14) toji

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Pov; Gojo

Clan delle anime catturate. Era un clan molto conosciuto da tutto il Giappone. Veniva definito uno dei più forti al mondo. All'interno del clan venivano date delle regole fondamentali da rispettare. Come, non uccidere mai e poi mai un membro della propria famiglia, veniva definito un disonore, un peccato e motivo di tanta vergogna. Altre regole era del tipo molto rispettose della propria religione. Un clan pacifico e pieno di gente buona e disponibile. Con ancora dei misteri in risolti.

Tutti ne parlavano però molto bene, davano sempre una buona parola su tutto. "Sono tutti cosi gentili" o "non ho mai visto persone tanto educate".

Nel clan esisteva il patto di sangue. E cioè: legarsi con la vita con un membro della propria famiglia, e se l'anima più giovane muore morirà quella più vecchia.  La madre fa il patto di sangue con il primo figlio, mentre il padre fa solo quello di palmo, cioè che se suo foglio morisse lui perderebbe solo alcune cose. 

Il padre può fare il patto di sangue solo con suo nipote e cosi diventerà il suo maestro. 

Il potere del clan delle anime catturate era quello di. . . Uccidere e catturare l'anima del morto, per questo motivo possedevano una falce. Reiko era nata prima di Yuri, di poco secondi, ed era più ingamba di suo fratello. Erano gemelli ma Reiko era. . .  Più intelligente. Più esperta. Più educata. Più coraggiosa. Lei era. . . 

<<Io morirò, quindi Satoru non raggiungermi>> Mi disse Reiko facendo comparire una falce. La guardai con gli occhi sgranati. Eravamo fuori, nella piccola città della suo clan, ormai deserto. Io, come i miei compagni, indossavo l'uniforme della scuola, quello era il nostro ultimo giorno. Era arrivato il momento di combattere contro non Yuri, ma qualcuno di più forte e spaventoso. <<Cosa stai dicendo?>> Chiesi perplesso <<il mio clan non può esistere, ed io sono tutto il mio clan, sono la nipote del creatore. Sto solo dicendo che io non posso andare avanti, ma voi si. Grazie mille per il vostro aiuto e supporto, ve ne sono grata.>> Si inchinò davanti a noi. 

Suguru ed io ci scambiammo sguardi confusi, ma soprattutto tristi. <<Io ti proteggerò. . .>> 

Mi fermai, sentendo improvvisamente un dolore acuto nello stomaco. Reiko trasalì, come gli altri. Dietro di me c'era un uomo robusto con capelli neri come la pece, con una cicatrice nel labro. <<Per caso. . . Ti ho già visto da qualche parte?>> Chiesi al uomo. Ello sorrise <<non pensarci troppo. Nemmeno io sono il tipo di persona che ricorda il nome di un tizio qualsiasi.>>

Suguru corse verso di noi facendo comparire una maledizione contro quel tipo. Stacco l'arma da me. <<Satoru!>> Suguru corse verso di me. Io ero inginocchiato, leggermente dolorante. Fermai Suguru con un gesto della mano <<. . . Va tutto bene. La mia tecnica maledetta non ha fatto in tempo, ma lui non ha colpito nessun organo vitale. . . Ed io ho rinforzato la mia energia maledetta in modo da assicurarmi che la sua spada non causasse ulteriori danni.>>

Mi alzai lentamente, con lo sguardo di Suguru puntato su di me. Reiko mi guardò solo per un attimo poi indietreggio lentamente <<sto bene>> dissi guardando la maledizione che aveva inghiottito l'uomo. <<Non abbassare la guardia!>> Urlò Suguru correndo verso Shoko e Reiko. 

Tolsi gli occhialini <<con chi credi di parlare?>> Borbottai sorridendo. Dalla maledizione fuori usci una lama, squarciando lo stomaco. Da li usci l'uomo, con una specie di maledizione intorno al corpo. 

E' una spada diversa rispetto a quella di poco fa. . . Pensai cominciando a sentirmi male, . . .E da dove è spuntata quello spirito maledetto avvolto attorno al suo corpo?

L'uomo rimase a guardarci con poco interesse, ma appena vide Reiko si accese un scintilla nei suoi occhi. <<Reiko Kobayashi. . . Non pensavo fossi tu. Ma dalla descrizione fatta da Yuri, posso credere di averti trovata. Capelli lunghi, occhi verde petrolio? Beh in realtà sei molto simile a tuo fratello, quindi è facile individuarti.>> 

Puntò la spanda contro di lei <<mi rende molto triste però che tu debba morire. So che sei molto forte, magari potevi diventare, tra qualche anno, la stregona più forte di tutti i tempi.>>

Un folata di vento comparve sopra di noi, facendoci chiudere gli occhi. Apri, un occhio, e notai che l'uomo non era più in aria. Mi girai di scatto, vedendo che lui era contro Reiko. No, anzi. . . Contro Yuri. 

<<Toji lei combatterà solo contro di me!>> Gli urlò contro Yuri. Aveva anche lui una spada in mano.  <<Ascolta Yuri, tua sorella è troppo forte per te. Lei, a differenza tua, non ha bisogno di catturare anime per vincere contro un tipo come me. Ti conviene lasciarmela uccidere.>>

Yuri non lo ascoltò. Gli voltò le spalle dirigendosi verso sua sorella. Con un movimento svelto i due gemelli si ritrovarono in alto a combattere. Combattevano con estasi. 

L'uomo sospirò <<a quanto pare mi devo occupare prima di te>> disse con tono annoiato. Poi sorrise prendendo altre due spade dalla bocca della sua maledizione. Suguru e Shoko erano scomparsi, sicuramente erano andati a combattere contro gli scagnozzi di Yuri.

<<Dai sarà divertente. . . Dico bene?>> Dissi sorridendo, scanagliando contro di lui una quantità esagerata di energia malefica. 

Salì sopra un tetto, impugnò bene le spade, correndo, poi, verso di me. Cercava di colpirmi con quelle lame appunti. Feci la stessa cosa di prima. Lo feci sbattere contro una casa, rompendo il muro. Stetti per dire una battuta saccente, ma mi accorsi che non era più li. 

Sudavo dalla stanchezza. Dov'è finito? Pensai perplesso. Mi misi in posizione. Piegai leggermente i ginocchi, aprendo le mani davanti a me <<non ho altra scelta>> borbottai. 

Tecnica di rotazione, massima emissione di energia maledetta. Bagliore azzurrò!

Distrussi tutte le case, creando un cerchio perfetto attorno a me . Dopo un po' comparvero un sacco delle teste di maledizioni volanti. 

<<Capisco, le sta usando per confondere le acque.>> Non potevo localizzarlo, la mia visuale era bloccata. Pensavo di usare il bagliore azzurro. Ma poi un pensiero mi germoglio in testa. 

No, il suo obbiettivo è. . . Reiko. Mi girai e vidi l'uomo dietro di me con una sola spada. La impugno per bene, e mi infilzò il collo e con forza la trascinò giù verso le mie gambe. Aprendomi cosi lo stomaco. Caddi a terra.

<<Sto iniziando a. . . Ricordare come si fa. Sai. . . Non è Yuri ad avermi detto di uccidere la ragazzina. Ma è stato quel vecchio di suo nonno. . .>>

Me: 

Ciaoo. Sto già anche scrivendo una seconda storia: L'occhio d'oro. È una storia simile a QUESTO CANTO SELVAGGIO. Per favore di leggete anche la mia seconda storia. Scusate per gli errori. L' altra è scritta moooolto meglio, essendo che questa è una FF, la scrivo in modo molto frivolo, l' altra no. Ciaooo :)

Il clan delle anime catturate// Gojo × ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora