Capitolo 11.

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I giorni successivi li passai, a casa, non avevo forza ne voglia,per andare a scuola.
E avevo evitato Harry in tutti i modi possibili. Chiamate, messaggi. TUTTO. Non riuscivo a realizzare. Mi piace così tanto come persona e mi vuole bene, ma io (come ha detto Letizia) sono troppo inferiore a lui, per frequentarlo, anche solo in amicizia.
Decido di scendere e andare nella biblioteca di casa. Alla ricerca di un buon libro, cercando e cercando, trovo un libro di Lisa Nichols.
Inizio a leggere il primo capitolo. E mi rendo conto di mon sapere neppure il titolo.

"Eccolo, LA LEGGE DELLA DETERMINAZIONE" leggo sussurrando, come se fosse un segreto, inconsciamente sorrido.
Ma il sorriso svanisce, quando il cellulare inizia a vibrare e vedo l'emittente HARRY.
Iniziamente lascio squillare, poi mi arrendo e rispondo.

"Parla" dico in modo duro senza espressione, quasi scocciata.

"Chiara, mi hai fatto preoccupare-"

"E per cosa, sto bene, ora puoi attaccare"

"No, voglio parlare con te"

"Ma io no" detto questo chiudo la chiamata. Un senso di vuoto si impossessa di me. Quel ragazzo mi fa tanto bene quanto male.
Non sono più concentrata, per andare avanti a leggere. Così vado di sotto in soggiorno.

"Buongiorno" saluto mia mamma.

"Chiara, non sei andata a scuola? Come mai?"

"Non sto bene..."

"Oh.. allora riposati, ti porto un thé ok?"

"Grazie" dico sorridendo il più sinceramente possibile.

Vado in camera mia, mi infilo sotto le coperte e penso a tutto ciò che è successo. Harry, mi ha difesa, mi ha protetta, non ha commentato, non mi ha fatto sentire un totale disastro.
Harry, è speciale tutto qui.

"Chiara, posso entrare?"

"Certo!"

"Ecco tieni e... hai visite"

Faccio il broncio. E faccio cenno a mia mamma di fare entrare chiunque sia.

"Ciao" senza alzare lo sguardo, riconosco quella voce.

"Harry" sussurro.

"Perché sei qui?"

"Ehm.. io vi lascio soli, Chiara, se hai bisogno chiama" dice mia mamma uscendo dalla mia camera.

"Harry, va via, per favore"

"No, dimmi perché mi eviti, e perché non mi consenti di esserti accanto"

"Harry, Letizia,ha ragione ok?! Tu sei troppo per me, sono uno sbaglio della tua vita!" Inizio ad urlare.

Harry si avvicina di più a me, prende le mie mani tra le sue.

"Chiara, non pensarlo ok? Tu mi piaci, ok? Da quando ti ho visto ho capito che eri diversa dalle altre-"

"Ovvio, le altre sono magre, alte e belle-"

"No perché tu sei perfetta, per me"

"Harry, non provare compassione per me"

"Non è compassione, credo abbia un altro nome, Chiara, ascolta io voglio stare al tuo fianco sempre, tutti i giorni. Voglio poterti dire, che sei perfetta e che ti proteggerò, che sei la mia cucciolina"

"Smettila, mi fai piangere"

"Allora, prendi fazzoletti, non ho finito. Ci conosciamo da poco è vero. M sento che la nostra amicizia è così oltre la nostra conoscenza che non possiamo fare a meno l'uno dell'altra. E ti prego, esci con me sii mia amica, la mia ragazza, quello che vuoi essere, perché l'importante è che tu sia presente nella mia vita ok? E ora, permettimi, di abbracciarti, darti un bacio e crescere con te"

"Sei uno stronzo lo sai?"

"Hai capito ora?"

Feci cenno con la testa, mi catapultai addosso ad Harry, il quale mi strinse in un abbraccio caloroso e amorevole. Mi prese il viso delicatamente, i nostri sguardi, si icrociarono e le nostre labbra si toccarono e si fusero in una cosa sola, e quel bacio sarebbe stato indimenticabile, perché è stato il mio primo bacio.

You are a perfect girl (for me)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora