Zephyrus Against Raising Autumn [STMJ4 - Larry Stylinson]

9, Duffy's

Lunedì 4 ottobre 2027, ore 15:33, Londra, Spin Communications Ltd – Studio di progettazione grafica.

Harry era seduto sul Chesterfield in velluto smeraldo e agitava la gamba in una contrazione nervosa. La reflex appesa al collo penzolava inerte sul torace.

Adele, la sua fidata assistente, discuteva animatamente al telefono, adoperando senza vergogna un vivace assortimento di intimidazioni e volgarità. Quando terminò la chiamata, lanciò il cellulare sul tappeto in un moto di frustrazione.

«Allora?» sondò Harry, già sconfitto.

«Allora niente. La modella non risponde e l'agenzia è in alto mare. Ho la sensazione che salterà tutto il progetto».

Lui affondò nello schienale e sospirò, mordicchiandosi l'interno di una guancia. Avrebbe dovuto trattarsi di un impiego di poco conto, mezza giornata lavorativa, non di più. Ma i due modelli, un'adolescente di diciassette anni e un bambino di sette, rispettivamente sorella e fratello, non davano segni di vita. Era importante, ai fini della pianificazione pubblicitaria, che i modelli si somigliassero e che rispettassero determinati canoni fisici: lei capelli color pastello, lui biondo pallido. Carnagione olivastra, occhi chiari, penetranti, sorrisi luminosi cinti di fossette; dovevano trasmettere gioia, un pizzico di monelleria e trasgressione, e dare l'impressione di spassarsela in una esotica località turistica, tipo i Caraibi.

Il servizio consisteva nel promuovere un marchio di dolciumi di nuova realizzazione, esaltare le gradazioni arlecchino dei prodotti: lecca-lecca, marshmallow, chewing-gum, caramelle gommose impolverate da granelli di zucchero splendente.

Intanto che Adele ricominciava a sbraitare nella cornetta, Harry pescò il proprio telefono dalla tasca dei jeans e rispose ai messaggi inviati da Louis un'ora prima, in cui chiedeva come procedesse il pomeriggio. Lo aggiornò sulla situazione, sul completo sfacelo, allegandovi una processione di emoticon tristi e arrabbiate, pugnali e fulmini e serpenti attorcigliati, e ipotizzò di fare una capatina in palestra, a breve, giacché stava per liberarsi.

Meno di un minuto più tardi Louis gli telefonò. Suggerì una soluzione poco ortodossa ma che poteva sbloccare gli ingranaggi difettosi della giornata: ingaggiare due posatori non professionisti che sostituissero i veri modelli. E i soggetti in questione erano Lottie – sorella diciottenne di Louis – e Jaime.

Titubò prima di accettare, ma si vide costretto a farlo, spronato soprattutto dall'abbattimento raschiato sul volto della stressata assistente.

Secondo le indicazioni di Louis, Lottie non aveva i capelli tinti di lilla come la modella prescelta, ma di un rosa confetto, e si sottoponeva regolarmente al trattamento di lampade abbronzanti in un famoso centro estetico di Londra; perciò, non era necessario apporre alcuna correzione al suo incarnato. Jaime, al contrario, avrebbe dovuto sottoporsi a un'operazione di imbrunimento, però la tonalità biondo californiano della sua chioma si adattava perfettamente alle esigenze dello spot. In più, la loro consanguineità garantiva una legittima somiglianza nei tratti somatici.

Dopo aver inoltrato l'indirizzo a Louis e aver ricevuto il consenso di Alyssa, Harry restò in attesa di informazioni. Lottie e Jaime si presentarono in studio accompagnati da Hanna, Mei e Cady, che avevano presenziato alla chiamata di Louis e non avevano voluto perdersi l'evento.

Harry fu felice di avere davanti a sé la squadra integra delle sorelle di Louis; era triste, al contempo, che Kyle fosse assente, ma immaginò che non avesse voluto rinunciare a un pomeriggio di compiti per la scuola, e purtroppo lui aveva ben altro su di cui concentrarsi.

«Venite, seguitemi» ordinò ai due neofiti modelli. Jaime era raggiante: non vedeva l'ora di mettersi alla prova. Per lui non era che un gioco, naturalmente, ed Harry sperava che ne godesse appieno, che si divertisse e ricordasse l'esperienza, in futuro, come qualcosa di utile e ricreativo.