Dopo un lungo 'cosaaaaaaaaa?!' da parte di lei, che probabilmente era durato interi secondi, con per giunta occhi e bocca spalancati, Keigo aveva raccontato tutto ciò che era successo. Le aveva detto dell'incontro, del luogo nella quale si trovavano e della loro conversazione. Non aggiunse, però, le conseguenze della mattina successiva, lo stato nella quale si era risvegliato. Probabilmente, sentendo una cosa del genere, l'albina lo avrebbe preso in giro a vita.
Non gli andava giù questo fatto, nonostante lui e lei fossero dei grandi amici. Si sarebbe sentito a disagio.
<Quindi ti sei innamorato di un uomo visto a caso. Non conosci nemmeno il suo nome e lo hai visto per... Due secondi ?>
Gli chiese lei, bevendo poi una goccia del caffè. Aveva la faccia di una che non si sapeva se volesse piangere, ridere o addirittura disperarsi. Ne aveva sentite di cotte e di crude dal suo amico, ma mai che si fosse innamorato così...così facilmente.
<Dai, Keigo, sii serio. Mi stai deludendo.>
Lui sbuffò.
<Primo, sono serio e dovresti esserlo anche tu. Poi, secondo, non avrei dovuto dirti nulla.>
Continuò poi con il dire lui, scuotendo leggermente la testa e bevendo un po' di caffè dalla tazza.
<No, dai! Scherzavo. Ora divento seria.>
Lei si rese conto di aver esagerato, quindi assunse subito un'espressione seria in modo tale da far capire al suo amico che era tutta orecchie e che lo avrebbe appoggiato qualsiasi fosse stata la sua decisione.
<Lui è diverso. Ne sono sicuro. Penso che ne valga la pena.>
<Vorresti conoscerlo ?>
Gli chiese lei, lui annuì.
<Beh...penso che la soluzione sia semplice. Vai dal tuo capo e glielo chiedi. No ?>
<Sarebbe più facile di così.> Brontolò lui.
<No, fidati. È la cosa più azzardata che potresti mai fare. Usa un po' di ingegno. Non fa male ogni tanto.>
Lei fece un occhiolino.
<Hey! Fino a prova contraria, sono io quello più furbo e scaltro fra i due.>
La donna non disse nulla, gli dava ragione. Il biondo vinceva a mani basse sulla furbizia.
<Va bene, grandissima volpe. Siccome io non lavoro oggi e nemmeno tu, vogliamo fare un salto al cinema ? È uscito un nuovo film horror.>
Disse lei con un ampio sorriso mentre si tirò su, in piedi, e rimase ferma in attesa che anche l'altro facesse lo stesso.
<Va bene. Tanto non ho nulla da fare oggi.>
Concluse lui con un'alzata di spalle.
Doveva ringraziare di avere Mirko nella sua vita, era un'ottima amica e, anche se pessima, motlo pessima, consigliera. Le doveva davvero tutto. Non l'avrebbe scambiata per nulla al mondo. Era fiero di lei.
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Dangerous love (Dabihawks)
Fanfiction✓sono presenti: linguaggio scurrile, scene di sesso e violenza. ✓non adatto ai più sensibili. ✓ i personaggi non sono i miei ma sono frutto dell'opera di Kōhei Horikoshi, io li ho solo presi in considerazione ma la storia sarà del tutto diversa. Q...