Il bacio di Charles non sembrava abbandonare la mia mente, avevo deciso di passare qualche giorno lontano da tutto e da tutti.
Avevamo una casa sul lago di Costanza, era il mio rifugio, il mio angolo di paradiso, quando ero giù di morale mi rintanavo sempre qua.
Pierre mi scriveva ogni giorno, era preoccupato non capiva cosa mi stesse succedendo, gli dissi di stare tranquillo che non era niente di grave, semplicemente volevo prendermi un po' di tempo da sola con me stessa.Messaggio da Charles:
Mi manchi
Dimmi che anche a te manco...Guardai il telefono e ignorai l'ennesimo messaggio che mi aveva mandato.
Certo che mi mancava, come poteva non mancarmi, ma non potevo ammettere questa cosa.
Andare oltre ad un amicizia avrebbe creato una marea di casini, e poi c'era charlotte, io adoravo quella ragazza, non potevo ferirla.
Dovevo tornare a concentrarmi su di me, su Pierre e tornare ad essere una semplice amica per Charles.
Stavo leggendo un libro sul porticato, dava sul lago e la vista era stupenda, quando il suono del campanello mi riportò con i piedi per terra.
Di sicuro non poteva essere mio padre o mio nonno, molto probabilmente era la vicina che era venuta a portarmi qualcosa da mangiare per la sera.
Quando sapeva che ero sola mi portava sempre qualcosa per paura che non mangiassi.
Quando andai ad aprire la porta mi pietrificai, non era la vicina era Charles, con dei cioccolatini.B: Charles...che ci fai qui?
C: mi mancavi e so dove ti rifugi quando hai bisogno di solitudine.
B: mi conosci per davvero
C: ti ho portato i tuoi cioccolatini preferiti.
B: grazieMi allungò i cioccolatini e lo feci entrare in casa, andai a prendere qualcosa di fresco da bere e poi lo raggiunsi sul porticato.
I suoi occhi avevano una luce diversa rispetto all'ultima volta che lo avevo visto, sembrava triste, afflitto da qualcosa.C: Becca quel bacio non mi ha lasciato indifferente
B: Charles
C: becca prima del gp di Montecarlo volevo dirti una cosa e non quella che ti ho detto.
B: ti prego non andare oltre
C: becca mi piaci, potrei provare qualcosa per te, anzi provo qualcosa per te...insomma credo di...Mi guardò prima di alzarsi e venire verso di me, sapevo cosa voleva dirmi, chiusi gli occhi e poi mi sentii mancare, due braccia mi presero al volo e poi riaprendo gli occhi Charles era lì davanti a me.
C: non c'era bisogno di svenire per farti prendere fra le mie braccia
B: Charles...Mi aiutò a rialzarmi ma le gambe non sembravano collaborare, crollai di nuovo e lui mi riprese di nuovo al volo, ora era preoccupato lo potevo percepire.
Mi prese in braccio, mi portò alla macchina e corse verso l'ospedale più vicino, continuavo a non muovere le gambe, piangevo perché non capivo cosa mi stesse succedendo.
Arrivati in ospedale un infermiera mi fece entrare per effettuare i controlli, mentre Charles restò fuori in sala d'attesa.POV Charles
Era dentro da troppo tempo, ero impaziente non mi dicevano niente e non tornava più, poi un medico venne verso da me e mi chiese di seguirlo.
Era preoccupato lo potevo percepire, quando mi accomodai fece un sospiro profondo e mi disse che le analisi effettuate non erano per niente incoraggianti, c'erano delle zone d'ombra nella zona del midollo che non le permettevano di muovere le gambe, in più non si riusciva a capire quelle macchie cosa fossero, sperava si trattasse di qualcosa di benigno e non maligno.
Doveva fare ulteriori accertamenti e mi consigliò di tornare a casa, mi diede tutta una sfilza di analisi che avrebbe dovuto fare.
Quando uscì da lì andai da Becca, aveva pianto, l'abbracciai e poi le dissi che dovevamo tornare a casa, le diedi un bacio sulla fronte e poi l'aiutai a tornare alla macchina, per ora la terapia che le avevano dato le permetteva di deambulare in qualche modo.
Arrivato in macchina feci un sospiro cercai di calmarmi e poi iniziai a guidare verso Monaco.
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Le pagine della nostra vita
Fiksi PenggemarCharles e Rebecca, due anime ferite dalla vita, due persone così diverse ma unite da un filo invisibile. Lui per anni il suo peggior incubo. Lei per anni il suo bersaglio preferito. E poi una notte si trovano, si scoprono, si lasciano andare ad un s...