Capitolo 11

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Capitolo dedicato a @rosy0113 per essere sempre più attiva nei commenti, continua ad esserlo perchè mi fanno impazzire!! xx


Louis's pov

Sentivo un calore pungente irradiarsi per tutto il corpo, e in modo particolare lì dove le labbra del ragazzo riccio di fronte a me si poggiavano.

Potevo vedere i suoi occhi chiusi di fronte a me, mentre tenendomi una mano dietro il collo premeva le sue labbra sulle mie.

Nel mio stomaco, qualcosa era cambiato. C'era qualcosa, forse avevo mangiato qualcosa di avariato, o forse, più semplicemente, erano le leggendarie farfalle che svolazzavano, che avevo sempre considerato un mito non avendole mai provate.

Chiusi gli occhi, e inebriandomi di quella strana sensazione che si faceva largo nella mia pancia, risposi al suo bacio.

Presi a muovere le labbra sulle sue, facendo guidare lui, mentre io seguivo la danza delle sue labbra prendendolo per i fianchi e avvicinandolo al mio corpo, che reclamava insaziabile la sua presenza su di me.

Le sue labbra si muovevano instancabili sulle mie, mordendole, succhiandole e chiedendo con impazienza accesso nella mia bocca con la lingua, che io subito accolsi.

E io mi scioglievo sempre di più tra la sua mano sulla schiena, che mi faceva aderire al suo corpo, e le sue labbra che sembravano mi volessero mangiare.

I miei polmoni iniziavano a reclamare la presenza di ossigeno, e anche se avrei voluto continuare quel bacio all'infinito, mi staccai da lui, non allontanandomi però, in caso avessi preferito le sue labbra al vitale ossigeno.

Mi fissava con i suoi occhi verdi, mentre io al di là ella sua spalla vedevo la fila di gente che esultava, e riuscivo a sentire i loro gridolini di incoraggiamento.

Mi accorsi solo in quel momento, però, che non emanava il suo solito odore, faceva odore di quella ragazza, che per troppo tempo era stata avvinghiata alle sue spalle lasciandogli il suo odore, marcando il territorio.

"Odori di lei" dissi buttando la canna per terra e pestandola con la punta della scarpa, ricevendo un'occhiataccia dal ragazzo che qualche minuto prima me l'aveva allungata.

Mi guardò, e incrinò gli angoli della bocca a formare una smorfia, incoraggiandomi a non dare troppa importanza alla cosa.

Mi mise un braccio attorno ai fianchi, stringendomi leggermente a lui, mentre io abbastanza scosso e frastornato mi lasciai avvicinare al suo fianco. Tenevo gli occhi bassi, per non fare influenzare le mie emozioni da quelle delle altre persone che, ancora in fila, ci guardavano sfilare lungo il marciapiede, alcune ridendo amaramente, altre lanciandoci piccoli urletti.

Arrivammo davanti la macchina, e in silenzio mi aprii la portiera facendomi entrare. Salimmo, e lui accese il motore facendo partire la macchina.

Tenevo la testa appoggiata al finestrino, guardando le luci dei lampioni che sfrecciavano veloci lungo il viale. Non avrei mai pensato di provare quello che ho provato con Harry.

Da più piccolo, mi aspettavo di trovarmi una bella ragazza con cui costruire una famiglia, avere una bella casa in montagna con un doberman a fare la guardia e una ranger rover parcheggiata di fronte.

Ma se questo era quello che mi immaginavo, com'era possibile che il bacio di prima avesse così tanto scombussolato le mie aspettative?

Senza che l'imbarazzante silenzio venisse rotto da qualcuno, la macchina si fermò di fronte casa mia. Cosa gli avrei detto? Come lo avrei salutato? Avrei fatto finta che quel bacio non fosse stato importante? E perché mi stavo facendo tutte queste domande se l'unica cosa che volevo era che lui non se ne andasse?

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