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Mentre camminammo, per tutto il tempo ebbi una strana sensazione in me, come se avessi dimenticato di fare qualcosa di piuttosto importante.
Bill continuò a parlare per tutto il resto del tragitto, mentre io a malapena spiccicavo qualche parola

B: - tutto bene Tn? sembri distratta - notò qualcosa di strano in me
T/n: - sisi tutto apposto, stavo solo pensando ad una cosa, nulla di che non preoccuparti - cercai di giustificarmi e di sviare l'argomento
B: - va bene allora -
T/n: - siamo quasi arrivati no? -
B: - direi proprio di sì -
Udimmo della musica ad alto volume sempre più forte man mano che ci avvicinammo, tutte quelle luci e la confusione che c'era, fu facile individuare il luogo in cui si sarebbe tenuta la festa.
B: - eccoci qua, andiamo - disse lui entusiasto, non dissi nulla, mi limitai a guardarlo, poco prima di entrare mi mise il suo braccio attorno alle mie spalle e riprendemmo a camminare insieme.

Avevo molti, fin troppi, occhi puntati addosso, forse proprio per il fatto che fossi nuova qui in città? Un po' di disagio iniziai ad avvertirlo, ma non mi feci troppi problemi finché Bill era affianco a me, dopotutto era l'unico che conoscevo e che non mi metteva a disagio qui, tra tutta la folla.
Iniziammo ad avvicinarci ad un gruppetto di persone in lontananza
B: - hey ragazzi! lei è Tn, Tn loro sono il mio gruppo di amici -
T/n: - piacere - cercai di accennare un sorriso nascondendo tutto l'imbarazzo che c'era nell'aria, porsi la mia mano aspettando che qualcuno ricambiasse la stretta da un momento all'altro
T: - piacere Tom, gemello di Bill- disse con un sorrisetto sul volto
Ah così erano gemelli, effettivamente c'era una vaga somiglianza nei due, seppur non subito facile da individuare.
Non potei fare a meno di notare che era lui il ragazzo che vidi prima alla finestra, restai un attimo in silenzio per guardarlo per bene, i dread legati in una coda abbastanza alta, vestiti oversize, un cappello che si abbinava alle tonalità dei vestiti, ed un piercing al labbro inferiore.
Involontariamente restai ad osservare un po' troppo quelle sue labbra, e quando me ne accorsi ritrassi velocemente la mia mano dalla sua. Finì per salutare e presentarmi a tutto il resto del gruppo fin quando non riudì la voce di Tom in lontananza
T: - quindi è lei la ragazza di cui mi parlavi? - disse senza togliermi lo sguardo di dosso
- vedo che siete già in sintonia eh? ho notato come tenevi il tuo braccio attorno a lei -
B: - viaggi troppo con la fantasia bello, possiamo definirci amici, dovresti andare a parlarci anche tu un po' di più e fare conoscenza, ormai siamo i suoi vicini di casa, sii amichevole - disse per poi dargli una leggera pacca sulla spalla
T: - come preferisci tu allora - prese un sorso dal suo drink e cercò di avvicinarsi a Tn, ma prima che potesse avvicinarsi a lei una voce piuttosto squillante attirò l'attenzione
dell'intero gruppo
- che ne dite di giocare tutti al gioco
della bottiglia!? -
tutto il gruppo esultò con un vivace "sì" e ci dirigemmo verso delle poltroncine in un giardino all'aperto.

Ci sedemmo tutti quanti su di esse, disposti a mo' di cerchio, in modo che ognuno potesse guardare in volto l'altra persona che aveva davanti a sé.
Bill mi fece segno di prendere posto vicino a lui e così feci, nel frattempo avevo la sensazione di avere degli occhi di qualcuno puntati dritto su di me, 'controllai' in modo veloce con lo sguardo e lo notai.
Notai Tom, seduto davanti a me, lì a fissarmi da non so quanto mentre si torturava il suo piercing al labbro.
Una strana sensazione perforò il mio corpo, decisi di distogliere poco dopo lo sguardo facendo finta di nulla e ritornando a dare attenzione al gioco a cui avevo preso parte insieme agli altri.

Passarono una decina di minuti da quando iniziammo a giocare, tra chi doveva baciarsi e chi decidere obblighi estremi, ci andai giù di shottini e da quel momento il mio corpo si lasciò andare lentamente man mano fin quando non udì il mio nome, al giro della bottiglia stavolta ero uscita io, ma c'era già qualcuno prima di me che aveva scelto cosa fare, e chi poteva essere se non lui, avete capito bene, proprio Tom
?: - fortunata la ragazza - disse in una risata una persona - avanti fatti sotto -
A primo impattò non capì ciò che mi dissero fin quando una ragazza alla mia destra non mi ripeté l'obbligo per filo e per segno che qualcuno mi
aveva assegnato
?: - a cavalcioni su di lui, mordi uno spicchio di limone e dopo sai già cosa fare - mi disse facendomi l'occhiolino
Esitai, ancora una volta, in fondo era un gioco, se ne sarebbero dimenticati tutti il giorno successivo, ero lì per divertirmi e questa occasione non mi sarebbe capitata di nuovo così facilmente
T/n: - fanculo, perché no - dissi tra me e me con un tono di voce basso.

Morsi uno spicchio di limone, proprio come fece il mio compagno di gioco davanti a me mentre manteneva in modo fisso e deciso lo sguardo su di me, appoggiai con calma il mio drink sul tavolino di vetro posto al centro delle poltrone, mi alzai mentre fissavo negli occhi Tom. Lui ricambiò senza distogliere lo sguardo, mi misi a cavalcioni su di lui, le mie braccia attorno al suo collo mentre osservavo il suo bel sorriso che si era fatto spazio sul suo volto, e lo baciai.
Un bacio che presto si trasformò in un limone, Tom istintivamente poggiò prima una sua mano sul mio fianco seguita dall'altra sul mio didietro.
Le persone attorno, divertite e stupite dalla scena, non parlarono fin quando il bacio si spinse un po' troppo oltre
?: - hey ragazzi, se volete vi prendiamo una stanza! - disse qualcuno fra le risate e i fischi degli altri
B: - però Tn, te la stai spassando sta sera - proseguì Bill con aria divertita facendomi l'occhiolino.

A quei commenti mi staccai da Tom, e ripresi posto affianco a Bill dandogli successivamente una gomitata per ciò che disse. La serata procedeva piuttosto bene, gli altri che continuavano con il gioco della bottiglia e io che continuavo a bere senza sosta, dopotutto reggevo bene l'alcol (ultime parole famose), fin quando non fù il turno di una ragazza e Tom, sta volta loro due si sarebbero dovuti dare un bacio, un semplice bacio a stampo.

Quando le labbra dei due si scontrarono, in me si accese qualcosa. Qualcosa che non provavo da tempo, e che forse, non avevo mai provato veramente. Provai a reprimere molte volte quell'emozione forte, ma non ci riuscì, fin quando non diedi l'ultimo sorso al mio drink, sbattendo abbastanza forte il bicchiere da far rumore, sul tavolino, in modo da farlo notare a tutti agli altri presenti.
Presi velocemente il mio pacchetto di sigarette e l'accendino dalla mia borsa alzandomi per poi dire semplicemente con aria nervosa ma allo stesso tempo piuttosto calma - vado a fare tre tiri fuori - Bill non osò dirmi nulla, da un lato capì che ero evidentemente nervosa, ma dall'altro non si capacitò del perché.

Mentre attraversavo tutta quella marea di gente che era presente alla festa iniziai io stessa a domandarmi del perché ebbi quella strana reazione così "esagerata", forse era per tutto
l'alcol che avevo bevuto?
Riuscì finalmente a raggiungere l'uscita posteriore, mi ritrovai in un parcheggio, in cui fortunatamente non c'era anima viva al suo interno.
Presi una sigaretta e la portai nervosamente alle mie labbra, l'accesi con il mio solito accendino, prima un tiro e poi l'altro,
iniziai a calmarmi e a cercare di far mente locale su quel che era appena successo.
Poco dopo il mio telefono si illuminò, dando spazio ad una notifica di Bill, non aprì il messaggio, e tantomeno lo lessi, non ero proprio in vena in quell'esatto momento.
Feci altri 2 tiri fin quando non sentì in lontananza dei passi dirigersi verso di me..

...

Scusate per il ritardo del quarto capitolo, in settimana sarà un po' più difficile aggiornare, ma ci proverò comunque!
spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto e vi abbia tenuti incollati allo schermo fino alla fine
ci si vede al prossimo ;)

Il suo sorriso | tom kaulitz x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora