Capitolo 10

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Mi svegliai il mattino dopo con la luce del sole che spaccava le finestre, che mi accecava.

Ovviamente non avevo l'orologio e ormai avevo perso la cognizione del tempo. Mi guardai attorno e cercai di ricordare la situazione, provai ad alzarmi nonostante il forte dolore al collo. Alla luce del sole tutte le cose che al buio mi terrorizzavano sembravano meno inquietanti, le ruote, le corde, a cui non davo un senso, ma soprattutto scoprii che il busto umano era una semplice giacca appesa in un appendiabiti, fu un sollievo ma mi sentii una stupida. 

E che fare in quella soffitta da sola se non frugare tra le loro cose? Trovai un libro di fotografie con all'interno foto di un bambino, credo fosse proprio Brahms. Il bambino sfogliando le pagine cresceva sempre di più, devo ammettere che era un bambino davvero carino. Tra tutte le foto alla fine del libro c'erano due foto identiche, con la stessa immagine che era raffigurata nel quadro vicino alle scale, mi fermai vari minuti ad osservarla, aveva davvero un bel viso, proprio il viso di un bambino. Improvvisamente la porticina della scala si aprì, non so come, non so chi l'aprì, ma si aprì.

The boy (per lettori)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora