capitolo sei

324 13 2
                                    

sono passati alcuni giorni,la partita con la salernitana è andata un po' male ma è solo rimandata a giov....ma aspetta, oggi è giovedì!!
faccio mente locale per capire dove sono e mi ricordo di ieri sera.

Flash Back della sera prima

sono le 18:30 e siamo appena saliti sull'aereo.
gio si siede vicino a me e lo vedo molto strano.
"gio,tutto okey?" gli chiedo un po' preoccupata.
"sono molto in ansia per domani e l'aereo mi ha fatto venire ancora più ansia. non so sei hai capito" dice quasi tremando.
"ho capito,avevi già un po' di ansia e adesso che questo aereo ci porta lì hai ancora più paura" dico capendo cosa volesse dire e lui annuisce.
lo faccio appoggiare sulla mia spalla e si addormentata.

dopo un po', nelle sedie di fianco si siede giack
"cosa gli è successo?" dice vedendo gio appoggiato sulla mia spalla
"ha paura per la partita e l'ho fatto appoggiare" rispondo alla sua domanda.
mi guarda,lo guarda,ci guarda e dice
"quando lo rendete ufficiale?"
"non lo so ma avvicinati che ti racconto questa cosa" dico per farlo avvicinare.
non gli ho raccontato cos'è successo quando ero a casa sua quindi glielo racconto adesso.
"allora,praticamente quando sono andata a casa sua-"
"carlotta,se devi raccontare le cose tue e di giovanni a giack fallo dopo" dice mio padre interrompendomi e tutti si girano
"fatti i fatti tuoi luciano spalletti" dico per poi accorgermi degli altri
"anche voi,pensate ai fatti vostri" dico per poi continuare a raccontare l'accaduto ma essendo che c'era qualcuno che sentiva ci organizziamo per parlare meglio dopo.

arriviamo alle 20:30 e in hotel ci fanno stare con le stesse persone dell'altra volta.
posiamo le valige e scendiamo giù.
appena siamo nella hall dico
"io non ho fame" ma giack non capisce e lo urto con il gomito
mi guarda storto e dice "oh...neanche io ho fame,il mal d'aereo mi ha chiuso lo stomaco." per pararsi il culo dice una stronzata ma può essere credibile

mentre saliamo le scale sentiamo dire da matteo "si ma non stiamo più alle medie che fate gossip"
"matteo,non rompere" gli dico facendogli un brutto segno con la mano.
siamo quasi alla fine della rampa che sento dire
"giovanni,sai qualcosa?" gli chiede mio padre
"no,per questa volta non so niente" dice e questa volta mi para il culo lui.
gli mando un messaggio per ringraziarlo e lui si gira verso di me minimando con la bocca un "prego".

io e giack saliamo le scale di fretta e appena arrivati nella stanza gli racconto tutto molto meglio.
"quindi l'ha chiamato la sua ex,quella che l'ha tradito, chiedendogli di perdonarla e lui ha riposto che è fidanzato e ama la sua ragazza?" dice facendo il riassunto di tutto
"si,esatto. e adesso mi ha parato anche le chiappe davanti a mio padre che non sa niente,ti rendi conto? è il ragazzo perfetto" dico innamorata persa mentre mi stendo sul NOSTRO letto
"sembri un'adolescente con il suo primo amore" dice lui stendendosi di fianco a me
"sai,sei il mio psicologo" gli dico scoppiando a ridere
"ma quindi, ti sei innamorata?" dice giack
"ci si può innamorare in quasi due mesi?" chiedo abbracciandomi il mio cuscino
"teoricamente si" dice lui facendo un po' il genio
"allora si...te lo detto,sei il mio psicologo" dico e scoppiamo a ridere entrambi
"quando vuoi,io ci sono sempre" dice alzandosi
"vai a dormire?" dico vedendolo vicino alla porta
"si,buonanotte." dice aprendo la porta.
lo saluto e vedo gio dietro la porta
"non fate rumore stanotte" dice giack ed io non gli rispondo perché è inutile.
gio chiude la porta e si fionda sulle mie labbra.
lo fermo "da quando sei così affettuoso?" dico insospettita
"da quando ho scoperto che la ragazza che amo ricambia i miei sentimenti" dice e riprende a baciarmi.
credo che ha sentito la conversazione mia e di giack.
gli levo la maglia
"vuoi farlo veramente?" mi chiede lui
"io...oh ma al diavolo tutti" dico e continuiamo quello che stavamo facendo.

FINE FLASH BACK

penso a ieri e penso al meglio.
mi giro verso gio e vedo che sta ancora dormendo.
prendo il telefono per controllare che ore sono, 7:45; la colazione inizia fra un quarto d'ora e lui ancora deve svegliarsi.
lo scuoto un po' e lui finalmente si sveglia.
"fra un quarto d'ora dovremmo essere giù,io vado a farmi la doccia e tu inizia a svegliarti" gli dico appena apre gli occhi.
prendo i vestiti e corro in bagno per lavarmi.
alle 7:55 siamo pronti,non so come c'è l'abbiamo fatta in 10 minuti ma vabbè.
prendo il telefono e scendiamo.
"buongiorno calciatori!" dico sorridendo mentre ci sediamo al tavolo
"sei di buon umore stamattina?" dice giack
"oh caro, tutto quello che pensi e sono sicura che tutti voi state pensando male, non è niente di vero" dico difendendomi
"confermo,ero presente" dice gio inutilmente mentre usa il telefono
mi metto una mano in fronte disperata
"come farò fino alla fine del campionato con voi?" dico esasperata
"c'è tuo papà non ti preoccupare" dice sorridendo
"ma se tu sei peggio di loro" dico bevendo un bicchiere d'acqua

"parliamo di cose serie?" chiedo dopo un po'
"vuoi parlare di ieri sera? per me va bene" dice mio padre
"ma sei diventato come loro?" dico quasi arrabbiata
"no,ti sto lasciando un po' libera" continua lui
"meglio così,ma quello che pensi non è vero" dico e mi squilla il telefono

"SONO TROPPO FELICE!" urla natalia dal mio telefono appena rispondo
"lo sai che in questo momento ti hanno sentito tutti perché hai urlato fortissimo?" dico toccandomi l'orecchio stonato
"vabbè non fa-" dice lei ma la fermo e dico "aspe che ti faccio salutare dai ragazzi" la metto in viva voce
"TU CHE?" dice ma non la faccio realizzare che tutti la salutano
"ora svengo definitivamente" dice lei
mentre levo il viva voce
"comunque ti racconto dopo o forse direttamente da vicino" dico prendendola in giro
"O DOPO O TI UCCIDO" dice lei e la saluto senza risponderle
"è successo per forza qualcosa, se no non dicevi -ti racconto dopo-" dice mio padre appena stacco la chiamata
"ma ieri l'avete fatto bere?" dico rivolta ai ragazzi e scocciata di questa cosa
"dai,andiamoci ad allenare" dice papà e tutti andiamo al campo.

mentre si allenano chiamo natalia e le racconto per filo e per segno (non entrando nei particolari) di ieri sera e dell'altro giorno.

andiamo a mangiare e il pomeriggio lo passano tra allenamenti e tiri in porta.
all'improvviso mi si avvicinano i ragazzi
"amo- carlotta,vuoi fare due tiri?" dice gio facendosi quasi scoprire
non rispondo e prendo il pallone.
inizio a fare dei palleggi ma poi dico
"alex,ti metti in porta?" e lui fa come dico
tiro e segno.
"potevo mai farmi parare da alex?" dico girandomi verso i ragazzi.
mi si avvicina gio con il pallone
"prova a prenderla" dice lui
"stai parlando con un arbitro" dico io
"stai parlando con un calciatore" ribatte lui
gli prendo il pallone e gli faccio un pallonetto.
i ragazzi applaudono
"si vede che è mia figlia" dice mio padre
"si ma ero distratto" dice gio
"da che?" dice mio padre
"a guardare la bellezza di carlotta" dice giack
lo guardo e gli sorrido senza farmi vedere.
"andatevi a preparare che alle 19 dobbiamo andare lì" dice papà
ha ragione,sono quasi le 18. loro sono maschi e ci mettono poco ma io no.
appena entriamo in stanza
"-raccontate di ieri sera,era perso a guardarti-" dico imitando la voce di mio padre e dei ragazzi.
"e quando glielo diciamo cosa dicono,che aspettano il matrimonio?" continuo ancora arrabbiata
"eii....calmati" mi ferma
lo guardo dritto negli occhi
"è meglio che gli va bene questa cosa,se no non ci farebbe stare insieme" dice lui
"beh,hai ragione. non ti facevo un genio sai."  dico scherzando
mi bacia mettendo le sue mani sui miei fianchi.
"amore,ci dobbiamo fare la doccia" dico staccandomi dal bacio
"la facciamo insieme?" dice con un sorriso stampato sulla faccia
"mi dispiace ma no,due volte di fila no" dico prendendolo in giro
prendo i vestiti e mi chiudo nel bagno.
mi faccio la mia bellissima doccia ma mi accorgo che ho dimenticato l'asciugamano.
"amo,mi porti l'asciugamano che sta nella mia valigia" urlo a gio dal bagno
"se mi apri te la do" dice lui vicino alla porta.
gliela prendo velocissima da mano e mi chiudo di nuovo in bagno.

vado negli spogliatoio per augurare buona fortuna ai ragazzi,entro e sono quasi tutti senza maglia.
mi copro gli occhi e dico "vi mettete le maglie che vi voglio fare un discorso?" dico aspettando le loro risposte
"puoi togliere la mano" dice gio dopo qualche secondo
"allora,vincete per favore perché tutta napoli vuole questa vittoria,in particolare io." dico e con questo mando un bacio a tutti e dico "buona fortuna"

20.45 , i ragazzi sono appena entrati in campo.
nel primo tempo ci fanno un gol ma possiamo anche pareggiare.
nel secondo tempo segna osimhen e ci va benissimo quindi dobbiamo mantenere il punteggio.
ansia fino all'ultimo secondo,poi il triplice fischio che segna la fine della partita.
si fiondano tutti in campo,io rimango seduta sulla panchina e gio mi prende a sacco di patate portandomi in campo.
mi mette bene sulle spalle e incomincia a festeggiare con gli altri.
"jaaa, giooo" dico ridendo
mi fa scendere e mette le mani sui miei fianchi.
"che vuoi fare,lo rendiamo ufficiale?" dice lui con un sorriso stampato in faccia
annuisco e lui mi bacia.
inizia ad applaudire giack seguito dal resto dei giocatori.
"io lo sapevo prima di tutti" dice mio padre
"si guarda" dico io sarcastica
giack tossisce
"mi sa che quello che lo sapeva prima di tutti è giack" dico facendo finta di pensarci
"e ci pensi pure?" dice lui offeso
"no dai scherzo,sei tu quello che sapeva tutto" dico io abbracciandolo
"okey giack,adesso staccati" dice gio guardando da un'altra parte
"lascia stare il mio psicologo" dico io staccandomi da giack

continuiamo a festeggiare anche la sera e andiamo a dormire stanchissimi.

Nello stesso stadio || Giovanni Di Lorenzo ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora