-Tutto okay?- aveva lo sguardo fisso su di me.
-Me lo stai chiedendo davvero? Non sto capendo più nulla..- tirai su col naso.
-Lo sai chi sono io?- aveva una voce calma e delicata.
-Sei Robert vero?-
Lui annuì.
-Cosa ci fai qui?- gli chiesi.
-Io abito qui, non ti ricordi?-
Annuii.
Accennai un mezzo sorriso.
-Perchè tu e Calum vi siete picchiati?-
-Ascolta, conosco Calum dapprima che voi due faceste amicizia, ti ricordi quando mi parlavi di lui? Ero geloso ed in pensiero per te perchè non è un bravo ragazzo, non si parla bene di lui da queste parti-
Luke mi scostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
-Sai che non devi ubriacarti ed andare alle feste-
Non calcolai nemmeno un pò l'ultima frase che mi disse perchè stavo ancora pensando a ciò che avevo sentito poco prima, era geloso di me?
-Eri geloso di me?- le parole mi uscirono di bocca senza nemmeno rendermene conto, non volevo chiedergli una cosa simile.
Un piccolo sorriso si disegnò sul suo volto.
-Certo, perchè no?-
-Cosa vuoi dire?-
-Petra, tu mi piaci ed è normale che io sia geloso-
Divenni paonazza.
-Mi dispiace- riuscii solo a dire.
-Ti dispiace per cosa?-
-Oggi Cal mi ha baciata, però io non sapevo cosa stesse succedendo perchè ero ubriaca..-
-Si, come al solito-
Lo guardai male, poi continuai -Però a me piaci tu, anche dopo tutte le litigate e le cazzate che solo successe, anche se ti eri messo con la mia migliore amica tu non mi avevi smesso di piacermi-
Mise il suo braccio sulle mie spalle e mi attirò a sè.
-Che vita sarebbe senza un pò di brio?
-Avrei preferito che Giselle e Calum non si mettessero tra di noi-
Ad un certo punto vidi arrivare un'ambulanza.
Mi alzai di colpo dalla panchina e fissai Luke, poi corsi all'interno del locale nel quale poco prima erano entrati i medici.
Vidi che i medici stavano mettendo Calum su una barella, aveva un occhio nero e dalla bocca gli usciva sangue.
Per terra era tutto rosso.
Poco dopo, Luke arrivò al mio fianco.
-Lo volevi uccidere?!- dissi a Luke sottovoce con una mano sulla bocca per soffocare l'ansia.
-Ho visto che ti ha baciata, questo è bastato per far traboccare il vaso-
Gli feci un debole sorriso malinconico, poi presi la sua mano ed entrammo nell'ambulanza che ci portò all'ospedale.
-Dove restare nella sala d'aspetto, vi informerò quando potrete fare visita al paziente- la voce dell'infermiera era mascolina e decisa.
Guardai l'orologio, erano le due del mattino.
Presi il telefono e scrissi un messaggio a mia madre.
"Non torno a casa stanotte, è successo un casino e sono in ospedale con Calum, il figlio della fidanzata di papà. Io sto benissimo, lui non molto. Resterò qui a dormire, ti voglio bene a domani."
Luke si avvicinò a me e mi abbracciò.
-Siediti e dormi, se succede qualcosa ti sveglio-
D'un tratto la porta principale dell'ospedale si aprì ed entrò Ashton nero di rabbia.
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imessage.~l.h.
Short StoryAnonimo: Dolcezza, come mai il tuo numero è su uno sporco specchio del bagno di una discoteca? Petra: Cosa?! Anonimo: Petra, dovresti farti amicizie migliori.