-Petra- sentii una voce ovattata e una mano possente che mi scuoteva il corpo.
Mi lamentai un pò e subito dopo mi stropicciai gli occhi, li aprii e vidi mio padre.
Era sempre stato un pò originale nel conciarsi ma ora era davvero strano, si era fatto crescere la barba e aveva raccolto i capelli con un elastico, sul capo aveva un vecchio berretto degli Yankee blu sciupato, ai piedi i suoi stivali preferiti e sul volto aveva disegnato un segno di preoccupazione.
Al fianco di mio padre c'era la sua fidanzata truccata alla perfezione, a mio parere non era il tipo di mio papà.
-Dov'è Calum?- La donna pareva molto spaventata e sul suo viso era comparso un sorriso triste che un pò mi ricordava Cal.
-L'hanno portato dentro, l'infermiera mi ha detto che appena potremo fargli visita ce lo comunicherà-
La donna sospirò -Io sono Sophia, ti ricordi di me?-
E come potrei dimenticarmi della donna che ha portato via mio padre di casa?
Annuii.
Mio padre spostò lo sguardo da me a Luke e subito lo guardò in cagnesco, poi mi fece cenno di spostarci verso le macchinette del caffè per parlare privatamente.
-Petra, vorrei sapere cosa è successo, ma prima voglio che tu mi dica chi è il ragazzo-
-E' Luke, un amico. Comunque, Cal mi aveva invitato con un amico in discoteca, mi aveva fatta ubriacare e sai che quello è il mio punto debole , dopo un po ha iniziato a pomiciare e mi baciò, Luke lo vide ed iniziarono a picchiarsi- Dissi tutto d'un fiato ed accorciando ciò che era successo il più possibile, in fin dei conti era mio padre e a lui avevo sempre detto tutto.
Fin da piccola io e mio padre siamo sempre stati legatissimi, era come il mio migliore amico a cui dicevo tutto e lui mi dava sempre buoni consigli su come affrontare certe situazioni, ma ora che ha cambiato vita e se ne è andato è cambiato tutto.
-Beh, se questo Luke ha messo le mani addosso a Calum per un bacetto, di certo solo amici non siete. Petra, son tuo padre e ti capisco al volo e mi ricordo benissimo che quando avevi conosciuto Calum ti eri trovata splendidamente con lui- Mi diede un buffetto sulla guancia.
-Ho parlato con Luke e lui lo conosce bene, Calum non è come davvero si mostra a voi, però penso che non voglia che Sophia lo sappia-
-Già..-
-Non dirle com'è davvero, per favore-
Lui annuì e mi abbracciò forte, mi erano mancati i suoi abbracci caldi.
Una volta sciolto l'abbraccio tornammo da Luke e Sophia.
Mentre io e mio padre stavamo parlando, Sophia stava discutendo con un'infermiera ed appena li vidi girarsi verso di noi avvertii un tuffo al cuore, vederla con le lacrime agli occhi e disperata mi fece sentire in colpa per ciò che era successo e terribilmente male.
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imessage.~l.h.
Short StoryAnonimo: Dolcezza, come mai il tuo numero è su uno sporco specchio del bagno di una discoteca? Petra: Cosa?! Anonimo: Petra, dovresti farti amicizie migliori.