Capitolo 35 -La cena da Kokomi-

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Akira Pov

Era già passato un giorno da quando Kokomi ci aveva invitati a cena a casa sua... ero maledettamente in ansia, ci saranno state un sacco di persone di ogni universo lí presenti...

Finral era molto tranquillo e mi continuava a ripetere di rimanere calma, ma io ovviamente non lo ascoltavo, ero nel panico più totale, eravamo a casa e io era da tipo 10 minuti che continuavo a camminare in cerchio, roba che se continuavo avrei fatto un solco sul pavimento.

Finral si è avvicinato a me e dopo avermi fermata mi ha abbracciata.

-Andrà tutto bene, fidati di me...-

Ho fatto un respiro profondo e mi sono calmata, Finral è sempre in grado di farmi ragionare, è incredibile.

Dopo pochi minuti abbiamo sentito qualcuno suonare al campanello e io mi sono staccata dall'abbraccio e sono corsa ad aprire, erano Shulk e Noah, la tentazione di arrossire e sbattergli la porta in faccia era forte ma mi sono trattenuta, così li ho fatti accomodare sul divano, mi hanno guardata e Noah ha chiesto con aria curiosa:

-Akira tu sei stata invitata alla cena di Kokomi?-

Ho annuito con aria sconsolata e loro si sono messi a ridere, Noah poco dopo ha detto con tono quasi provocatorio:

-Sarà strano vederti vestita elegante, sei sempre vestita come un maschio-

Noah ha iniziato a ridere e io sono rimasta sconvolta, mi sono girata verso di Finral e lui dopo che ha iniziato a sudare freddo si è allontanato fischiettando, nessuno mi aveva detto che dovevo vestirmi elegante...

-... COL CAVOLO CHE MI VESTO ELEGANTE.-

Liebe è passato dietro di me con una tazza di caffè e ha detto tutto convinto con un tono un po' civettuolo:

-Peccato, saresti stata la più figa e per una volta non saresti sembrata un maschiaccio-

ho afferrato il mio grimorio e l'ho lanciato con tutta la forza che avevo sulla testa di Liebe facendolo tornare al suo interno.

Noah si è ammutolito e ha iniziato a sudare freddo mentre Shulk è rimasto impietrito, nonostante lui non avesse ancora detto nulla.

Ho sospirato e mi sono seduta sulla poltrona mettendomi una mano fra i capelli, sono rimasta in silenzio per tipo 3 minutini per poi dire con un tono "dispiaciuto":

-Ops... non ho nulla di elegante, che peccato, non potrò venire-

Ho fatto una piccola risatina sotto i baffi ma poco dopo quel mongoloide di Liebe ha rovinato tutto, è uscito dal grimorio con una busta in mano e un sorrisetto stampato in faccia:

-io per la verità ho qualcosa che ti starebbe benissimo-

Mi sono girata verso di lui con uno sguardo freddo e spento, mi stavo trattenendo dal saltargli al collo.

Shulk si è alzato velocemente e ha afferrato il braccio di Noah

-Eheh... si è fatto tardi, divertitevi, noi dobbiamo andare!-

Ha trascinato Noah fuori di casa e ha chiuso la porta, appena se ne sono andati mi sono alzata e mi sono avvicinata a Liebe.

Aveva ancora quel sorrisetto in faccia e essendo molto più alto di me si è chinato per arrivare al mio livello, giuro volevo troppo dargli un pugno ma mi sono limitata a sospirare...

-Ci tieni davvero così tanto a farti ammazzare da me?-

-Esagerata, non ti sto mica obbligando ad uscire nuda, ti sto solo chiedendo di metterti questo-

L'esiliataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora