13) Paura

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Pov; Gojo

Una settimana. Era passata una settimana da quando Yuri e i suoi scagnozzi non erano venuti ad uccidere Reiko. Quello mi preoccupò molto, avevo il pensiero che sarebbe successo qualcosa di davvero grave, da li a poco. 

La sensazione di pericolo la sentivo ogni giorno. Avevo la sensazione di. . . Paura. 

Reiko, lei sarebbe potuta morire, per colpa mia, se non l'avrei protetta. 

Accarezzai la sua guancia morbida. Stava dormendo tranquillamente. Ma io non lo ero per niente. Sentivo la tensione nelle strade, nelle persone, nell'aria. Anche se c'era un sole accecante.

Sentivo una energia provenire da lontano, molto lontano. Era cosi potente che si sentiva ovunque. Era davvero inquietante. Sicuramente anche Reiko la sentiva, ma voleva fingere di niente. Anche se quella energia si trattava di Yuri. 

Mi senti pervadere da una sensazione di tristezza. <<Vincerò, e ti sposerò, Reiko. Io ti sposerò a tutti i costi>> le promisi sussurrandoglielo nell'orecchio, abbracciando il suo corpo caldo.

Mi alzai di scatto, dopo aver sentito una voce maschile, che non conoscevo, dire: <<allora sei tu.>> 

<<Chi va la?>> Dissi stringendo i pugni. Sentivo rumare di passi pesanti e di porte aprirsi. E era allora che senti, una energia cosi potente che feci fatica a stare in piedi. 

Caddi in ginocchio sentendo le mie forze abbandonarmi. Mi veniva da vomitare, sembrava di essere soffocato in mare. 

<<Gojo Satoru, mi fa piacere vederla. Vedo che si sta prendendo cura di mia sorella. La cosa mi rende molto contento. Però adesso devo uccidere Reiko, spero non le dia troppo fastidio, Gojo-san>> Fece comparire una falce, simile a quella di Reiko.

L'avvicino al collo di sua sorella. Era incappucciato e non riuscivo a vedere la sua espressione.  Io non riuscivo proprio a muovermi. Per quanto mi dimenassi. <<Allora sei qui>> la voce di Reiko comparve dal nulla. Lei non era più nel letto, ma dietro Yuri con anche lei una falce in mano, puntandogliela nel punto dove l'aveva puntata lui. 

<<Sei diventata forte, Sorella>> disse Yuri rimanendo fermo nella sua posizione. <<Neanche Gojo Satoru è riuscito a rimanere in piedi sentendo la mia energia, ma tu ci sei riuscita. Questo ti fa molto onore. Peccato però che non hai fatto tu il patto si sangue con nostro nonno. Mi chiedo il perché visto che tu sei nata prima di me.>>

<<Solo di sei secondi. Poi io. . . Sono una ragazza, nessuno potrà mai dare il comando ad una femmina.>> 

<<Vero, ma io lo avrei fatto. Solo perché sei tu.>>

La loro conversazione finì in un silenzio imbarazzante. Yuri si alzò lentamente, la sua energia stava come scomparendo. Era una cosa davvero strana. 

Mi sentivo meglio, potevo muovermi. Ma appena mi girai, vidi Yuri abbracciare Reiko. <<Andra tutto bene, tu devi solo uccidermi e tutto questo si risolverà>> le disse passandole una mano trai i capelli. 

<<Ma stai attenta, c'è un uomo strano che ti sta cercando. Non so bene il motivo, ma devi sopravvivare. Sorellina>> dopo quella frase scompari con una velocita estrema. 

Guardai Reiko con gli occhi spalancati. <<Cosa significa?>> Borbottai perplesso. Reiko sospiro. 

A quel punto entrarono Suguru e Shoko. <<State tutti bene?!>> Chiesero in coro <<c'era una energia tanto forte da far paura, non riuscivamo a stare in piedi>> disse Suguru con tono serio. 

<<Vi devo parlare>> disse Reiko interrompendo i pensieri dei miei compagni. 

<<Ma dovete giurarmi che non mi giudicherete>> Annuimmo tutti e tre molto perplessi.

Eravamo in soggiorno, seduti tutti guardando insistentemente Reiko davanti a noi a capo chino. Neko era venuto ad accertarsi che stessimo tutti bene, poi tornò dal vecchio. 

<<Non è Yuri a cercare di uccidermi, ma un uomo forzuto dai capelli neri. E' ingaggiato da qualcuno, non so da chi. Ma so che si chiama Toji Zenin.>>

Me:

Ciaooo. Scusate se è corto. Cia vediamo. Ciaooo :)

P. S. Scusate per gli errori.




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