Harry a quanto pare decise di portarmi in bel posto me lo avesse detto mi sarei vestita adeguatamente.
Mi sentivo così fuori luogo e in imbarazzo. Tutto quello che è successo prima. Iniziai ad agitarmi. Magari gli faccio pena? Magari, non gli interesso e io mi illudo. Pensavo alle cose peggiori, quando parlò."Chiara, rilassati, non mi vergogno, anzi non vorrei essere in altro luogo se non qui con te. Te lo dimostro; dammi la mano..."
"Cos-no!"
"Vuoi che ti prenda in braccio?" Disse con aria di sfida.
"E che mano sia" dissi sorridendo.
Mi prese per mano e mai mi sentii così in imbarazzo se non per la figura di oggi all'uscita.
"Rilassati!, non mordo!"
"Ci mancherebbe altro è solo che tu sei cosi bello e io..."
"Pure, tu anche sei molto bella"
Ero di nuovo in imbarazzo, che giornata, mi ero resa conto solo ora di quello che avevo detto ed ero diventata viola.
"Scusa io.."
"Tranquilla, non hai detto niente di male. Ecco siamo arrivati. "
Era un locale piccolo, ma molto accogliente. una dolce signore anziana si avvicinò al nostro tavolo per prendere le ordinazioni.
"Allora, per me" disse Harry leggendo ancora il menù.
"Per me, una zuppa di pesce"
"Per me una semplice insalata"
"No, sta scherzando per le una tagliata, cottura media con vedure alla griglia".
Io sorrisi alla donna. E quando fu abbastanza lontana mi rivolsi ad Harry.
"Sei scemo?!?!"
"No perché?"
Non sapendo cosa dire, guardai il tavolo apparecchiato che al momento trovavo interessante.
"Chiara, non devi non mangiare per piacere agli altri ok?"
Mentre diceva qualla frase mi prese le mani e le fece intrecciare con le sue a quel gesto avvampai."Tu non sei come loro ti definiscono, tu sei formosa, le tue sono curve ok?"
"Lo dici per compassione..."
"No e te lo dimostrerò ogni giorno della mia vita".
"C-c-cosa?"
"Voglio essere per sempre il tuo migliore amico. Ti conosco da poco ma sei speciale e diversa.. mi piaci come persona" disse abbozzando un sorriso che stranamente riuscì a scaldarmi il cuore e a calmarmi.
Le portate arrivarono ed io alternavo lo sguardo tra Harry e il mio piatto.
"Mangia!"
"No"
"Perché?"
"Sono vegetariana" dissi alzando lo sguardo su di lui cercando di non ridere per la razzata appena detta.
Non riuscii a trattenermi e scoppiai a ridergli in faccia."Chiara, mi hai fatto prendere un colpo!" Disse anche lui ridendo.
"Ti sembro una vegetariana?"
"No, mi sembri bellissima quando sorridi però"
"La smetti?" Dissi guardando il mio piatto ancora intatto.
"Di fare cosa?"
"Quella cosa con gli occhi, e dire quelle cose.. mi metti a disagio"
"Ma è la verità"
"La risposta è... FALSURA!"
Ci guardammo ancora per un po' negli occhi e iniziammo il nostro pasto.
Il pranzo in quel bellissimo locale lo passammo bene a ridere e scherzare. A volte Harry se ne usciva con farsi lusinghiere e non mi dispiaceva così tanto.Stavamo passeggiando per un viale quando in lontananza intravedo una figura fin troppo famigliare. È Letizia, mi odia non so cosa le abbia fatto lei è molto sicura di se, o almeno lei così vuole mostrare.
"Chiara! Lui chi è?"
"Oh, puttana, che cazzo vuoi" pensai.
Eravamo ancora lontani così dissi ad Harry di fare finta di niente. Ma mi chiamò nuovamente.
"Chiara! Non senti?"
"I mosconi e le galline le ignoro" dissi fingendo una finta tosse.
"Cosa?"
"Niente!"
"Chi è lui?"
"Un'amico"
"E ha il coraggio di uscire con te, nonostante lui sia così bello?"
Non sapevo cosa dire, aveva ragione, io non sono alla sua altezza ne come amica ne come niente.
"Senti, ragazzina, che cazzo vuoi è? Perché la importuni così? Che ti ha fatto? E poi io scelgo di uscire con chi voglio e sarai anche bella, ma con te non uscirei nemmeno se fossi solo io e te sulla terra, e i tuoi amici ti stanno così attaccati solo perché le gambe le apri bene e forse anche troppo!!!" Harry diede sfogo alla sua collera e con quel discorso mi prese per mano e mi accompagnò fino alla sua auto.
Una volta in macchina, ci fu silenzio che però Harry volle interrompere."Dove vuoi che ti porti?"
"A casa" dissi fredda e guardando fuori dal finestrino.
Harry notò il mio comportamento stano freddo e distaccato, ma non replicò.Una volta giunti a casa, mentre scendevo dall'auto, Harry mi prese per il polso.
"Chiara, ti voglio bene" detto questo si avvicinò un po' e mi diede un leggero bacio sulla guancia. Lo guardai e scesi dalla macchina.
Arrivata a casa, corsi subito in camera mia mi buttai a peso morto sul letto misi la faccia sotto il cuscino e iniziai a piangere e iniziai a pensare che forse Letizia aveva ragione che Harry era troppo per me e io non potevo competere con nessuno tanto meno con lei.
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You are a perfect girl (for me)
FanficSiamo in una società in cui il peso conta sempre, il peso della merce, il peso di un preciso prodotto, ma anche il peso delle persone e solo quando non avremo quei chili che alla società danno fastidio, inizieremo a essere accettati. Lei una ragzza...