Tale of a Cursed Wolf

La Salvezza di un Mostro

Jacob

Sono passati 3 giorni dal tempo che quel ragazzo ha dato a... Ezekiel, Dio, ancora non ci credo, da un lato tutto ciò mi sembra il mix tra un sogno ed un incubo.. ma in fondo, molte cose adesso si spiegano; per esempio il fatto che Occhi di Fuoco è rimasto ferito da quella trappola nel bosco, e successivamente ho trovato Ezekiel davanti casa sua... con la stessa ferita alla stessa gamba. Quindi è un lupo.. è sempre stato un lupo.. adesso che ci penso, sarà proprio questo il motivo del perché Sonia voleva tenermi alla larga da lui; ma non capisco, lui mi ha salvato più volte, come fa Sonia a dire che è cattivo?
Mentre continuo a riflettere e riflettere, per tutta la stanza si propaga un altro urlo da parte di Ezekiel che continua a sentire dolore, cazzo, manca un giorno e poi... no.. no no no, non finirà così. Assolutamente no, mi rifiuto anche solo a pensarlo.
Mentre lui respira affannosamente per via delle urla che ha tirato, gira la testa verso di me e noto immediatamente i suoi occhi lucidi, per poi sentire le catene che mi tengono bloccato al muro spezzarsi all'improvviso. Come ha fatto? Tocco nuovamente il terreno attento a non fare rumore per evitare che le guardie ci scoprano, poi, realizzo velocemente ciò che mi fa gelare il sangue nelle vene mentre ripenso a ciò che ha detto uno dei 2 ragazzi quando hanno rapito Ezekiel all'ospedale: compagno, Omega, umano...
non dirmelo, qui dentro sono tutti lupi..
Per un attimo inizio a tremare, andando in panico finché sento la voce di Ezekiel, incrinata per un evidente groppo in gola misto alle urla che ha tirato;
"vattene.. c'è.. c'è una porta sul retro vicino alle voliere..
Realizzo rapidamente cosa intende dirmi e sgrano gli occhi preoccupato, avvicinandomi alla tavola di marmo a cui è bloccato, sussurrando;
"no, non me ne vado senza di te, scapperemo via, questo si, ma insieme."
Lui mi guarda spiazzato, non aspettandosi le mie parole e sussurra con un filo di voce;
"mi.. mi dispiace c..cowboy..."
Poggio la fronte alla sua brevemente, rassicurandolo;
"shh, non devi scusarti, tutto ciò non è colpa tua; ora ti libero e andiamo via da qui, d'accordo? Resisti per favore.."
Tiro fuori dalla tasca dei jeans un coltellino non troppo grande ma neanche troppo piccolo, sperando che funzioni a spezzare le corde di cuoio; iniziando dai polsi di Ezekiel, comincio a tagliare con cura la prima corda, facendo estrema attenzione a non prendere la pelle con la lama; Dopo un pò, con tanta, o per meglio dire troppa pazienza, il cuoio duro si spezza, dandomi un pò di speranza mentre passo velocemente all'altro polso e successivamente alle caviglie, riuscendo così a liberare Ezekiel, che anche se adesso potrebbe alzarsi, rimane immobile sul marmo mentre io capisco velocemente il perché, sente troppo male addosso per via di quel dolore sordo. Così mi posiziono di fronte a lui, aiutandolo a mettersi seduto, per poi accarezzargli delicatamente le guancie, spazzando via le lacrime che le rigavano mentre sussurro;
"Ezekiel, lascia che io ti prenda in braccio, possiamo farcela, un altro piccolo sforzo e saremo liberi"
Lui tira su col naso per poi sussurrare in risposta;
"non ti hanno mai de.. detto che i mostri non... non si salvano?.."
Per un attimo rimango colpito da ciò che dice, so che ne riparleremo, ma adesso non è il momento opportuno, adesso, dobbiamo scappare da questo posto più in fretta possibile.
Così, a malincuore senza rispondergli, lo prendo in braccio, attento a non fargli male, e mi dirigo proprio dove mi ha indicato: alla porta sul retro vicino alle voliere. Per nostra fortuna nessuna delle guardie si accorge della nostra fuga, e tenendomi Ezekiel stretto al petto, continuo a correre senza guardarmi indietro, mentre sento che lui si stringe debolmente a me; resisti ragazzino, ti prego...