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La mattina successiva mi svegliai con un mal di testa assurdo, nel letto insieme a Tom, e non appena aprì gli occhi ritrovai il suo volto davanti al mio.
Fortunatamente stava ancora dormendo (anche perché sarebbe stato piuttosto inquietante risvegliarsi con il suo sguardo puntato su di me).
Notai subito dopo la posizione in cui eravamo entrambi. Il braccio di Tom era posizionato attorno alla mia vita, come in un abbraccio, e la mia mano era sul suo petto.

T/n: - cosa diavolo è successo ieri sera.. - dissi con un tono di voce basso, con l'intenzione di non svegliarlo, per poi soffermarmi subito dopo ad osservare il suo viso, quando dormiva era davvero carino, tanto che mi accorsi di star sorridendo. Mi ripresi poco dopo, e facendo attenzione a non svegliarlo, decisi di alzarmi dal letto per andare a sciacquarmi il viso in bagno, ma prima di dirigermi in bagno, mi misi la maglietta che ieri sera Tom mi porse, dato che avevo solo l'intimo addosso.
Presi il mio telefono dalla mia borsa guardando l'orario, stranamente mi svegliai più presto del solito, erano ancora
le 7 e 30 del mattino.
Mi diressi verso il bagno e non appena mi guardai allo specchio notai in che condizioni ero, il mio collo era davvero pieno di succhiotti, il mio trucco ormai tutto sbavato e la puzza di alcol che emanavo.
Mi diedi una sciacquata alla faccia più volte tentando di rimuovere qualche residuo di trucco rimasto e quando alzai la faccia dal lavandino vidi la figura di Tom riflessa sullo specchio.

Era a braccia incrociate con un piccolo sorriso sul volto mentre mi osservava
da non so quanto
T: - buongiorno - disse avvicinandosi per poi porgermi un asciugamano in mano per asciugarmi la faccia
T/n: - ti ho svegliato? - chiesi voltandomi e ringraziandolo per l'asciugamano
T: - no non direi - disse per poi guardarmi dalla testa ai piedi notando prima la maglietta che avevo indosso e subito dopo il mio collo pieno di segni rossi fatti da lui
T: - ti stanno bene sai - affermò ridacchiando
T/n: - cazzo, per poco non me ne dimenticavo - iniziai ad agitarmi - devo assolutamente trovare un modo per coprirli prima di tornare a casa -
T: - perché mai dovresti coprirli,
ti donano -
udendo ciò che disse mi limitai solo a guardarlo male, avevo esaurito le risposte da dargli, quel ragazzo mi stava facendo impazzire.
Uscì dal bagno di fretta per poi raggiungere nuovamente la camera di Tom, seguita da lui. Afferrai il mio telefono aprendo la chat mia e di mia madre, guardando ciò che le scrissi ieri sera. Non si capiva proprio nulla.
T/n: - ero così ubriaca ieri sera? - dissi con una faccia sconvolta
T: - fammi vedere - mi sfilò via il telefono dalle mani - cazzo, direi proprio di sì -

Stetti per riaprire bocca quando il mio telefono iniziò a squillare, e chi poteva essere se non mia madre
T/n: - MERDA E ORA CHE LE DICO SONO FOTTUTA - dissi con un tono di voce piuttosto alto, ero in panico totale
T: - ci penso io -
Tom non mi diede neanche tempo di elaborare una risposta che rispose proprio lui alla chiamata al posto mio.
Sapevo che sta volta non l'avrei
passata liscia.
T: - Pronto? si buongiorno sono Tom, Tom Kaulitz il vostro nuovo vicino di casa! - disse guardandomi - sì esatto il fratello di Bill, sua figlia ha passato la notte sana e salva a casa nostra non si preoccupi non è scappata - mi fece un'occhiolino - se vuole posso
passargliela - si fermò
- si, si certo gli dirò tutto -
- arrivederla - chiuse la chiamata.
Vi risparmio la mia faccia in quel momento. Il mio cuore per poco non mi usciva dal petto
T/n: - quindi? cosa ha detto? -
chiesi in ansia
T: - cazzo era furiosa -
- ma alla fine si è calmata dopo la spiegazione che le ho dato -
T/n: - mh non me la bevo, possibile che non ti ha chiesto di passarmi il telefono per sentire la mia voce? - dissi ancora una volta confusa
T: - era piuttosto incazzata Tn, gli ho chiesto pure io se voleva che passassi il telefono a te, ma ha detto che era meglio di no, non voleva fare una scenata davanti a me a quanto pare -
T/n: - capisco, me l'aspetterei da lei, si preoccupa solo di apparire in buono stato davanti alle altre persone - dissi guardando altrove - fanculo lasciamo stare, ho sentito che ti ha chiesto di dirmi qualcosa una volta finita la chiamata, di che si trattava? -
T: - oh si giusto, mi ha chiesto di dirti che oggi lei e tuo padre sarebbero ritornati a casa di sera a causa del tanto lavoro -
T/n: - perfetto, meglio così - dissi per poi appoggiarmi sul letto sentendomi più rilassata - almeno non dovrò stare a sentirli lamentarsi, ed avrò più tempo per trovare un modo per coprire questi succhiotti - dissi guardandolo dritto negli occhi
T: - mah, secondo me ti stanno bene - disse per l'ennesima volta, per poi sedersi accanto a me sul letto
- cosa hai intenzione di fare ora? -
rimasi confusa dalla sua domanda
T/n: - cosa vuoi dire con ciò? -
T: - intendo, non penso proprio tu possa tornare a casa prima di questa sera, hai parecchio tempo da spendere a tuo piacimento -
T/n: - effettivamente.. ora che mi ci fai pensare, al momento la prima cosa che mi viene in mente da fare è quella di fiondarmi sotto in cucina a mangiare qualcosa - dissi lasciando cadere il mio telefono sul letto e alzandomi in piedi - per poi andare in un negozio a comprare un qualsiasi correttore per coprire questi -
indicai nella direzione del mio collo
con un dito
T: - vedo che ti sei già pianificata per bene - disse con un sorriso alzandosi successivamente anche lui dal letto - vieni, scendiamo a mangiare qualcosa - fece cenno di seguirlo fin sotto in cucina.

Scese le scale raggiungemmo subito la cucina, mentre Tom frugava negli armadi e nel frigo per trovare qualcosa di buono da mangiare mi ricordai di Bill
T/n: - hey Tom, ma Bill? - chiesi non notando la sua presenza in casa
T: - si sarà fermato a dormire a casa di qualche suo amico o ragazza che avrà incontrato alla festa - disse non distogliendo lo sguardo da quel che stava facendo
T/n: - però, anche lui ci sa fare con le ragazze - dissi con tono sarcastico - invece i tuoi? -
T: - mia madre sarà ritornata verso le 4 del mattino per poi uscire nuovamente dopo qualche ora per tornare a lavoro. Ha orari abbastanza stressanti ultimamente - disse secco
T/n: - tuo padre invece?
se posso sapere -
T: - oh lui lavora da un paio di mesi fuori città, solitamente ritorna per qualche giorno durante la settimana, nel weekend gli risulta un po' difficile tornare a casa -
T/n: - capisco, che palle dover lavorare pure nel weekend, mi chiedo come facciano -
T: - non ne ho la più pallida idea
neanche io -
- ad ogni modo, tieni - mi porse un piatto di fragole - ti piacciono vero? -
T/n: - non sono solita a mangiarle a colazione però sì, le adoro -
dissi con tono allegro ed entusiasto.
Tom mi sorrise afferrandone due tre alla volta per poi mangiarle, facendomi ridere più volte per le sue facce che faceva mentre masticava.

...

Scusate per il ritardo dell'ottavo capitolo, ho passato quasi tutta la giornata fuori casa e non ho avuto molto tempo per scrivere. Però devo dire che questa volta mi particolarmente piaciuto come è uscito il capitolo e spero vi stia continuando a piacere anche a voi, detto questo, ci vediamo alla prossima ;)

‼️Per i "vecchi" lettori, se ve lo steste chiedendo, si, ho rinominato la storia con un titolo diverso (titolo precedente:
"un nuovo inizio")‼️

Il suo sorriso | tom kaulitz x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora