Quando ricevette il primo pugno sul viso, sentì tutto il dolore espandersi sulla sua faccia. Pensava che gli avesse rotto la mascella ma invece era ancora tutto intero. Era sicuro di farcela, dopotutto doveva combattere contro un tizio mingherlino e dai capelli celesti che si faceva chiamare Shigaraki. Era sicuro che fosse uno pseudonimo, in quanto quel posto era frequentato da persone non tanto affidabili che preferivano non fare trapelare a nessuno la loro identità.
Al primo pugno, Keigo barcollò un pochino.
Quando era uscito da quello spogliatoio e quel tizio grande e grosso della reception gli aveva detto che doveva combattete, gli era salita un po' d'ansia.
Pensava che fosse stato lui l'avversario, ed era sicuro di non poterlo battere in quanto un tizio del genere lo avrebbe scaraventato fuori dal ring con un solo dito. Ma quando lo aveva presentato a quel Shigaraki si era detto che poteva farcela, in quanto erano più o meno della stessa stazza. Ma non era stato per nulla così come aveva pensato.
Al primo pugno e già era quasi k.o.
Keigo non era molto bravo a fare a pugni, in genere evitava le risse se poteva, era un tipo pacifico, solo che non avrebbe mai potuto farlo con persone di quel calibro. Quando arrivò un altro pugno, anche quella volta in pieno viso, si appoggiò le mani sulla faccia per proteggersi e lo bloccò.
<Allora sai difenderti.>
Disse il suo avversario, Keigo abbassò appena le mani per poterlo guardare e fece un sorriso scaltro, mentre sentiva il sapore ferroso di sangue probabilmente scorso dal naso.
<A volte e quando mi va.>
Non ebbe tempo di riprendersi che gli arrivò un altro pugno in pieno viso, fu più forte del primo. L'altro lo aveva fregato, gli aveva dato a parlare per distrarlo. Era una mossa scorretta. Era stato così forte che aveva percepito una scossa per tutto il viso, che si era allungata lungo il corpo.
Ormai aveva il viso in fiamme. Erano bastati due colpi per farlo barcollare.
Sputò del sangue a terra, quando un rivolo giunse nella bocca dal naso e si pulí il viso, da sangue e sudore, con il braccio.
<È tutto ciò che sai fare ? Fatti sotto.>
Continuò il biondo, lo provocava.
Faceva quei sorrisetti solo per farlo irritare e lo incitava a colpire di nuovo con un semplice gesto delle mani.
Bastò un altro pugno da parte dell'altro, un ultimo, a farlo cadere a terra, con gli occhi chiusi, e a fargli perdere la coscienza.Riprese coscienza tempo dopo.
Sentiva delle voci ovattate all'orecchio. Riconobbe la voce di Touya, ma le altre due non sapeva di chi fossero. Una delle due era femminile, l'altra maschile.
Aprì lentamente gli occhi. Si sentiva distrutto. Non riusciva a muoversi. Era però adagiato su qualcosa di morbido. Quando la sua vista si abituò, potette vedere bene ciò che lo circondava. Era steso su un lettino, simile a quello di un ospedale.
Era ancora in palestra, riconosceva l'odore del sudore e i muri dello spogliatoio.
Il primo che vide fu Touya. Era felice di vedere il suo viso.
Sempre così elegante lui e completamente vestito in nero.
Al suo fianco vi era una ragazza, bassina con i capelli biondi raccolti in due codini ai lati della testa e indossava una classica uniforme da studentessa.
Poi vi era un uomo basso e grasso, con una pelata e tantissimi baffi bianchi.
<È sveglio.> Disse quest'ultimo con voce rauca.
<Cos'è successo?> Cercò di mettersi seduto, ma venne subito fermato dalla ragazza che gli appoggiò la mano sul petto e lo spinse sdraiato sul lettino, di nuovo.
<Il dottor Garaki ha detto che non puoi muoverti, devi riposare. Dobbiamo fare delle iniezioni per i dolori.> Un sorriso si espanse sul suo viso; aveva i canini affilati e degli occhi particolari. Il suo sguardo era inquietante mentre afferrava una siringa dal mobiletto bianco lì vicino.
<Cosa ? Scordatelo.> Sibilò il biondo, guardandola male. Lei fece per avvicinarsi, ma fu una mano di Touya a bloccarla.
<Toga, accompagna fuori il dottore. Me la vedo io qui.> Lei annuì, posando la siringa e lanciando uno sguardo al biondo che lo fece trasalire, poi lasciò la stanza insieme al vecchio uomo.
<Come ti senti ?>
Keigo guardò la ragazza lasciare la stanza, rimase a guardare la porta per paura che lei potesse sbucare da un momento all'altro e infilzarlo con la siringa a sua insaputa. Odiava gli aghi. Erano dolorosi nonostante le piccole dimensioni.
<Bene...>
Mormorò più a se stesso che al corvino.
<Hai ricevuto tre pugni abbastanza pesanti. Mi ha detto Shigaraki che ti sei retto bene in piedi.>
L'altro si strinse nelle spalle, mentre il biondo annuì.
In resistenza era duro, in forza un po' meno.
<Già. Così pare.> Sussurrò.
<Allora se ti senti bene puoi alzarti dal lettino con le tue gambe, rivestirti e venire con me. Io ti aspetto fuori.> Concluse il corvino, infilando le mani nelle tasche del cappotto e uscendo dalla stanza.
Il biondo fece una smorfia.
Bene, Touya Todoroki era ufficialmente uno stronzo non avrebbe mai e poi mai cambiato la sua idea.Angolo autrice
Buonasera, non volevo rimanervi senza capitolo, quindi spero che questo vi piaccia. Allora come ho già accennato negli annunci sul mio profilo, la storia non durerà tanto, così come la Bakudeku che sto scrivendo, quindi godetevi questi capitoli 'tranquilli' finché potete !
Al prossimo capitolo e di nuovo buon anno e buona befana a tutti!
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Dangerous love (Dabihawks)
Fiksi Penggemar✓sono presenti: linguaggio scurrile, scene di sesso e violenza. ✓non adatto ai più sensibili. ✓ i personaggi non sono i miei ma sono frutto dell'opera di Kōhei Horikoshi, io li ho solo presi in considerazione ma la storia sarà del tutto diversa. Q...