Capitolo 12

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LEGGETE L'ANGOLO AUTRICE IN FONDO, BUONA LETTURA!


Louis's pov

"Cosa non puoi?"

"Non posso baciarti"

Il silenzio nella stanza incominciò a diventare pesante, rendendo oppressivo il minimo spostamento d'aria. Harry era a pochi centimetri da me, lontano dal mio corpo dal quale prima lo avevo allontanato, con le braccia inermi lungo i fianchi che un istante fa mi tenevano stretto.

Vidi la sue espressione cambiare, la luce che prima aleggiava nei suoi occhi era scomparsa e al suo posto come un velo grigio gli si posò sugli occhi, facendo diventare i suoi occhi verdi color del carbone. Subito dopo quel velo grigio scomparve e si sostituì a rabbia, evidente anche dal suo serrare forte la mascella e stringere le mani a pugno.

"Mi dispiace Harry..." dissi mentre appoggiandomi al ripiano freddo del frigo lo guardavo con la speranza di non averlo ferito.

"Stai zitto!" disse portando una mano davanti alla faccia, nascondendomi il suo volto.

Abbassai lo sguardo sulle dita dei piedi ancora scalzi.

"Sei solo un vigliacco!" disse lentamente, trattenendo l'astio.

"Harry..." dissi bloccandomi incapace di trovare qualcosa di sensato da dire. "Io..."

"Tu cosa Louis?" disse urlandomi contro mentre i suoi occhi si infiammavano di collera. "Di cosa hai paura?"

Certo era facile per lui urlarmi contro, lui non doveva dimostrare niente a nessuno.

"Vuoi sapere di cosa ho paura?" gli chiesi ironicamente alzando a mia volta la voce "Ho paura di non essere accettato in questo fottuto mondo! Hai visto le face della gente che ci guardava mentre andavamo in macchina come se fossimo un fenomeno da baraccone? Ti sei accorto che per la gente il 'nuovo' non è mai accettato? Io non voglio dovermi vergognare quando bacio la persona che mi sta accanto, voglio che la gente sorrida a dei gesti d'affetto, non che ghigni mostrando il suo disappunto!"

Mi guardò per un interminabile momento con i suoi penetranti occhi vedi "E' questo che ti preoccupa quindi: cosa pensano gli altri. Pensi che sarai più felice quando bacerai una ragazza ricevendo il consenso da persone di cui non sapevi l'esistenza? Ti sentirai realizzato quando staranno bene le persone che ti passano accanto e tu no?" disse perforandomi con il suo sguardo e "Fatti dire una cosa Louis: se hai paura la tua vita sarà infelice" disse allontanandosi di colpo per salire i gradini a tre a tre.

Restai immobile, con la schiena appoggiata al fresco metallo del frigo dietro di me, che sembrava la sola cosa che poteva calmare il calore che avevo provato sentendo quelle parole uscire dalla bocca del riccio.

Mille domande si facevano spazio dentro di me, e io come sovrastato da una marea di voci, non riuscii a pormene seriamente neanche una, lasciai solamente che esse fluttuassero nella mia testa, confondendomi.

Sentii dei passi pesanti scendere la scala, e il corpo di Harry, coperto dai vestiti della sera prima mi passò davanti senza degnarmi di uno sguardo, chiudendosi subito dopo alle spalle la porta di casa.

Lasciandomi solo.


Liam's pov

Sentivo delle calde braccia avvolgermi da dietro, stringendomi leggermente, con fare possessivo. Aprii esitante gli occhi, aspettandomi di trovare le braccia morbide e bianche di Niall, che quando di notte faceva un incubo, veniva nel mio letto e mi abbracciava. Invece, illuminate dalle flebile luce che entrava attraverso le fessure della persiana scolorita, vedevo delle braccia nere, riempite di tatuaggi e con la pelle dura, che al ritmo del mio respiro, si spostavano sfiorando la mia pelle.

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