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-Non mi interessa ciò che vuoi dirmi, Petra- Non mi stava nemmeno guardando in faccia, come se non gli importasse davvero di ciò che volessi dirgli.

-E' import..-

-Non mi importa- Mi guardò in cagnesco, aveva uno sguardo deluso e arrabbiato, non sapevo che parole usare per far tornare la situazione tranquilla.

Sospirai.

-Ma ti rendi conto?! Eri con me ieri e visto che era arrivato Luke te ne vai con lui dopo che mi ha tempestato di pugni?! Fanculo Petra-

Stava urlando, chiunque avrebbe potuto sentirlo sul piano e sapevo che Luke sarebbe entrato presto nella stanza.

-Cal, calmati, perfavore-

-Oh, non dirmi di calmarmi, ora ritornatene dal tuo ragazzo-

Cercai di avvicinarmi al suo letto per prendergli la mano, ma lui spostò velocemente la sua e si alzò.

-Vattene, non voglio più avere a che fare con te, cazzo, tu mi piacevi e Luke deve sempre farsi i cazzi degli altri- Strinse i pugni.

-Cosa intendi?-

-Prima andava tutto benissimo senza di lui, io e te stavamo bene insieme, non credi?-

Annuii.

-Ti ho portata fuori a ballare perchè volevo farti conoscere ai miei amici, perchè per me tu eri importante... vattene-

Avrei voluto che continuasse a dirmi tutto ciò che provava, tutto ciò che voleva dirmi, ma non fu così.

Uscii dalla stanza e chiusi la porta.

Si erano già formate le lacrime sugli occhi, ero molto emotiva.

Luke era seduto su un divano rosso sul lato opposto della stanza di Calum, mi vide e si alzò per venirmi incontro.

Appena vide i miei occhi disperati cambiò espressione e mi abbracciò senza dire nulla.

Dopo circa un minuto parlò.

-E' successo qualcosa che devo sapere?-

Scossi la testa chiudendo di più gli occhi e abbracciandolo più forte.

-Sapevo che non sarebbe stato facile, sai?-

-Lo so, ma volevo provarci... non mi ha fatto nemmeno parlare-

-L'ho sentito urlare, sarei entrato ma poi ho ripensato a te e ho aspettato-

-Grazie, Cal non sarebbe capace di alzarmi le mani addosso-

-Non gli conviene, lo sai-

Sospirai e mi sciolsi dall'abbraccio, gli presi la mano e lo condussi al bar dell'ospedale che era davanti ad una magnifica fontana immersa nel verde degli alberi e del prato curato alla perfezione.

-Ti devo dire una cosa-

Ci sedemmo ai tavolini e Luke ordinò due Schweppes con una fetta di limone.

-Ti ascolto-

-Mentre Cal urlava, ha detto che gli piaccio e pensa che lo abbia "tradito- Mimai le virgolette.

-Voi non stavate insieme- Non alzò gli occhi dalla sua bevanda.

-Infatti-

-Dovete chiarire questo particolare, perchè non voglio dividerti con nessuno- Sghignazzò e mi attirò a sè.

-Sei mia e basta- Disse prima di darmi un caloroso bacio sulla tempia sinistra.

Sorrisi senza dire nulla.

Circa cinque minuti dopo vidi arrivare Sophie e mio padre verso il nostro tavolino, lei non era molto felice e non toglieva lo sguardo da Luke, era arrabbiata, Calum aveva detto qualcosa e di certo non era qualcosa di buono.

imessage.~l.h.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora