27) Il piacere è tutto mio

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Pov; Hiroki

Mi guardavano senza alcuna emozione. Mi fissavano, come se non fossi nessuno di importante per loro.

Infatti, io non lo ero più.
No, io ero diventato un estraneo per loro.
Soprattutto per lei. La mia amata Emilia.

<<Voglio darti uno dei migliori dei onori>> disse il master Takashi alla fine del rituale. Possedevo il suo aspetto e non sentivo nessuna emozione. Ero come morto. <<Quale signore?>>

Lui sorrise <<se tu scomparirai, tutti si dimenticheranno del mio clan e della mia famiglia.>>

<<Perché signore?>> Lui alzò le spalle guardando da un'altra parte. <<Voglio che la mia futura famiglia viva una vita normale. E ricominciare da capo la vita. Solo se te né andrai tu. Inchinati e abbassa la testa.>> Io la feci, e senti, subito dopo, la sua mano calda nei miei capelli. <<Tu angelo, quando ti sarà dato il permesso, scomparirai e raggiungerai le persone che amavi in Paradiso. Facendo dimenticare a tutto il mondo il clan, facendolo scomparire del tutto. Donando cosi una vita normale alla mia futura famiglia. Ricreandola da soli, senza alcuna energia malefica. Basbo.>>

Pov; Reiko 2007

<<Satoru, attento che volerà via>> dissi facendolo accorgere che la tovaglia, per il pick Nick, stava svolazzando come un foglio al vento.

<<Si, si. Lo so. Ma non ti preoccupare so come. . .>> Non riuscì a finire la frase che il cestino con dentro il cibo, si ruppe facendo cadere le pietanze preparate con grande difficoltà.

Io cominciai a ridere in modo fragoroso, vedendo la faccia infastidita di Satoru. Lui mi guardò arrabbiato, per poi fiondarsi su di me. Cademmo tutti e due nell'erba verde, sentendo l'arietta leggera sui nostri volti.

Gli sorrisi, cominciandolo a baciare. Lui ricambiò immediatamente stringendomi forte a lui. Io avvolsi le braccia attorno al suo collo continuando il bacio.

Ero a cavalcioni su di lui. Gli sorrisi guardando il suo volto perfetto.

2016:

Il combattimento era finito. Tutte le maledizioni erano scomparse e finalmente si poteva respirare un'aria più limpida.

<<Beh, mia adorata Reiko, io vado>> disse mio zio sventolando la mano. Io annui salutandolo a mia volta.

Hiroki era a fianco a me, guardandosi a torno a lui se non ci fossero altre maledizioni. <<Hiroki, ho bisogno che tu mi porti da Geto>> gli dissi vedendolo annuire. Mi aggrappai a lui, ritrovandomi in un piccolo vicolo, con alla fine un corpo di una persona. Era Geto.

<<Grazie>> dissi correndo verso di lui. Geto si teneva forte il braccio sinistro insanguinato. Aveva gli occhi chiusi, ma sapevo che era ancora vivo. <<Ciao Suguru>> borbottai, sedendomi davanti al suo corpo. Geto aprì, debolmente, gli occhi sorridendo alla vista del mio viso. <<Allora eri viva>> ridacchiò <<pensavamo fossi morta. Reiko.>>

<<Si, in un certo senso lo avevo pensato anche io.>> Risposi a mia volta con una piccola risata di sotto fondo. <<Perché sei qui? Volevi vedermi in uno stato pietoso?>> Scossi il capo. <<Sono qui per vederti un'ultima volta. Credo che la mia energia malefica finisca oggi.>>

Lui mi guardò perplesso, non capendo bene quello che avevo detto. Ma poi mi alzai, sentendo che era arrivato una terza persona. Satoru, senza la benda nei occhi. <<Vi lascio soli. Adesso penso di voler vedere i tuoi alluni, Satoru.>>

Corsi a raggiungere Hiroki, chiedendogli ovviamente di portarmi dai ragazzini.

Appena compari davanti a loro si spaventarono, quasi mettendosi in posizione di combattimento. Alzi le mani <<sono qui in pace>> disse vedendo poi i loro sguardi sbalorditi. Il panda cominciò a sorridere in modo spropositato, diventando tutto rosso. <<Yuta è lei, la donna bellissima. Anche se un po' diversa.>>

Il clan delle anime catturate// Gojo × ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora