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Finito di fare l'ultimo tiro alla sigaretta e la buttai a terra spegnendola, ancora non riuscivo credere, o forse ad accettare, ciò che sarebbe successo d'ora in avanti.
Stavo per iniziare una nuova vita, o almeno queste erano le parole dei miei che rimbombavano nella mia mente giorno dopo giorno, una nuova vita fatta di nuove esperienze e nuove persone. Ammetto che mi dispiaceva dover abbandonare quel posto in cui ero cresciuta dalla tenera età fino ad oggi; affrontai parecchi alti e bassi nella mia vita (beh, più bassi che alti)  ma pensare di dover lasciare definitamente quel luogo mi provocava una forte fitta al cuore. Non avevo mai stretto forti rapporti con nessuno prima d'ora, neppure con i miei genitori (non che ci odiassimo, ma insomma, non era uno dei migliori rapporti), ma una persona nel corso degli anni era riuscita a capirmi veramente e a saper stare al mio fianco nonostante il mio carattere difficile, il suo nome è Ellie, l'unica amica che mi tengo stretta da tempo. Pensare di dover lasciare anche lei mi portava rabbia, e in un certo senso, anche sensi di colpa.

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La situazione economica in famiglia non era del tutto stabile, con la scuola non avevo mai avuto un grande "rapporto" e allo stesso tempo non ero mai stata una delle persone più estroverse e brave a socializzare con gli altri, proprio per questo non riuscì a farmi presto degli amici, ma il fatto di dover stare sola non mi preoccupava, anzi, con me avevo la musica, colei che amavo tanto e che ormai era diventata indispensabile per me. Con quella si che riuscivo a sapermi esprimere, mi sentivo libera da tutto ciò di negativo che mi circondava, e fu proprio per questo motivo che legai strettamente con Ellie, proprio perché avevamo questa forte passione in comune che ci legava, io avevo la mia chitarra elettrica e lei il suo pianoforte. Se pur non siano due strumenti prettamente uguali, trovavamo sempre un modo per far combaciare una melodia aggiungendoci anche, alle volte, qualche nostra melodia vocale.
I pomeriggi che passavamo insieme a casa di una delle due aumentavano sempre di più e il nostro rapporto cresceva insieme a noi, ero finalmente felice, una felicità che non provavo da tempo a causa della situazione circostante a casa.

Fin quando non iniziò un periodo abbastanza difficile per me e la mia famiglia, in cui diventai parecchio nervosa, scontrosa e suscettibile con qualsiasi persona mi ritrovassi davanti.
Quando mi sembrava di aver toccato il fondo una piccola notizia data dai miei riaccese quella speranza in me ormai quasi del tutto perduta. Mio padre ottenne un nuovo lavoro in Germania, (nonché suo paese natale in cui si trovavano i miei zii e nonni, che non vedevo da davvero molti anni) un lavoro a piena paga, anche se gli avrebbe portato via il tempo che solitamente trascorrevamo insieme, per non parlare delle poche ore di sonno che avrà a disposizione d'ora in avanti; una volta data questa notizia aiutai i miei pian piano a pianificare il trasloco e tutta la roba che ci saremmo dovuti portare dietro nella casa vacanze che possedevamo da ormai anni ed anni, ma che non ci era stata più possibile visitare a causa del tanto lavoro da svolgere. Non ci volle molto, e tempo una/due settimane circa, ci saremo ritrovati in Germania con una nuova vita e abitazione da portare avanti.

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Mi distaccai dai miei pensieri e vidi i miei raggiungermi alla macchina, nemmeno questa volta mi beccarono a fumare nonostante abbia iniziato da ormai 2 anni, fortunatamente non sospettavano ancora di nulla, beh meglio così.
Salì sui sedili anteriori della macchina, più precisamente dietro al sedile del guidatore, appoggiando prima la mia chitarra riposta nella sua custodia nel sedile vuoto affianco a me, e una volta che i miei finirono di caricare le ultime valigie nel portabagagli, salirono in macchina pure loro, mettendoci in viaggio.
Partimmo che furono all'incirca le 4 e 20 del mattino, ci mettemmo sull'autostrada in pochi minuti diretti verso l'aeroporto più vicino, nel mentre, io mi misi le mie amate cuffie e feci partire un po' di musica mandando un messaggio ad Ellie, in cui le scrivevo che ormai mi ero messa in viaggio.

Sapevo non avrei ricevuto alcuna risposta dato l'orario e che probabilmente avrei letto un suo messaggio una volta che sarei già arrivata in Germania, ma decisi di farlo comunque, volevo tenerla aggiornata e sapevo che d'ora in avanti sarebbe stato difficile comunicare con lei data la distanza, ma fortunatamente avevo ancora il mio telefono con me.
Arrivammo in aeroporto per le 5 del mattino, una volta aver preso le valigie e fatto tutti i controlli necessari salimmo sull'aero per le 6. Il viaggio sarebbe dovuto durare all'incirca tre ore e nient'altro che la mia musica mi avrebbe fatto compagnia durante il volo insieme ai miei mille pensieri.
Il volo passò abbastanza in fretta, dato che non ci misi molto ad addormentarmi per la stanchezza. Quando mi risvegliai furono all'incirca le 9 e 15 del mattino e stavamo per arrivare a destinazione, iniziai a percepire una strana sensazione al petto, a primo impatto mi sembrò ansia, ma capì che era data dall'emozione seguita al nervosismo, chissà cosa mi sarebbe aspettato una volta a destinazione?

Atterrammo per le 9:35 in aeroporto, tempo di recuperare le valigie ci avviammo verso l'uscita, ed è proprio lì che incontrammo i miei zii dopo tantissimo tempo. Dopo esserci salutati per bene e aver parlato per un po' ci avviammo tutti insieme verso la loro macchina, poggiammo le valigie e le varie borse dietro nel bagagliaio e salimmo su'. Durante il viaggio decisi di immergermi totalmente nei miei pensieri accompagnata dalla mia musica in sottofondo, non facendo caso a chi o cosa avessi intorno, mi limitavo a spiccicare qualche parola di tanto in tanto durante il viaggio e a guardare continuamente fuori il finestrino. Essendo sempre stata figlia unica, avevo imparato a saper trascorrere il tempo da sola senza annoiarmi più di troppo, non amavo parlare molto, e questo la mia famiglia l'aveva ben intuito.

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Fine primo capitolo!
spero la storia vi stia piacendo e coinvolgendo piano piano, era da molto che non pubblicavo qualcosa, ma sono ritornata con una nuova storia. Questa volta cercherò di essere il più attiva possibile e di aggiornare più spesso.
(mi scuso in anticipo per i vari errori grammaticali)

Spero continuerete a leggere questa storia,
ciao ciao ;)

Il suo sorriso | tom kaulitz x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora