Capitolo 7.

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Abbiamo tutti dei sogni, c'è chi sogna diventare astronauta, chi sogna diventare modella, chi un lottatore di wrestling, chi.. bhe dipende sempre.
Ma a volte c'è gente che sogna solo di inserirsi nella società, di essere accettata, senza doversi sentire nel luogo sbagliato, quando vai a fare compere con le tue migliori amiche che sono tipo wow e tu sei chiatta e non vuoi provare niente. Perché provi vergona per il tuo corpo o il tuo comportamento, insomma te stessa.
Abbiamo tutti sogni diversi, a volte impossibili e infantili come potre trovare l'amore della tua vita per strada.

Mentre pensavo a questo, qualcosa mi fece ricordare di Harry, lui non mi vedeva, chiatta, bassa, stupida, pazza o tuttp quello che sono per lui ero solo Chiara, senza nessun appellativo.
Pensai, alla sua proposta e decisi di accettare. Così lo chiamai.
Andai sulla rubrica cercando il suo nome.
Squillo due volte e al terzo rispose.

"Pronto? Chiara?"

"No la fata madrina, si!! Sono io!!"

"Mi fa piacere ascoltarti"

Arrossii leggermente per quelle parole.

"Grazie, comunque ti ho chiamato per accettare la tua proposta di ieri".

"Wow, cos-davvero?"

"Sì, come mai così sorpreso"

"Non, so ieri eri così, titubante e.. pensavo non avresti accettato, tutto qui"

"Beh, ho cambiato idea" dissi sorridendo leggermente.

"Ok allora preparati vengo da te tr mezz'ora, se mi dici l'indirizzo"

"Da dove ci scontriamo sempre, sempre dritto, l'ultima casa a destra è la mia"

"Ok allora, a dopo".

Dopo quelle parole andai in bagno feci una doccia veloce. Tornai in camera mia, per scegliere l'abbigliamento. Ho preso jeans, una maglia larga che non fa vedere le mie forme imperfette, e le mie amate DC.
Vado nuovamente in bagno, per adornare, il tutto con un velo do trucco. Mi guardo allo specchio e sono pronta, prendo il cellulare. Scendo in cucina e aspetto che arrivi Harry.
Dopo circa, 5 minuti sento il campanello.

"Ciao"dissi aprendo la porta con un sorriso.

"Wow, sei bellissima"

"Certo, quante castronerie, dici!"

"È la verità! Comunque andiamo?"

"Si,ma... dove?"

"Dove vuoi andare?"

"Mmm... non so scegli tu"

"Ok, allora al cinema?"

Annuisco solo e salgo in macchina. Il tragitto non è molto lungo. E dopo circa una mezz'ora siamo giunti a destinazione.

"Possiamo vedere, Se Dio vuole?"

"Ne ho sentito parlare bene, ok"

Prendiamo i biglietti e ci dirigiamo in sala. Dopo una lunga pubblicità ecco che inizia il film.
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Sto piangendo come una disgraziata ed Harry si volta per guardarmi poggia con delicatezza la sua mano sulla mia guancia e i nostri occhi si fondono in unico colore, così forte, così potente, così vero che non riesco a reggere lo sguardo e lo distolgo alzandomi e andando di nuovo verso la macchina.

You are a perfect girl (for me)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora