Tra le mille risate e le stupide battutine che ci scambiavamo ogni tanto, spesso mi soffermavo ad osservare il suo volto mentre sorrideva, o meglio dire, mi soffermavo a guardare il suo sorriso farsi spazio sul suo volto ogni volta che ci raccontavamo qualcosa di divertente.
Finimmo di mangiare le ultime fragole rimaste nel piatto e salimmo nuovamente al piano superiore per prepararci
ad uscire. Entrambi, entrammo in bagno per sciacquarci ancora una volta il viso e per lavarci i denti
T: - nel cassetto ho degli spazzolini nuovi che non sono mai stati utilizzati, se vuoi puoi prenderne uno -
T/n: - mi farebbe comodo, grazie Tom -
T: - di nulla -
procedemmo a lavarci i denti ed una volta finito ci recammo in camera sua, quando stetti per prendere i vestiti della sera precedente e ritornare in bagno per cambiarmi fui presa per un polso da Tom, intento a fermarmi
T: - hai intenzione di uscire con quei vestiti? - chiese guardandomi confuso
T/n: - non penso di avere molta scelta dato che non sono a casa mia al momento - gli feci notare - dovrei per caso uscire in mutande? - chiesi sarcastica
T: - chi te lo vieta - disse facendo un sorriso malizioso
Lo guardai con aria di sfida, abbassando il mio sguardo sulla sua mano che teneva ancora il mio polso stretto a se
T/n: - e questo cosa sarebbe? - dissi con una smorfia. Tom mi diede una leggera spinta facendomi cadere sul letto
per poi dire
T: - resta ferma lì, quei vestiti li metto a lavare ed una volta asciutti te li restituirò, per adesso ti presterò qualcosa di mio -
T/n: - vedo che sei molto generoso - dissi intenta a stuzzicarloMi diede uno sguardo veloce, sembrava divertito da ciò che gli dissi, si voltò nuovamente uscendo dalla stanza in cui eravamo per poi recarsi in bagno, in una piccola stanza affianco, per poggiare i vestiti nella lavatrice.
Ritornò abbastanza in fretta in camera
T: - li metterò a lavare più tardi, ti farò sapere appena saranno asciutti -
annuì semplicemente, per fargli segno che avevo afferrato il concetto. Tom iniziò a guardare ancora una volta nel suo armadio, frugando fra i suoi mille vestiti oversize, sperando di trovare qualcosa da darmi per uscire momentaneamente.
T: - Tn - udì il mio nome
T: - solitamente indossi vestiti larghi? -
chiese velocemente
T/n: - vivo solo di quelli ormai, non farti troppi problemi nel cercare tra le tue tante maglie - dissi tranquillamente - raramente mi vesto con vestiti piuttosto attillati -
T: - meglio così allora - disse con tono quasi sollevatoDopo una buona decina di minuti, passati ad osservare l'armadio, rialzò la testa porgendomi una felpa nike leggera grigiastra oversize, e dei pantaloni leggeri, anch'essi larghi, di un blu piuttosto scuro.
T: - sta volta hai intenzione di cambiarti di nuovo davanti ad i miei occhi? - affermò con un sorrisetto - non mi è di certo dispiaciuta quella vista-
T/n - ahah gentile da parte tua, ma rifiuto l'offerta - dissi per poi dargli una leggera spallata e uscendo dalla camera per dirigermi verso il bagno.Stetti per entrare nel bagno, ma venni superata all'istante da Tom, che si posizionò davanti alla porta del bagno non permettendomi di oltrepassarlo
T/n: - Tom che stai facendo -
non rispose, mi limitai a guardarlo confusa, che gli prendeva adesso?
T/n: - mi cambierò in camera - feci per voltarmi quando mi sentì afferrare
da un polso, era lui, ovviamente.
Mi voltai istintivamente non dicendo nulla, guardandolo solo negli occhi
T: - ho voglia di te Tn - disse con un tono di voce particolarmente basso - e so che è la stessa cosa anche per te -
Rimasi congelata, pietrificata,
da ciò che disse.
Il mio cuore batteva sempre più veloce e le parole non uscivano dalla bocca
Tom si avvicinò lentamente, tirandomi allo stesso tempo verso di lui, mi guardò un'ultima volta negli occhi ed un secondo dopo le nostre labbra sì unirono
in un bacio. Porsi una mia mano sul suo viso caldo e morbido mentre la mano di Tom scivolò sul mio didietro, e l'altra iniziò a vagare nuovamente sotto la maglietta che avevo indosso provocandomi forti brividi sul mio corpo.Tom mi si staccò dal bacio per poi sfilarmi la maglietta di dosso, prendendomi subito dopo in braccio riportandomi in camera. Ero ancora fra le sue braccia.
Tom si sedette sul letto, ritrovandomi ancora una volta a cavalcioni su di lui, sentivo la sua mano calda vagare per tutta la mia schiena mentre ormai il nostro bacio si era automaticamente trasformato in un limone. Dopo poco Tom trovò l'attacco del mio reggiseno, stette per sfilarmelo di dosso quando mi staccai dal bacio e mi alzai quasi di scatto subito dopo
T/n: - non posso scusa - dissi diretta
T: - cosa - chiese confuso
T/n: - tutto questo non posso Tom, ci conosciamo a malapena - dissi cercando di non incrociare il suo sguardo
T: - ieri sera però non avresti detto così, mi sembrava ti piacesse - disse
alzandosi in piedi
T/n: - sai bene che ero sotto
effetto dell'alcol -
T: - eppure dicevi di reggerlo bene - mi guardò con uno sguardo piuttosto serio.
Non risposi, aveva un'espressione quasi delusa in volto. Raccolsi la maglietta da terra e mi diressi subito in bagno chiudendomici dentro a chiaveMi guardai allo specchio con un'espressione sconvolta e frustrata in volto
T/n: - che cosa cazzo ho appena fatto -
Mi misi le mani fra i capelli cercando di fare mente locale su quel che fosse appena successo camminando di qua e di là per il bagno, questa volta non ero sotto effetto dell'alcol, ma il mio corpo si fece comunque trascinare dal momento, o forse,
proprio da Tom.
Mi sciacquai nuovamente il volto per riprendermi un attimo dal momento,
fin quando non riapparse Tom nella mia mente, quel suo dannato sguardo, quelle sue dannate labbra, quel
suo dannatissimo sorriso. Quel ragazzo mi provocava emozioni indescrivibili, che reprimevo per paura, ma di che
"paura" si trattava?
T/n: - ho bisogno di una doccia.. -Mi vestii velocemente, aprì un cassetto nella speranza di trovare una spazzola per pettinarmi i capelli, ma l'unica cosa che trovai all'interno erano dei preservativi
T/n: - cristo, seriamente - richiusi velocemente il cassetto sbattendolo e facendo un po' troppo rumore, tant'è che richiamai così l'attenzione del ragazzo
T: - tutto bene lì dentro? - chiese con una tale leggerezza, come se 5 minuti fa non fosse successo nulla tra di noi
T/n: - umh si tutto okay, mi chiedevo solo dove fosse la spazzola - dissi nervosa
T: - terzo cassetto a destra - urlò in modo da farsi sentire
T/n: - va bene grazie - gli urlai di rimando attraverso la portaT/n - come diavolo ci sono finita in
questa situazione - dissi tra me e me...
Ecco finalmente il nono capitolo, scusate se ieri non ho potuto aggiornare, spero vi piaccia ;)
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Il suo sorriso | tom kaulitz x reader
FanfictionT/n, una ragazza di 17 anni, si è appena trasferita dai suoi zii in Germania con la sua famiglia, distaccatasi dalla sua vita precedente ne inizierà una nuova proprio lì con nuove esperienze e conoscenze da fare. Tante persone proveranno a far parte...