Capitolo 11

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Scesi, andai in camera mia e inaspettatamente tutti i miei vestiti erano al loro posto, stavo dando di matto.

Il giorno stesso raccontai tutto a Malcolm, che risolse tutti i miei dubbi perchè mi fece scoprire che la scala si chiudeva automaticamente toccandola, e controllò ogni angolo della casa, dicendomi più volte che la casa era vuota, ma io non riuscivo a convincermi, i miei vestiti? Provò in tutti i modi a rassicurarmi, dicendomi persino che lui era sonnambulo, ma io ero sicura di ciò che avevo visto. Per fortuna Malcolm mi convinse a farlo rimanere da me per un po', così sarei stata sicuramente più tranquilla.

Quella sera passammo una bella serata, giocammo a biliardo e ovviamente lo stracciai, dopo aver passato tutta la gioventù giocando. Dopo un po', annoiata delle mie continue vittorie, gli chiesi di raccontarmi di Brahms, la mia curiosità cresceva sempre di più, ma lui mi disse che mi aveva detto tutto quello che sapeva, ma io volevo sapere di più sul vero Brahms, il bambino delle fotografie.

The boy (per lettori)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora