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POV Charles

Camminavo avanti e indietro per quel pezzo di spiaggia in attesa che Becca mi raggiungesse, non sapevo bene cosa fare, non sapevo se provare ad aprirmi con lei o meno.
In realtà non sapevo neanche cosa provassi realmente per lei, le volevo bene e questo era ovvio, ma in qualche modo le parole di Lewis mi avevano mosso qualcosa in me, qualcosa che forse negli anni avevo seppellito per paura di fare un enorme casino.
Tante volte mia mamma mi diceva che guardavo Becca come mai avevo guardato un'altra ragazza, a volte pensavo prima al suo compleanno che a quello di charlotte o di chiunque altro.
Forse lewis aveva ragione, be si sa Lewis ha sempre ragione, dovevo solo avere coraggio, e in teoria non era difficile per me, ero un pilota di F1 il coraggio non mi mancava.

C: ehi becca
B: sono qua solo perché Pierre mi ha costretto, vuole che chiariamo
C: non dovevo baciarti
B: non è questo il punto, non sai come mi sono sentita quella sera, volevo solo sparire, era come se fossimo tornati alle superiori.
C: non era però colpa mia, ha fatto tutto Giada...
B: lo so, ma mi è tornato in mente come mi trattavi, come mi chiamavi.

Allungai la mano per prendere la sua ma lei indietreggiò, non voleva essere toccata da me, e come darle torto, ero stato uno dei suoi peggiori carnefici.
I suoi occhi si riempirono di lacrime che piano a piano iniziarono a scendere, si asciugò in fretta e poi mi chiese cosa volessi da lei.

C: devo dirti una cosa...importante
B: anche io Charles
C: la dici prima tu o io?
B: tu...
C: no tu, prima le signore

Si mise a ridere, una parte di me sapeva ancora farla ridere, fece un respiro profondo e poi iniziò a parlare.

B: Pierre mi piace e tanto, non credevo potesse piacermi così tanto, sento di potermi fidare di lui...
C: wooow, becca...
B: dimmi
C: attenta...è pur sempre Pierre
B: lo so, ma voglio provarci, per te sarebbe un problema? Questa estate ti dava fastidio.

I suoi occhioni mi fissavano aspettavano solo una mia risposta, risposta che non riuscivo a darle, ero completamente bloccato.

B: Charles se c'è anche solo un motivo per cui non debba andare da Pierre dimmelo...
C: no è che io...

La guardai, e ripensai ad ogni singolo momento passato con lei, ad ogni abbraccio, ad ogni sorriso e quando mi ero deciso a dirle tutto, eccoli riaffiorare nella mia mente i ricordi brutti di quando la prendevo in giro.
Pierre invece l'aveva sempre trattata bene, e non lo avevo mai visto così preso da una ragazza, forse lewis aveva ragione o forse si sbagliava, però di una cosa ero certo, non potevo più rischiare di ferirla.
Forse odiavo solo perdere, così feci l'unica cosa sensata da fare.

C: becca vivi la tua relazione con Pierre, lui ci tiene davvero a te, non avere paura di vivere il momento o di aprirti a qualcuno, ama e fatti amare.
B: grazie Charles ti voglio bene.

Mi venne ad abbracciare e io mi persi in quell'abbraccio, poi mi diede un bacio sulla guancia e corse da Pierre.
Forse era giusto così, forse era giusto lasciarla andare anche se questo faceva male.
Ora dovevo solo concentrarmi sulle qualifiche e la gara di domenica, non potevo farmi distrarre.

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