vivere qui..- quando nomina mia madre, mi alzo di scatto e così anche gli altri si allontanano dalla tavola.
:-non osare parlare di mia madre..- dico con i pugni talmente serrati da far tremare tutto il braccio, e nel mentre mi sono avvicinata a lui.
:-sennò? cosa mi fai?- dice sfacciato.
prendo il coltello sul tavolo e mi scaravento su di lui, ma ancora una volta vengo fermata da... papà.
:-piccola, guardami, respira.- e ancora una volta la realizzazione mi investe.
chissà se l'avessi ucciso se tutti mi odierebbero, i suoi genitori, i suoi fratelli, i miei fratelli..
faccio cadere il coltello e lui mi lascia, abbasso la testa e sento ridacchiare dante.
con una mossa agile, senza che nessuno se lo aspetti, gli do un pugno sul naso sentendo un crack per soddisfazione.
sento molti sussulti nella stanza, ma non lo lascio finire e vado dritta al bagno più vicino, cioè quello nel corridoio.
sento le voci maschili chiamarmi, ma le blocco quando mi chiudo a chiave.
appoggio le mani tremanti al lavandino e mi guardo allo specchio.
lascio andare i singhiozzi e le lacrime e tiro un forte pungo allo specchio frantumando i vetri e le mie nocche.
gemo fortemente per il dolore, ma ne tiro un altro facendo cadere altri vetri nel lavandino.
sento gli altri litigare probabilmente con Dante, e intanto cado nei sensi di colpa, perché so che rovinerò anche questa famiglia.
ALEXANDER POV:
da quando vittoria ha serrato i pugni al tavolo, ho immaginato che succedesse qualcosa.
era pronta a colpire Dante, se solo non l'avessi fermata.
è incredibile che anche Mason ha fatto la stessa cosa in una cena di famiglia.
:-stronzo!- urla mason, scaraventandosi su Dante con il naso sanguinante.
alcuni dicono di fermarlo mentre Mason continua a riempirlo di pugni.
:-devi rovinare sempre tutto! anche mia sorella!-
la zia isabella lo prende dolcemente per le spalle e lo tira su.
lui si scansa e va verso il bagno.
anche se Mason usa vie di comunicazione un po' violente, aveva ragione.
Dante ha sempre voluto fare scena ovunque vada, e sapeva benissimo a cosa andava incontro.
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riuniti ||DISCONTINUA
General Fictionla storia di una giovane diciottenne, scappata e portata via con la propria madre dalla sua famiglia. stiamo parlando di Vittoria Athena Russo, con decine di denunce e migliaia di dollari. è molto introversa, fredda, e stronza, ma può essere molto s...