Jacob
Da quando abbiamo curato Ezekiel
dentro la fonte magica, ho iniziato a notare un graduale cambiamento nel ragazzino; Non era più totalmente propenso all'astio per risolvere le cose, stava diventando più riflessivo, osservava tutto con più attenzione e sospetto di prima e questo non so se è un bene; Ma per lo meno, adesso mi rivolgeva la parola un pò meno infastidito, o almeno se lo era, non lo dava a vedere.
Io e Sonia avevamo deciso di rimanere nei pressi della fonte e Ezekiel non essendo ancora del tutto in forze, accettò la nostra decisione a malincuore. Avevamo silenziosamente dettato dei turni per poter sopravvivere nella foresta con il solo aiuto di noi stessi: Sonia si occupava di cacciare e quindi di procurarci da mangiare, io mi apprestavo a studiare la vegetazione che si trovava intorno alla fonte, creando delle miscele curative con alcune piante e raccogliendo i frutti che i cespugli del bosco offrivano, mentre Ezekiel fabbricava delle armi ed esplorava i dintorni.
Non so bene il perché, ma mi ritrovai a pensare che Ezekiel aveva implicitamente deciso una tregua tra noi. Nonostante non ne sapessi il motivo ne ero grato, non mi andava di litigare con lui, non di nuovo.
Mentre penso proprio al giovane lupo, sento un sibilio provenire dalla piccola parte di terreno in cui si è sistemato per fare le armi che ci servono e girandomi verso di lui noto che tiene tra le mani un serpente a cui ha spezzato il collo, due buchi sul suo braccio sinistro indicano che è stato morso; poi alza la testa dopo aver buttato il corpo del rettile ormai morto di lato e borbotta notando che lo stavo osservando.
"Non è niente."
Concentrato sul morso sul suo braccio mi avvicino a lui portandomi dietro una delle miscele di erbe curative che avevo creato nei giorni precedenti. Mi siedo a gambe incrociate proprio come lui e prendendo delicatamente il suo braccio tra le mani me lo porto in grembo e ispeziono i segni lasciati dai denti del serpente, che si stanno infezionando rapidamente.
"Quando la smetterai di essere così difensivo?"
Gli chiedo mentre inizio ad applicare la miscela a contatto con il morso, lui cerca di levare il braccio ringhiando in avvertimento, ma glielo trattengo con fermezza con la mano libera.
"E tu quando la smetterai di essere così apprensivo?"
Mi fermo per un momento guardandolo negli occhi anche se lui evita il contatto visivo e sospiro, decidendo che è arrivato il momento di parlare e chiarire le cose tra me e lui.
"Ezekiel io ci tengo a te, non la smetterei nemmeno se tu mi implorassi."
"Mh, certo come no."
"Dio, sei proprio testardo."
Avvolgo una fascia medica intorno al morso coperto adesso dalla miscela curativa, dopo di che gli prendo a coppa le guancie, costringendolo a creare un contatto visivo con me e riprendo a parlare, usando un tono deciso.
"Ascoltami attentamente adesso, è vero Ezekiel, tu hai passato un inferno, il tuo passato è una tempesta di uragani e fulmini, sei cresciuto nel dolore e te lo porti dentro da allora, proprio per questo hai creato una barriera tra te e il mondo intero, credendo che così niente ti avrebbe più ferito. E non puoi farci niente, perché è il tuo meccanismo di difesa, ti chiudi in te stesso come un riccio e pungi chiunque provi a vedere oltre quella barriera.
Ma questo non vuol dire che devi continuare a vivere nella sofferenza, per quanto il tuo passato sia un incubo, non è detto che il tuo futuro sarà uguale ad esso. Tu meriti il meglio di questo mondo, Ezekiel Jones, e meriti di sapere che non tutti sono contro di te, ci sono anche persone che ti vogliono bene per quello che sei e ciò che deciderai di essere, come Sonia, o la Donna Sciacallo Astrid, i gemelli Jackson, James e Jared che impazziscono per te, e persone che ti ameranno incondizionatamente... come me. Perciò ti prego, ti prego di non pungermi se provo a guardarti veramente, perché io voglio conoscerti per quello che sei, non per quello che ti hanno fatto diventare."
Non appena finisco di parlare noto una lacrima rigargli la guancia destra, ma non interrompe il contatto visivo. Gli offro un piccolo sorriso di rassicurazione e asciugo delicatamente la sua guancia dalla lacrima sfuggente, per poi baciargli la fronte.
Quando mi alzo e faccio per lasciargli un pò di spazio per sé, sento la sua mano andare ad afferrarmi il polso, non stringe con l'intenzione di farmi male, ma è come se volesse dirmi qualcosa, così mi fermo e mi risiedo accanto a lui, parlando al posto suo.
"Non me ne vado, non ti lascio da solo."
Poi, rifletto un momento e gli propongo qualcosa che potrebbe andargli bene.
"Ascolta, ti va di ricominciare? Magari stavolta col piede giusto, mh? Io sono Jacob Stone, è un piacere conoscerti."
Inizialmente faccio per porgergli la mano, ma poi mi ricordo il modo in cui Sonia mi ha insegnato che si saluta la loro gente, così unisco tre dita vicino alla tempia destra e le allontano lentamente verso di lui, aprendole nel mentre. Lui nota il modo in cui mi sono adattato al loro saluto e abbozza un piccolo sorriso timido, che a vederlo per la prima volta, gli dona. Poi ricambia e sussurra.
"Ezekiel Jones."
Per un momento rimaniamo a fare contatto visivo e mi perdo nei suoi occhi color pece così oscuri ma allo stesso tempo così luminosi; poi arriva Sonia con la nostra cena, che stavolta consiste in carne di cinghiale, e noto Ezekiel arrossire mentre io mi schiarisco la voce. Capisco subito che Sonia sa che abbiamo finalmente parlato, e per non mettere suo fratello in difficoltà non dice nulla, iniziando invece a preparare la carne con il mio aiuto una volta sedutasi vicino a noi. Con la coda dell'occhio mi accorgo che Ezekiel si è avvicinato lievemente a me e mentre lavoro la carne, si appoggia alla mia schiena con leggerezza, quasi come se avesse paura di sbagliare, titubante sulle proprie azioni. Per rassicurarlo e metterlo a suo agio, sapendo che lui e Sonia sono predatori e c'è l'hanno nel sangue, gli passo dei pezzetti di carne senza guardarlo, ricevendo in risposta un piccolo uggiolio come quelli di un cucciolo felice, che mi fa capire che li accetta volentieri, consumando ogni pezzettino in silenziosa contentezza.
Ed è proprio qui che capisco di aver fatto la scelta giusta a ricominciare con lui, perché so che lui è molto di più di quello che vuole far credere, è molto di più della sua barriera, e spero vivamente di riuscire a farmi strada nel suo cuore, come lui si è inconsapevolmente fatto strada nel mio.
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Tale of a Cursed Wolf
Loup-garouJacob Stone era un semplice ragazzo di campagna, si era da poco trasferito in un paese lontano dalla sua amata Oklahoma ed era famoso per non avere nulla da nascondere. Una volta conosciuta Sonia Jones, sua vicina di casa, i due divennero buoni amic...