Erano ormai le 11 del mattino ed eravamo arrivati quasi a destinazione, nel frattempo raggiungemmo la città, e a primo impatto mi sembrò tranquilla, vedevo parecchi edifici e negozi man mano che andavamo avanti lungo la strada, passammo pure davanti ad una scuola superiore affiancata da un grande parco - guarda T/n, quella sarà la scuola che frequenterai d'ora in poi, non dovrebbe essere molto lontana da casa, riuscirai tranquillamente ad arrivarci a piedi ogni mattina - disse mia madre con un sorriso stampato in volto.
Al momento la cosa che mi entusiasmava di meno era proprio la scuola, non amavo affatto quel posto, ma non c'era molta scelta se non quella di doverla frequentare fino alla maggiore età per guadagnarmi un diploma, nel caso il mio piccolo sogno non si dovesse avverare.Continuammo ancora per qualche metro a camminare con la macchina fin quando non arrivammo finalmente a destinazione, in un quartiere abbastanza grande e popolato. Scesi dalla macchina con la mia chitarra e borsa dietro di me, mi guardai un po' attorno stupita, quella sarebbe stata la mia abitazione da ora in avanti, e dovevo ammettere che non era male, anzi, onestamente mi aspettavo di peggio;
aiutai i miei ed i miei zii a prendere le cose dal bagagliaio, successivamente quando finimmo di recuperare tutta la nostra cianfrusaglia mia zia esclamò - eccoci qui, che ve ne pare? - mia madre continuò - proprio come in foto, devo dire che ci è andata bene, il luogo è perfetto nonostante non sia stato più utilizzato per anni - mia zia sorrise concludendo - essendoci trasferiti, la nostra casa è a qualche isolato da qui, circa a 15 minuti di distanza in macchina, quando volete potete venirci a far visita.
T/n se ti piace passeggiare è l'ottimo ideale per te! - accennai un sorriso che fungeva da risposta e poco dopo se ne andarono entrambi salutandoci.Mio padre era già entrato con delle valigie e borse, mentre io e mia madre tentammo di prendere le altre rimanenti sentimmo una voce provenire dalla casa accanto, giusto a pochi metri da noi
?: - serve aiuto? - un ragazzo alto dai capelli neri parve in lontananza con un sorriso sul volto, avvicinandosi
?: - piacere, mi chiamo Bill Kaulitz, abito nell'edificio accanto, vedo che state trasportando delle valigie pesanti, posso darvi una mano? - disse lui -
M: - Oh piacere Bill, non preoccuparti per questi, io e mio marito finiremo di portarli dentro - disse mia madre con un sorriso stampato in volto - che ne dici se porti mia figlia a fare un giro per il quartiere, tanto per fare due passi ed iniziare a conoscere la zona? le farebbe bene conoscere qualcuno di nuovo di tanto in tanto - ribatte.
B: - Certo, non c'è problema - sorrise in ricambio, mentre mia madre stava aspettando una risposta da parte mia, io ero ancora lì che mi davo da fare con le valigie totalmente distaccata dalla situazione circostante
M: - Tn - non la sentì - TN! - sobbalzai
T/n: - mi hai spaventata, cosa ti prende?! - risposi di rigetto dalla paura.
M: - Il nostro nuovo vicino Bill ci è venuto a salutare ed a presentarsi, gli ho offerto di farti fare un giro per il quartiere per farti conoscere la zona.. non ti sei neanche presentata a lui -
sbuffai, gli porsi la mano
T/n: - piacere, Tn - dissi svogliatamente.
Mia madre ci fece cenno con la mano di andare, nel frattempo che lei entrava dentro casa ad aiutare mio padre.Rimanemmo io e lui, non capí del perché mia madre decise di prendere quella decisione senza pensarci due volte, dall'imbarazzo non spiccicai una singola parola, mi limitai a squadrarlo dalla testa ai piedi, ma non con sguardo cattivo o offensivo, direi piuttosto con sguardo curioso, quel ragazzo mi incuriosiva particolarmente.
B: - vedo che ti piace suonare, quella chitarra è tua vero? - mi domandò interessato e sempre con un sorriso sul volto
quel ragazzo era strano, o almeno a primo impatto mi diede quell'impressione
T/n: - oh si, è la mia chitarra - risposi velocemente alla sua domanda mentre guardavo altrove.
Sentivo i suoi occhi puntati su di me e il silenzio tombale che si espandeva, il disagio iniziava a salire e non sapevo come uscire da quella impacciata situazione, tantomeno cosa dire, ma fortunatamente non ci dovetti pensare a lungo perché quel silenzio fu spezzato nuovamente da Bill con le sue mille domande piene di curiosità.
B: - Quindi sei nuova eh, come mai vi siete trasferiti qui? se posso sapere ovviamente - mi domandò mentre iniziammo a camminare.
Esitai un attimo nel rispondere alla sua domanda, quando decisi di lasciare la timidezza alle spalle fornendogli una risposta, in fondo non ero mai stata una persona tanto timida e chiusa, avevo solo difficoltà ad iniziare una conversazione.
In più dovevo iniziare una nuova vita qui in Germania no? Avrei dovuto iniziare a prendere più confidenza in me stessa, non volevo essere vista come la T/n di anni fa.
T/n: - Motivi familiari - dissi schietta con tono deciso.
Bill risultò sorpreso
B: - Oh capisco, perdonami se ho fatto una domanda un po' troppo personale -
T/n: - Ma va' tranquillo, non potevi di certo saperlo, eri spinto dalla curiosità lo capisco - gli dissi con un sorriso sincero
- ti dispiace? - dissi mostrandogli un pacchetto di sigarette
B: - Vai tranquilla, a quanto pare non sei l'unica che fuma qui - disse con tono divertito.
Sorrisi a mia volta
T/n: - Vuoi una? -
B: - Perché no - gliene passai una ed in seguito glie l'accesiDopo il primo e secondo tiro l'aria si era fatta più tranquilla, e non c'era più tutta quella tensione nell'aria come poco prima; io e Bill continuammo con la nostra lunga passeggiata, passeggiammo insieme per tutto il quartiere aiutandomi a conoscere più a fondo sia la zona che il quartiere circostante, si stava facendo tutto più interessante.
Fin quando arrivammo davanti alla scuola che avrei dovuto iniziare a frequentare dalla settimana successiva
B: - Ed infine questa è la nostra scuola -
non ebbi chissà quali entusiasmanti reazioni, restai a fissarla ancora per un po' immersa nei miei pensieri ripensando ad Ellie fin quando non aprì bocca
T/n: - Beh allora penso proprio che ci vedremo ogni giorno anche a scuola, mia madre mi ha detto proprio questa mattina che mi ha iscritto in questa scuola, dovrei iniziare di lunedì -
B: - Sai già in che classe ti hanno assegnata? In fondo abbiamo la stessa età no? probabile che capiterai insieme a me! - disse Bill tutto felice.
Scoppiai in una leggera risata a causa della sua reazione
T/n: - Penso di sì, chiederò a mia madre più tardi o molto probabilmente in segreteria lunedì -
Continuammo a discutere di questo argomento ancora per un po' quando si fecero ormai le due di pomeriggio, decidemmo di tornare indietro alle nostre abitazioni. Una volta arrivati lì Bill si ricordò di chiedermi un'ultima cosa, o meglio, le ultime due.
T/n: - allora io vado Bill, è stato divertente fare questa passeggiata con te e scambiarci qualche parola -
B: - Aspetta un attimo, mi sono scordato di chiederti due cose! -
Mi fermai come mi chiese e aspettai che parlasse
B: - La prima cosa che volevo chiederti era se ti andava di darmi il tuo numero, da buoni amici, e vicini di casa, ti avrei scritto per tenerti compagnia alle volte giusto per ammazzare la noia - disse ridendo
Presi il mio telefono dalla tasca e gli dettai il mio numero
T/n: - ecco fatto - dissi sorridendogli - la seconda invece? -
B: - Giusto dimenticavo - si fermò un attimo e subito dopo riprese a parlare - Questa sera si terrà una festa qui vicino, a pochi minuti da qui. Sai solite cose, alcol, fumo, musica, ragazzi ecc mi chiedevo se ci saresti voluta venire? Insomma sei nuova, vorrei anche farti conoscere mio fratello e presentarti ai nostri amici, sono tipi simpatici tranquilla. - mi guardò aspettando una risposta da parte mia - che ne dici? -
Esitai di nuovo, ma alla fine mi lasciai andare, perché no, in fondo avrei potuto cogliere l'occasione per iniziare davvero qualcosa di buono qui e divertirmi senza troppi pensieri
T/n: - certo! perché no - dissi sorridendo
B: - grande T/n - sorrise a sua volta - ora vado o i miei mi daranno per disperso, ti chiamo dopo! - mi salutò con la mano in seguito
T/n: - Va bene a dopo! - lo salutai a mia volta con essa.
...Capitolo un po' più lungo ma spero vi sia piaciuto comunque anche il secondo ;)
Non perdetevi il terzo!
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Il suo sorriso | tom kaulitz x reader
FanfictionT/n, una ragazza di 17 anni, si è appena trasferita dai suoi zii in Germania con la sua famiglia, distaccatasi dalla sua vita precedente ne inizierà una nuova proprio lì con nuove esperienze e conoscenze da fare. Tante persone proveranno a far parte...