23) l'uomo dalla grande forza

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Pov; Gojo

<<No, non possiamo farlo!>> Sbraitò Shoko in piedi nella stanza. Neko stava spiegando il modo per scambiare la sua anima con quella di Reiko. Neko  avrebbe come vagato nel paradiso per cercare Reiko, per poi toccarla e farla trasferire nel proprio corpo. In cambio di una sola cosa. Neko sarebbe dovuta andare all'inferno e rimanendoci per sempre.

E aveva bisogno dell'aiuto dei due stregoni per ottenere il consenso di entrare dalla porta del paradiso. Ovvero essere sorvegliato da due esseri molto potenti che lo circondavano. Usando anche l'aiuto di una barriera, per eventuali problemi.    

Ma a Shoko non piaceva l'idea, e forse aveva ragione. <<Reiko non lo avrebbe mai accettato. Sapete come era fatta, a lei non sarebbe piaciuta l'idea. Poi l'anima deve accettare di entra nel tua corpo, e sicuramente Reiko non lo farà mai.>>

Shoko aveva ragione. Non lo avrebbe mai accettato. Reiko era fin troppo gusta con gli altri, e a Neko voleva molto bene.

Ma non potevo lasciarla andare via, volevo rivederla con tutto il cuore. Neko rimase in silenzio.

Eravamo nella stanza dove Shoko vivisezionava i corpi, ed eravamo seduti in delle sedie davanti a lei. <<Adesso non voglio parlare di questo. Anzi preparati per sta sera, Satoru>> disse Shoko guardandomi.

Io mi alzai dalla panca annuendo <<hai ragione, Neko posso farti una domanda?>> Chiesi notando l'espressione assente.

Ella annui rimanendo con lo sguardo basso.

<<Tu non sei sempre stata un angelo, giusto?>>

Neko sgranò gli occhi guardandomi, molto sorpresa. Ma poi, appena ispezionò il mio volto per bene, diminuì la larghezza dei occhi rimanendo con un viso senza emozioni. Ella annui guardando altrove. <<Ci racconti la tua storia, Neko?>>

Neko rimase in silenzio per molto tempo. Shoko mi affiancò dandomi una pacca sulla spalla, sussurrandomi all' orecchio che forse era meglio non fare una domanda tanto personale. Ma Neko cominciò a parlare.

<<Ero un umano, nato nel 1897. Ero un membro del clan delle anime catturate. E l'angelo custode della famiglia della creatrice del clan, era morto scambiando la sua anima con l'uomo più forte della famiglia, morto in una battaglia. Io ero stato scelto solo per sostituirlo. Non volevo diventare quel mostro, non volevo cambiare aspetto, voce, sesso e personalità. Ma non potevo scappare. Mi avevano scelto. Dovevo abbandonare la mia famiglia, i miei amici e la persona che amavo. Emilia, la donna della mia vita. Ella aveva promesso che mi avrebbe aspettato tutti i giorni a casa. Se mai sarei tornato a casa mia, lei mi avrebbe aspettato e mi avrebbe accolta a braccia aperte.>>

Shoko rimase in silenzio, ma sapevo che dentro di lei era più che sorpresa. Stava parlando di se se stessa in modo maschile. Lui era un ragazzo con dei sentimenti calpestati, lui era un ragazzo con senza più niente da poter combattere.

<<Ma tu come ti chiami veramente?>> Gli chiesi serio, anche se dentro di me ero molto perplesso e contento di aver scoperto la verità su di lui.

Mi guardò sorridendo <<io mi chiamo Hiroki, l'uomo dalla grande forza.>>

Il clan delle anime catturate// Gojo × ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora