forgive me

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JOSH'S POV

avevo fatto un casino questa volta.

Mi ero fatto sfuggire la ragazza più pura mai vista.

Il tintinnio della campanella mi riportò alla realtà.

Potei notare Thea alzarsi velocemente e
uscire di fretta e furia dalla porta.

La seguii.

Non l'avrei fatta scappare.

Esco dalla porta e la prendo leggermente per il braccio fermandola

"Thea,aspetta" dico col fiatone,mentre lei si gira a guardarmi,un'altra volta

e un'altra volta cado nei suoi occhi azzurri

"Mi dispiace" affermo sincero,mentre lascio piano la presa sul suo braccio.

Non l'avrei costretta a restare,solo se lei voleva.

"Ok" mi rispose fredda. Non può finire così,thea

"Sono stato uno scemo ma ho avuto da fare quel giorno..e se potessi spiegarti a pieno la situazione forse capiresti.." prendo fiato "..se vuoi anche solo parlare con me,ci vediamo sta sera,al ristorante più lussuoso di questa stupida città...voglio farmi perdonare" concludo poi con un sorriso.

Fa che l'abbia convinta

"Mi dai una seconda chance,Thea?" domando agitato,mentre lei fissa i libri che tiene tra le braccia.

Ansia.

Adrenalina.

Tutto,in questo momento

"Vedrai sta sera..posso anche cambiare decisione..quindi non essere troppo contento" risponde lei.

Si cazzo,ce l'avevo fatta. Un sorriso di felicissima sporge tra le mie labbra,ed è inevitabile.

"E soprattutto non farti troppi film" conclude facendo un occhiolino e girandosi andando fuori dalla mia vista.

Dorothea mi stai facendo uscire di testa.

Letteralmente.

MADISON'S POV

Un divano così piccolo,che sembra lungo una decina di metri.

Lei seduta all'estremità di un lato ed io all'altra.

intente a guardare la televisione,niente di più.

In quell'attimo di tempo potei scorgere il suo sguardo puntato sul film,intento a capirci qualcosa. Le labbra grandi e rosa,il suo naso che di profilo è a dir poco perfetto. I capelli le ricadono morbidi quasi ai fianchi.

Solo ora mi accorgo di quanto i suoi capelli siano lunghi.

Si dice che i capelli trattengano ricordi,e lei non li ha mai tagliati.

Da piccola anche se solo sua madre accennava il nome di un parrucchiere lei si metteva ad urlare e correre per la casa.

Per lei non se ne parlava proprio di tagliare quei capelli rossi. Come se fossero una parte di lei,indispensabile.

Quando mi avvicinai a lei sentii il mio profumo su di lei e quasi impazzii.

Il mio profumo alla vaniglia sulla sua pelle delicata e pallida.

Poi pensai a quella giornata.

"Non vi dirò niente!"

quando sbraitò contro i tizi.
Che intendeva?

"quel giorno...quando sono venuta a casa tua quei tizi stavano parlando con te?" le domando facendo cadere i suoi occhi su di me,concentrandosi ora non su sul film ma sulle mie parole.

I want to be the lastDove le storie prendono vita. Scoprilo ora