Il Risveglio

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Ezekiel

Ero andato in avan scoperta ad esplorare il bosco come nei giorni precedenti, cercando materiali di ogni tipo per poter creare le armi che ci servivano, o meglio servivano al Cowboy, perché io e Sonia avevamo già la nostra vera natura e i nostri poteri per difenderci.
Sentivo di essermi spinto troppo oltre, per cui per un momento mi guardai intorno cercando di capire in che parte del bosco sono finito. Ad un certo punto avvertì delle presenze, presenze ostili dato che l'odore di Sha'dar era inconfondibile, la puzza di morte che emanavano era a dir poco insopportabile.
Attento a non farmi vedere feci dietro front per tornare alla fonte, ma ecco che il mio sesto senso ricomparve, dicendomi che c'era qualcuno che stava cercando di circondarmi. Annusai l'aria con sospetto e sentì due odori che purtroppo conoscevo troppo bene: i Mastini della famiglia Blade, Lamia e Lilith. Merda. Avrei dovuto prestare più attenzione, ma dovevo aspettarmelo, sono sulle mie tracce da quando io e Jacob siamo caduti dal burrone alla cerimonia che loro hanno rovinato.
Da un lato sono stanco morto di dover sempre fuggire e combattere, ma dall'altro mi forzo di ricordare che c'è qualcuno che tiene a me per come sono e una sensazione di protezione simile non l'avevo mai provata prima.
Proprio per il mio volere di rincorrere disperatamente quella sensazione per sentire un pò di sicurezza, mi faccio forza e penso alla svelta a come agire.
Se proprio devo scegliere tra i Mastini dei Blade e gli Sha'dar, opterei mille volte per gli Sha'dar, così muto immediatamente nel mio giovane lupo nero e inizio a correre a perdifiato verso di essi, facendomi inseguire di proposito. Noto che a mio vantaggio, li sto facendo dirigere verso una parete di roccia naturale e prima che possano fare la loro mossa, salto più in alto che posso, scalando di qualche passo la parete e sovrastando gli Sha'dar, prima di saltargli addosso attaccandoli, liberandomi di loro quasi subito. So che non avrei dovuto attaccare degli Sha'dar, ingerire il loro sangue conduce alla follia, ma non c'era altro modo per toglierli di mezzo.
Successivamente fletto le orecchie ascoltando con attenzione i rumori della foresta e mi rendo conto che qualcuno sta combattendo, e quel qualcuno è mia sorella. Non appena mi rendo conto di cosa sta succedendo riprendo a correre, corro e corro come se non ci fosse un domani, raggiungendo la fonte e ululando per attirare l'attenzione dei Mastini su di me. Salto addosso a Lamia che era già trasformata nel suo lupo grigio e una volta rotolati sul terreno duro e rimessi in piedi iniziamo a girarci intorno, ringhiando con le orecchie tirate indietro e le zanne in bella mostra. Senza perdere la concentrazione osservo Lilith combattere con mia sorella, la Warlock è molto forte ma Sonia se la cava contro di lei essendo altrettanto forte con la magia, mentre io sono più il tipo da corpo a corpo per cui Lamia è l'ottimo avversario.
Poi il mio sguardo cade su Jacob, che è ferito e sta perdendo sangue da un fianco, spero che si ricordi di entrare dentro la fonte magica per riuscire a curarsi, mentre controvoglia sposto nuovamente lo sguardo su Lamia. Nel vedere il Cowboy ridotto in quel modo per colpa sua, mi sale una rabbia cieca che pervade ogni fibra del mio corpo, per cui senza aspettare oltre passo all'attacco ed è così che tra me e Lamia inizia una zuffa sanguinosa, degna delle battaglie nelle arene mannare della mia razza. Concentrato sul portare a Lamia il doppio del dolore che sta sentendo Jacob, non mi accorgo di un lampo di magia che viene scagliato verso di me, facendomi andare a sbattere contro un albero duro. Lilith.
Non avendo più forze dopo la zuffa con Lamia e la lotta contro gli Sha'dar, torno mio malgrado umano mentre la Warlock si avvicina con un ghigno vittorioso sul viso. Ma non le darò questa soddisfazione. Controllando invece la situazione attorno a me, vedo che Sonia ha messo k.o. Lamia con la sua magia, mentre Jacob sta cercando di rimanere sveglio nonostante le ferite che premono per fargli perdere conoscenza. No... non può andare così, non deve finire così.
Chiudo gli occhi pregando che accada qualcosa, qualsiasi cosa dopo aver osservato come Lilith sta preparando un altro attacco magico diretto verso di me. E proprio quando penso ad arrendermi, nei cieli della foresta rimbomba un enorme ruggito ed ecco che da delle nuvole fa capolino una creatura alata: una Viverna. Sono stato io a richiamarla?... Sinceramente non lo so, so solo che non appena si avvicina alla fonte sputa del fuoco verso Lilith, facendo così battere in ritirata la Warlock che crea un portale per sé e Lamia, scomparendo così nel nulla.
Guardo la Viverna aggrapparsi a degli alberi rimanendo come per incanto in equilibrio nonostante la sua stazza e dopo aver osservato come essa ricambia il mio sguardo, mi avvicino immediatamente a Jacob, tirandomelo in grembo e stringendolo con una protettività che non avevo mai avuto con nessuno in vita mia.
Sonia si avvicina a sua volta dopo aver guardato anche lei la Viverna con sguardo confuso ma grato, e inizia a spargere l'acqua curativa della fonte sulle ferite di Jacob, che aveva ormai perso conoscenza.
Io appoggio la testa vicino al suo collo in silenzio e respiro il suo odore come se fosse l'unica cosa che bastasse a farlo vivere, come se fosse l'ultimo odore sulla terra. Sperando e pregando che si risvegli al più presto, e lo ammetto, era la prima volta che provavo paura di perdere qualcuno.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 02 ⏰

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