Capitolo 3 Vecchie conoscenze...

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2 ore dopo...
Pov. Giorgia

Ho fatto una spesa pazza. Anche se non la definirei spesa perché non ho pagato nulla in ben 3 negozi di paese.
Avevo preso una felpa a maniche lunghe nera e viola con cappuccio, jeans neri e rossi strappati, scarpe viola, guanti quasi neri senza dita, una cintura nera con una piccola catena, calze blu scuro e sotto una maglietta a maniche corte grigia, come abiti.
Sulle spalle avevo uno zaino con computer, iPad, cuffie bluetooth, cellulare, caricatori e provviste di cibo e acqua per un mese.
Mi guardai in uno specchio e sembravo un'altra persona.
Uscii dal negozio attraversando le pareti era ancora notte così decisi di andare a riposarmi in cima alla torre del campanile della chiesa.
Mi sistemai e chiusi gli occhi, mentre aspettavo che i sogni mi portassero in un altro mondo.

Ore 16:30...
Mi sveglio e guardo l'ora.
16:30?!
Come ho fatto a non sentire la campana delle 12:00?!
Forse xké in un anno ho dormito poco e niente.
Mi legai i capelli in un alta coda di cavallo e scesi dal campanile per sgranchirmi le gambe, senza farmi vedere ovviamente.
Mentre cammino ascolto le conversazioni di tutti e leggo le loro menti, perché mi sto annoiando.
Sembrano tutti felici, ma non conoscono il marcio che domina il nostro mondo.
Forse non cambieranno mai.
A un certo punto vedo un gruppo composto da due ragazzi e due ragazze. Sembrano tristi al confronto della gente intorno a noi.
Mi avvicino.

Giorgia: Salve.
Ragazza 1: Ciao.
Ragazzo 1: Cosa vuole?
Ragazza 2: GIORGIO!!! Questo non è il modo di rivolgersi a una nuova amica.
Ragazzo 2: Anna non la conosciamo nemmeno.
Anna: Infatti, ma da ora in avanti impareremo a conoscerla.
Giusto Francesca?
Francesca: Concordo con lei Filippo.
Filippo e Giorgio: Ah va bene.
Giorgia: Ehm... Sono Giorgia.

Mi guardarono sbalorditi.
Mi sentivo a disagio, ma ricominciarono a parlare.

Giorgio: Scusa è che il tuo nome ci ha ricordato una nostra amica.
Giorgia: È andata all'estero?
Francesca: N-no... è scomparsa l'anno scorso.
Giorgia: Mi dispiace non intendevo.
È che sono nuova di qui.
Anna: Non ti preoccupare.

Dentro il mio petto cresceva uno strano calore, ma non di potere.
Più come un calore di.... affetto?

Giorgia: Scusate, ma ora devo andare è stato un piacere conoscervi.

Mentre mi allontanavo sentii le loro voci attutite in sussurri.

Francesca: Quella ragazza mi ricorda tanto Giorgia...
Giorgio: Il suo volto forse, ma non è lei.
Anna: Adesso è in un posto migliore, non preoccuparti.
Filippo: Smettetela di parlare di lei come se fosse morta, sappiamo tutti che non è così.
Ricordatevi l'incontro, non mancate.

Camminai via da lì in fretta, ma più mi allontanavo più sentivo quella forza che mi attirava verso di loro.
Tornai al campanile e aspettai le 21:00 in modo da poter girare senza destare sospetti.

Alle 21:00...
Mi sveglia e la prima cosa che noto sono un gruppo di ombre incappucciate, pensavo fossero gangster, ma avevano le biciclette allora capii subito che erano dei ragazzi, ma perché girare a quest'ora?
Iniziai a seguirli in volo a debita distanza.

5 minuti dopo...
Arrivarono a un cimitero, ma i cancelli erano chiusi, ma riuscirono comunque a scavalcarli.
Come non ho capito.
Tornai coi piedi per terra, mi misi nell'ombra e li segui in silenzio.
Si avvicinarono a una tomba, misero delle candele che profumavano di rose, si tolsero i cappucci e riconobbi subito Anna, Francesca, Giorgio e Filippo.

Tutti (eccetto Giorgia): TANTI AUGURI DI BUON COMPLEANNO GIORGIA!!!!

Mi appoggiai a un muro lì vicino e i ricordi mi tornarono come se cento tsunami si fossero lanciati contro di me.
Capii in quel momento chi erano quei ragazzi, erano i miei amici, la mia seconda famiglia a cui sono stata portata via bruscamente senza nemmeno salutarli, erano lì davanti a una tomba finta.
Senza pensarci corsi incontro a Filippo. Lo abbracciai da dietro con forza e lui sussultò.
Si girò verso di me e con le lacrime agli occhi dissi.

Giorgia: Mi dispiace...! Mi dispiace!!!

Mi scrutò per alcuni secondi che sembravano non finire mai, ma poi...

Filippo: Giorgia...?

La storia degli InfernaliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora