11) la verità

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Anno 2001

Pov; Reiko
Neko mi stava aiutando a sistemare il kimono. Uno semplice di colore bianco, con dei fiori rosa lungo le gambe.
Mi pettinò i capelli, lentamente con una spazzola qualunque del bagno.

Mi stavo guardando allo specchio, non mi vedevo per niente bella. Odiavo avere i cappelli così corti a forma di caschetto.

Avevo le borse sotto gli occhi, spenti senza colore. Anche se erano di verdi. . . Verdi scuro. . . Molto scuro.

Neko uscì fuori a chiamare mio nonno. Mi guardai bene in faccia. Il mio collo aveva ancora i segni delle mani di mio padre.

Le odiavo. Allungai la mano ai segni, usando le unghie per cercare strappare via quei marchi odiosi, come quello che avevo nello stomaco.

<<Odio il mio clan, io odio la mia famiglia. Io odio tutto quello che ha a che fare con mio nonno.>>
Grattai così forte da quasi farmi sanguinare.

Smisi subito, appena senti il dolore. Appoggiai le mani al comodino davanti a me abbassando lo sguardo.

Neko rientro con mio nonno. <<Sei incantevole nipote mia>> disse mio nonno appoggiando le mani nelle mie spalle.

Neko lo aiutò a sedersi, poi corse verso di me prendendo il fondotinta. Cominciando a coprirmi i lividi.

Mi facevano molto male. <<Adesso è meglio andare>> commentò Neko, dopo aver finito con il trucco.

Uscimmo da lì chiudendo tutto.

Ero nervosa e avevo paura della relazione dei Gojo.

E del figlio.

Venimmo accolti dal maggiordomo, che ci porto in soggiorno, dove avremmo incontrato la famiglia.

<<È un vero piacere incontrarvi>> disse con voce squillante, la signora Gojo.

Non era difficile capire che era del clan dei sei oggi. Bastava guardare gli occhi.

Rimanevo a capo chino con una espressione neutra.

Eravamo seduti e mio nonno parlava per me. Anche il figlio era lì, e si trovava proprio davanti a me e, continuava a fissarmi.

<<Reiko cara, che ne dici di andare a fare un giro della casa con Satoru?>> Mi chiese la donna facendo alzare il figlio.

Uscimmo fuori come aveva detto, ma non spiccammo parola. <<Ti hanno tagliato la lingua?>> Disse tutto ad un tratto.

Scossi il capo <<allora sei timida>> confermo lui senza guardarmi in faccia.

<<Reiko, giusto?>> Annui.
Si avvicinò a me <<puoi alzare un attimo la testa? O ti sto chiedendo troppo?>>

Feci un respiro, alzando il capo, guardandolo senza nessuna emozione.

Ma appena vidi i suoi occhi mi fermai, incantata.

<<Reiko. . . Sei bella>> borbottò guardandomi in modo interessato.

Dopo quella frase mi apri di più, parlando di tutto quello che mi capita in mente. Non avevo mai riso, in tutta la mia vita.

<<Nonno, credo di amare Satoru>> dissi quella notte prima di andare a coricarci.

Mio nonno sorrise in modo spropositato. <<Sono davvero felice, piccola mia. Però sai nel mondo ci sono un sacco di ragazzi, e tu potresti innamorarti ancora. Forse è meglio che tu non esca da oggi in poi. Potrai farlo solo per incontrare Gojo-san. Ok?>>

Il clan delle anime catturate// Gojo × ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora