Capitolo 13

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Louis's pov

Stavamo finendo di mangiare la pizza, mentre Harry continuava a lanciarmi strane occhiate mentre stuzzicava il formaggio che colava dalla pizza, facendomi distogliere subito lo sguardo e diventare rosso. Era da quando eravamo arrivati che non faceva altro che fissarmi, sotto lo sguardo degli altri ragazzi che ignoravano prontamente la cosa.

Ad un tratto, facendomi disincantare dallo sguardo ipnotico di Harry, Zayn mi prese per il braccio, e mi portò in corridoio incollandomi le spalle a muro "Ma non avevi litigato con quello lì?" mi chiese puntando il dito verso il soggiorno.

"Lo pensavo anch'io" dissi più confuso di prima.

"Insomma, ti guarda come se ti volesse mangiare" disse scostandomi da me e alzando le braccia, muovendosi irrequieto.

"Su, andiamo di là" gli dissi trascinandolo nella stanza accanto ignorando le domande che continuava a rivolgermi.

La pensavo anch'io come lui, in fondo. Quella stessa mattina mi aveva urlato contro considerandomi un vigliacco perché avevo paura di dimostrare i miei sentimenti, e adesso mi fissava come fossi un prelibato bocconcino.

"Ragazzi!" ci venne incontro Niall, entusiasta. "Con gli altri stavamo pensando di giocare ad 'obbligo o verità', così ci conosciamo meglio"

"D'accordo" disse Zayn lasciandosi cadere sul divano.

"E' troppo semplice così Zayn" disse Liam sedendosi sul tappeto e battendo la mano sul morbido tessuto accanto a lui. "Dobbiamo sederci per terra"

Il moro si alzò pigramente dal divano rosso e sbuffando si sedette scompostamente al lato di Liam, che al contrario era perfettamente dritto.

Formavano uno strano duo, all'apparenza il 'cattivo' ragazzo e il santarellino, uno con la pelle coperta di inchiostro e l'altro che doveva avere la pelle liscia di un bimbo a cui è appena stato fatto il bagnetto.

Mi sedetti anch'io, tra Zayn e Niall, in modo che Harry mi stesse il più lontano possibile. Non perché non desiderassi il contatto fisico con lui, anzi, ma prima avevo bisogno di capire le sue intenzioni.

Non era possibile che nel giro di un paio d'ore avesse cambiato umore.

"Le conoscete tutti le regole, no?" chiese Liam, come se stesse presiedendo un'importante rito.

"Spiegale Liam, e fai prima" disse Harry appoggiandosi con un gomito a terra.

"Allora, facciamo girare la bottiglia e il primo che verrà scelto porrà una domanda o comanderà qualcosa al secondo scelto dalla sorte." disse facendo sbuffare Zayn, mentre Niall, come se si fosse dimenticato qualcosa di importante, si alzò e sparì i cucina "Ognuno ha a disposizione un jolly" disse.

"Ecco la bottiglia" disse un sorridente Niall mentre si risedeva e metteva al centro del cerchio formato dalle nostre gambe una bottiglia vuota di coca cola.

Liam guardando negli occhi uno per uno, prese la bottiglia e la fece girare. Iniziò a ruotare veloce, diminuendo sempre di più il ritmo una volta passati pochi secondi. Il collo della bottiglia indicava Niall, che battendo allegramente le mani la fece girare nuovamente, e puntò su Zayn.

Il moro alzò gli occhi al cielo e disse "Obbligo"

"Ti obbligo" sussurrò il biondo con un dito sul mento "ad andarmi a prendere gli orsetti gommosi in cucina" disse trionfante con aria di chi è un vero esperto. Il moro gli lanciò un'occhiata acida e tra le risatine generali io abbassai gli occhi per evitare di ridergli in faccia ritrovandomi, probabilmente, la sua mano schiacciata violentemente contro la mia guancia.

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