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Charles mi accompagnò in ospedale, in attesa che arrivasse il medico tremavo, avevo paura, era la prima volta in vita mia che sentivo di aver paura, sentivo di non aver potere su quello che mi stava succedendo.
Quando l'infermiera arrivò ci accompagnò nello studio del medico e pochi istanti dopo arrivò anche lui.
Fece un bel sospiro prima di parlare, la cosa non mi piaceva per niente.
Disse che c'era una buona e una cattiva notizia, la cattiva era che purtroppo il timore era maligno, la buona che era stato scoperto in tempo, dovevamo fare delle sedute di chemioterapia e radioterapia, ma prima di tutto procedere ad una raccolta dei miei ovuli, se in futuro avessi voluto avere figli avrei dovuto procedere con l'inseminazione artificiale, bisognava fare in fretta, prima iniziavamo le cure e meglio era per me.
Quando tornammo a casa di Charles mi sentivo come svuotata da ogni cosa.

C: domani chiamiamo la clinica per la congelazione degli ovuli.
B: ok
C: comunque nonostante tutto ha parlato di futuro no?
B: lo devono fare...
C: becca
B: Charles è un cazzo di tumore maligno
C: si lo so ho sentito, ma lo sconfiggeremo, insieme.

Venne verso di me, mi diede un bacio dolce e delicato e poi mi strinse in un forte abbraccio.

B: non ho ancora chiamato Pierre, mi sento una merda
C: se vuoi posso invitarlo qua e gli parliamo
B: non lo so, non so più niente.
C: becca tu e Pierre...insomma, voi due avete...fatto sesso?
B: si
C: ok

Sì staccò da me, era a disagio, sapere che ero stata a letto con il suo migliore amico lo metteva a disagio.

B: ti da fastidio?
C: no...dopotutto vi stavate frequentando è che pensavo che, insomma fa niente
B: Charles sono una ragazza normale come le altre
C: si ma Pierre è il mio migliore amico
B: lo so...e charlotte è mia amica, sempre che lo voglia ancora essere...
C: becca
B: dimmi
C: ce la faremo vero?
B: si, insieme ce la faremo

Gli diedi un bacio e mi misi a sedere sulle sue gambe, mi strinse in un abbraccio e per un momento tutte le mie paure svanirono.
Poco dopo il mio telefono iniziò a suonare, era Pierre, dovevo rispondergli, dovevo vederlo, doveva avere una spiegazione a tante cose.

Pierre mi aspettava seduto ad un tavolino vista mare, aveva una camicia bianca e dei pantaloni blu, appena mi vide mi sorrise.

P: becca mi sei mancata
B: Pierre dobbiamo parlare, nell'ultimo periodo sono successe un bel po' di cose...
P: tipo tu e Charles?
B: che ne sai?
P: vi ho visti ieri sera eravate mano nella mano e poi vi siete baciati
B: Pierre non c'è solo questo, c'è altro ben altro

Sospirai e poi iniziai a raccontargli ogni cosa, la malattia, le cure che avrei dovuto affrontare, il mio pessimismo e la reazione che aveva avuto Charles.

B: ha bisogno del suo migliore amico
P: si lo so
B: ha bisogno di te soprattutto quando io...
P: becca non dirlo nemmeno, ti curerai, vivrai e io potrò solo invidiare il mio migliore amico per avere la ragazza migliore al mondo
B: Pierre hai un cuore d'oro
P: tutto merito tuo
B: vai da Charles stasera, fallo sfogare, lui si tiene tutto dentro, mi prometti che lo farai?
P: te lo prometto.

Mi abbracciò, nei suoi occhi non c'era odio, né nei miei confronti né in quello di Charles, Pierre aveva davvero un cuore d'oro.

Scusate l'assenza ma non ero molto ispirata, spero vi piaccia

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 29 ⏰

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