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Dopo aver salutato Bill, uscì di casa accompagnata da Tom, e con passo lento, ci dirigemmo verso la mia abitazione che era a pochi metri di distanza dalla loro.

Mi posizionai vicino al portico, precisamente sui gradini lì presenti, e mi sedetti. Azione che fu' subito replicata da Tom.
T/n: - perché hai insistito a riaccompagnarmi a casa? è proprio affianco alla tua - chiesi per poi iniziare a guardare quei suoi bellissimi occhi ipnotizzanti dal color nocciola
T: - te l'ho già detto, volevo conoscere i tuoi - disse con un sorriso sincero
T/n: - sicuro che sia questa l'unica motivazione? - chiesi titubante e con una certa sicurezza che non sapevo di possedere
T: - chissà, credi c'è ne sia un'altra? - disse facendo spallucce per poi iniziare a fissarmi ancora più intensamente negli occhi.

Ero totalmente ipnotizzata da quella vista, e dalla mia bocca non uscì più una singola parola. Percepì i nostri visi avvicinarsi gli uni agli altri sempre di più fin quando non udì un rumore di una macchina, in lontananza, avvicinarsi nella nostra direzione.

Poco dopo vidi i miei arrivare e parcheggiare nel garage di casa, posto a sinistra, e mia madre scendere dall'auto seguita da mio padre.
Alla loro vista scattai subito in piedi
M: - Ehilà - disse salutando ad entrambi con la mano
M: - tu devi essere Tom giusto? - chiese con un sorriso stampato in volto
T: - in carne ed ossa - ricambiò il sorriso
M: - grazie per aver ospitato a casa quella sbadata di mia figlia - disse lanciandomi un'occhiata non troppo evidente
T: - non si preoccupi nessun disturbo,
è stato divertente in un certo senso -
disse per poi guadagnarsi una gomitata nello stomaco dalla sottoscritta, cristo l'avrei riempito di pugni se fossimo stati solo io e lui.

I minuti restanti passarono con Tom ed i miei che parlavano del più e del meno, a quanto pare fece una buona impressione a loro
M: - se vuoi entrare dentro casa sei il benvenuto, possiamo continuare a parlare lì ed offrirti qualcosa - gli chiese mia madre
T: - non si preoccupi, ho delle cose da sbrigare al momento ma è stata davvero gentile da parte sua invitarmi dentro, magari la prossima volta, ne sarei felice -
P: - quando vuoi ragazzo - accennò un sorriso
Se ha fatto una buona impressione a mio padre posso considerarmi salva dalla ramanzina per ieri sera.
T: - ora devo andare - disse dando un'occhiata veloce allo schermo del suo telefono - è stato un piacere! ciao Tn ci vediamo a scuola! - mi fece l'occhiolino ed in seguito si allontanò con passo svelto.

Rientrammo in silenzio dentro casa, senza dire nulla mi precipitai al piano di sopra in camera mia intenta a farmi una doccia quando mi bloccai al sentire la voce di mia madre
M: - che ne dici se sta sera li invitassimo a cena da noi? - disse dal piano di sotto.
Certo come no, ci mancava solo questa
T/n: - non se ne parla, vorrei passare il resto di questa giornata in santa pace, da sola sul balcone con la mia chitarra - non ebbe tempo per controbattere che finì di salire le scale e mi chiusi in camera mia.
Una volta chiusa la porta, a chiave, lasciai ricadere la mia borsa sul letto e mi diressi in bagno. Dopo essermi tolta i vestiti, e aver fatto partire la mia canzone preferita, entrai in doccia.
Finalmente un po' di pace e serenità.
- Chissà se i miei avranno sentito la puzza di alcol e fumo provenire dai miei vestiti - dissi con tono di voce basso - non importa, per ora sta filando tutto liscio -
l'unico problema che rimaneva al momento era quello di continuare a coprire i succhiotti sul mio collo con del fondotinta
T: - dannato Tom -

Dopo essermi lavata per bene corpo e capelli, ed aver rimosso tutto il trucco, uscì dalla doccia coperta dal mio accappatoio grigio chiaro.
Proprio in quel momento udì una notifica provenire dal mio telefono
T/n: - Ellie?! - senza pensarci due volte mi fiondai fuori dal bagno intenta a vedere chi fosse la persona che mi aveva appena mandato quel messaggio, ma con mia grande sfortuna purtroppo non era lei. Tutto l'entusiasmo e l'emozione di qualche attimo fa' sparì in un secondo, intenta a ritornare indietro in bagno qualcos'altro catturò la mia completa attenzione.

Il suo sorriso | tom kaulitz x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora